Tropea e Dante Alighieri

Studiosi a confronto su iniziativa del Club per l’Unesco

 

TROPEA – Si è svolto un interessante convegno presso Palazzo Santa Chiara, organizzato dal Club per l’Unesco presieduto da Giuseppe Maria Romano, sulla Divina Commedia per ricordare il legame che la città Perla del Tirreno ha costruito con  il sommo poeta e la sua ineguagliabile Commedia.

E’ stato pertanto un interessante confronto tra storici, docenti e accademici che ha visto impegnati, oltre al presidente Romano, Luciano Meligrana, studioso di storia locale, Francesco Campennì ricercatore storico, Valentina Petaros Jeromela, dantista e presidente della società Dante Alighieri – Comitato di Capo d’Istria, Mario Aversano, italianista.

La conferenza ha avuto inizio con i saluti di Romano e un suo accenno sull’iniziativa che ha lo scopo di portare alla luce un’altra bella pagina di storia locale scritta dai suoi concittadini, in questo caso da Pietro Campennì.

Erano presenti il vice sindaco Roberto Scalfari che si è complimentato con il club per l’Unesco per la straordinaria iniziativa; il dirigente dell’Istituto superiore Nicolantonio Cutuli il quale, sottolineando che le scuole sono chiuse per la pausa estiva, ha auspicato che l’interessante argomento venga ripreso in autunno dichiarando la sua piena disponibilità.

Si è quindi parlato del rapporto tra Tropea e la comunità di Capo d’Istria, dove, nel Trecento, il cancelliere Pietro Campennì trascrisse la Divina Commedia. Delle due copie ritrovate, la prima è conservata presso la Biblioteca Nazionale di Parigi, portata a termine il 10 marzo 1395; la  seconda, nella Biblioteca Marciana di Venezia, redatta tra il 1398-99.

Meligrana ha quindi parlato della famiglia Campennì, soffermandosi sulle loro antiche proprietà per evidenziare la presenza della famiglia in Tropea. Campennì, invece, si è soffermato sulle note storiche e genealogiche sulla casa Campennì di Tropea. E’ stata la volta di  Petaros Jeromela, che ha presentato le caratteristiche dei due Codici, da lei presi in esame per la sua tesi di laurea, soffermandosi sui particolari. L’italianista Aversano, italianista, ha parlato di Dante e della sua Commedia ieri e oggi. Una splendida lectio magistralis, la sua, perché ha messo il punto sulla chiave di lettura delle tre cantiche evidenziando, tra l’altro, come l’Inferno sia più teologico del Paradiso.

La parola è passata a Teresa Gualtieri, presidente nazionale Ficlu – Federazione Italiana Club Unesco la quale ha assicurato che verranno messi in atto iniziative tali da poter inserire Tropea nella rete dei centri danteschi italiani, come Ravenna, Firenze, Capo d’Istria e altre città.

L’evento è stato moderato da Monica La Torre, giornalista del network LaC – Gruppo Pubbliemme e sono stati ringraziati Antonio Piserà e Salvatore Libertino per il suo blog TropeaMagazine.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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