3 Gennaio 1901, nacque don Francesco Mottola

Alle ore 17.00, concelebrazione eucaristica

TROPEA – Da moltissimi anni noi, attraverso le pagine di questa nostra testata, ricordiamo nel silenzio e spontaneamente, la figura del venerabile don Francesco Mottola nell’occasione della sua nascita. Lo abbiamo sempre fatto nella speranza che le sue doti raggiungessero il cuore dei nostri lettori e quest’anno lo facciamo ancora una volta, e con maggiore enfasi. Sì. Perché, nella ricorrenza del 50esimo anniversario della sua morte, avvenuta il 29 giugno del 1969, il 2019 è stato proclamato “Anno Mottoliano” dal vescovo della diocesi mons. Lugi Renzo con una solenne concelebrazione eucaristica avvenuta nella concattedrale nel giorno di capodanno, impreziosita dai canti del coro parrocchiale diretto da Sonia Di Sanza..

Oggi, 3 gennaio 2019, è uno dei giorni contemplato nelle tante manifestazioni organizzate per tutto lo scorrere di questo nuovo tempo. Alle ore 17.00, infatti, presso la concattedrale tropeana, vi sarà una concelebrazione eucaristica presieduta da don Enzo Gabrieli, che è il postulatore della causa di Beatificazione. Una causa che già ha superato diversi stadi e si avvia a quella della proclamazione di “Beato” del nostro amato Venerabile.

L’apertura dell’anno giubilare è avvenuta alla presenza di autorità civili e militari, e della Famiglia oblata fondata appunto da don Mottola, quindi con la lettura del decreto con il quale la “Penitenzeria apostolica”, su richiesta del vescovo Renzo, ha concesso la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria partecipando alle celebrazioni previste nel programma e visitando le spoglie del Venerabile che riposano nella navata destra della Concattedrale.

Mons. Renzo ha auspicato che il momento particolare sia in grado di «rappresentare per Tropea, per la Chiesa diocesana e per tutta la Calabria quel sussulto di spiritualità e di rinnovamento interiore, capace di redimerci dalla situazione difficile di disagio e di sofferenza che spesso siamo costretti a sopportare». L’esempio di don Mottola, ha proseguito il Vescovo, che fu un «innamorato e appassionato della sua Tropea, del suo mare, dei suoi poveri e della sua Madonna di Romania» spinga tutti ad imitarlo. Dopo i commenti al messaggio di papa Francesco per l’anno della Pace, ha concluso augurando che «l’anno giubilare possa essere una vera risorsa di grazia per il rilancio di un impegno cristiano rinnovato per trasformarci tutti in artigiani della pace per Tropea e per tutta la famiglia umana». Presente il sindaco della città, Giovanni Macrì, unitamente al vice sindaco Roberto Scalfari, ai componenti la Giunta e il Consiglio, al termine della celebrazione eucaristica, ha manifestato i suoi sentimenti di stima e gratitudine verso la Chiesa tropeana e verso lo stesso Vescovo sottolineando che la città di Tropea «nonostante le sue sofferenze, continua a brillare e non solo per la bellezza naturale e storica. Ad illuminarla è, comunque, la grandezza del suo popolo e l’eccellenza di alcuni suoi figli straordinari come il Venerabile Don Francesco Mottola la cui missione, incarnata nella Casa Della Carità, con accanto Irma Scrugli e tutti gli Oblati e le Oblate del Sacro Cuore, rimane attualissima ancor oggi, un’oasi di vitalità dirompente a cui tendere per affrancarsi dalle miserie della fragilità umana e del nostro tempo». Macrì ha inoltre dichiarato il pieno sostegno dell’amministrazione comunale all’anno mottoliano ribadendo «la necessità di recuperare il rispetto dell’altro, la concordia nelle relazioni, l’armonia sociale, lo spirito di servizio» pertanto, si farà di tutto perché «l’Anno dedicato a Don Francesco Mottola sia l’ordito su cui costruire un tessuto umano più coeso, impegnato e desideroso di operare per il Bene». La solenne celebrazione si è conclusa con la recita della preghiera per la beatificazione di Don Mottola e la sosta di fronte alla tomba del Venerabile.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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