Gli auguri della dirigente Beatrice Lento per il nuovo anno scolastico

Beatrice LentoTROPEA – Nel primo giorno di scuola, la dirigente dell’Istituto Superiore, Beatrice Lento, ha inviato a tutti la circolare con gli auguri per il nuovo anno scolastico con cui si rinnova l’avvincente “avventura” dell’educazione, con tutti protagonisti in un impegno condiviso. Nel rapporto con gli studenti, non bisogna smarrire “il senso della delicata fase della vita che attraversano” scrive Lento e aggiunge che l’adolescenza  “custodisce un’identità in costruzione, oscillante tra il non sapere chi si è e la paura di non realizzarsi così come si sogna e il nostro oggi, carico di cultura di morte, non offre ai giovani costruttori riferimenti sicuri”. Agli studenti attende la prova del passaggio “all’età adulta” e nessuno potrà liberarli dal confronto, “simbolico ma cruento, con l’autorità diventata spesso inconsistente”, quindi si sofferma sul nichilismo che si rafforza e che, troppo spesso, “lascia spazio al canto delle sirene” che vorrebbe attrarre freschezza e fragilità giovanile in un vortice senza futuro. In questo scenario, “in cui si ergono muri e barriere spinate, in cui si scavano fossati che separano, in cui si trasforma il mare in un’enorme, lugubre urna, occorre ricercare la luce che accende il futuro, il vostro”, prosegue la dirigente. La certezza della strada è “quella intrecciata di relazionalità positiva, di solidarietà, d’accoglienza e d’amore”. Esalta, quindi, la riscoperta dei valori dell’anima che potranno liberare l’uomo dall’isolamento, dall’individualismo, dall’egoismo e dall’odio. “Noi educatori – scrive inoltre Lento – non dimentichiamo che è impossibile istruire senza formare e che per educare occorre il coraggio di entrare nei meandri dell’emotività sporcandosi le mani di sentimento. Il compito principe è la formazione dell’io dei giovani perché se la loro identità non si definisce in contesti sani si edificherà nella deriva della cultura dello sballo”. Pertanto ai ragazzi bisogna offrire i riconoscimenti di cui hanno bisogno, educandoli ad essere se stessi, ad amare e valorizzare le proprie luci e ad accettare e riscattare le proprie ombre, guidandoli ad apprezzare il sacrificio e il dolore perché, come afferma  Nietzche, “Tutto quello che non mi fa morire, mi rende più forte”. In più è importante rassicurarli che la guida dei docenti sarà in grado di traghettarli anche “su un mare minaccioso e violento”. Ai ragazzi che aspirano alla libertà che si conquista con responsabilità e consapevolezza, Lento dice “Ponetevi domande e cercate le risposte! Guardate oltre la punta dei vostri capelli alzando lo sguardo verso l’altro da voi! Ricercate le ingiustizie per combatterle!” affinché non abbiano il sopravvento “paura, sfiducia, apatia, rinuncia, dipendenza e rassegnazione”. La dirigente conclude invitando tutti a mettersi in gioco per la conquista del mondo più giusto che si sogna, scommettendo “sulla capacità di portare fuori la forza delle nostre idee”, insieme, nel rapporto con l’altro e nel confronto aperto lungo la strada “irta che disdegna le scorciatoie e si inerpica col sole in fronte!”

Vittoria Saccà

 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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