TROPEA – Nell’accogliente sala Print Academy della Romano Arti grafiche, la Fidapa, presieduta da Marcella Romano, ha presentato il libro dal titolo “Tropea a tavola”, a cura di Anna Maria Repice. Il libro è un insieme di ricette tipicamente tropeane raccolte e pubblicate allo scopo di impedire che il tempo ne cancelli la memoria e perché rimangano, quindi, come documento su ciò che era, e potrebbe tornare ad essere, la cultura della cucina nella città. Ci sono voluti due anni di lavoro per portare a compimento l’opera, anche perché le ricette sono state tradotte in altre tre lingue da Maria Elena Ghiani e Hanna Mitskova. Alla realizzazione del libro, comunque, hanno contribuito tutte le socie della Fidapa tropeana, ossia Antonella Epifanio, Concetta Bordino, Annarita Castellani, Domenica Pontoriero, Elisabetta Rombolà, Chiara Epifanio, Lavinia Libertino, Agostina Toraldo, Gasperina Lento e la stessa presidente Romano. Nel libro sono inserite delle foto di Omar Kheiraoui concesse dall’architetto Luigi Giffone, e foto di Tropea pervenute dall’archivio della Romano Arti grafiche. I testi e il disegno dell’Antico forno, invece, sono dell’architetto Giuseppe Lonetti. “Tropea a Tavola” è stato impaginato e stampato dalla Romano arti grafiche che si distingue per l’alta professionalità.
La presentazione del libro è avvenuta nel contesto di un convegno sul
tema “Fare la differenza attraverso leadership e azione”.
Ha dato il via la presidente Romano che ha presentato i relatori e delineato la storia della Fidapa che ha raggiunto livelli internazionali e che, principalmente, punta sulla valorizzazione della donna per far si che diventi protagonista in tutti i campi. Gli interventi successivi sono stati moderati dalla socia Castellani che ha dato la parola a Mario Romano, presidente di Confindustria Giovani Imprenditori di Calabria, per il quale, nel libro di cucina, insieme alle ricette del nostro territorio ci sono racchiusi tanti valori. E’ intervenuto Ottavio Scrugli, presidente della Consulta delle associazioni che ha messo in evidenza la realtà intellettuale nel territorio che è a predominio femminile. Nel suo intervento, Anna Marisa Repice, past president della Fidapa, ha parlato dei due anni di lavoro per la realizzazione del libro evidenziando che si sono recuperate le antiche ricette della nonna, e alcune sono state tratte da un fascicolo del 2000 curato da Gasperina Lento e Romano. Ha quindi ringraziato tutti coloro che si sono impegnati, nonché l’architetto Giffone per le foto e la Romano Arti Grafiche. La parola è passata a Concetta Greco, presidente del consorzio Assapori che ha parlato della “Open Leadership, dirigere con successo” sottolineando che bisogna avere due caratteristiche: l’umiltà che genera ottimismo, e la curiosità che aiuta a conoscere e comprendere il mondo che sta intorno. E’ intervento Franco Prampolini, docente all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che si è soffermato su “Cibo e bellezza”. Una relazione, la sua, che ha affascinato i presenti, con cui ha analizzato il valore del cibo iniziando dalla mela proposta da Eva ad Adamo, passando per la mela della discordia fino ad arrivare ai grandi maestri della cucina del passato fino ad oggi, senza tralasciare un’aspra critica all’”orgia terrificante di cucina” propinata dalla televisione di oggi. E’ quindi intervenuta Anna Mitskova che si è soffermata sul “Gusto internazionale nella cucina tropeana”. Ha concluso gli interventi Angiola Infantino, past president del distretto sud- ovest. Infantino si è soffermata sul tema annuale voluto dalla Fidapa, ovvero il fare la differenza attraverso la leadership e l’azione sottolineando che non è leader chi si dà questo titolo, ma chi è riconosciuta tale dal gruppo, perché “sa indicare la meta, indicare la strada, tenere ferma la barra”. Leader è chi sa ascoltare e guidare. E tra l’altro, Infantino ha detto che le donne, oggi, devono essere “visionarie per prevenire le sfide, affrontarle e fare la differenza”.
Vittoria Saccà