Giuseppe Tornatore al Tropea Film Festival

 

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TROPEA- Giuseppe Tornatore, disponibile e sorridente ma anche grintoso, in conferenza stampa tenuta ieri mattina, non ha esitato a rispondere anche alle domande un po’ scomode, con tutto il calore e la passione dell’uomo del Sud. Naturalmente, in primis, la polemica sorta, per il film Baarìa candidato all’Oscar come miglior film straniero, con il professor Giovanni Sapia autore de “Il Romanzo del Casale”, edito dalla Pironti di Napoli, che lo ha accusato di plagio per la presenza di corrispondenze tra il film e il proprio romanzo. In merito, Tornatore ha dichiarato: “Non conoscevo l’esistenza di questo signore prima di ricevere l’atto giudiziario”, né conosceva il suo libro. Ha poi specificato che “Baarìa è  totalmente autobiografico” e nulla ha a che vedere con il romanzo in questione ed ha quindi dichiarato d’aver dato mandato ai suoi legali di esporre denuncia per diffamazione. Poche parole, tagliando corto. Magari il giudice gli darà ragione e archivierà il tutto come nell’altro caso, ovvero le polemiche sorte con la lega Anti Vivisezione per il reale sgozzamento di un vitello, sempre nel film Baarìa. Qui invece ha avuto parole dure contro la lega; “non accetto lezioni da persone ipocrite”, ha detto, che stanno in silenzio là dove invece dovrebbero parlare. La scena è fatta di “7 secondi, praticamente da documentario” e l’animale avrebbe fatto la stessa fine comunque! Ed ha sottolineato che il film è stato girato per la maggior parte in Tunisia e non certo per aggirare le leggi italiane sulla macellazione.  

Il regista, i cui lavori sono un insieme di storia e poesia, di realtà e fantasia, in grado di attirare gli apprezzamenti di un vasto pubblico che si conta anche oltre i confini nazionali, oggi sta per ultimare il documentario su Goffredo Lombardo, il patron della Titanus. Dal titolo “L’ultimo Gattopardo”, sarà presentato il 7 settembre alla Mostra dell’arte cinematografica di Venezia. Allo scomparso Lombardo, ha dichiarato, deve molto perché è stato il primo ad avergli dato fiducia permettendo la realizzazione del suo primo film “Il camorrista”.

Il primo di una lunga serie, amato come tutti gli altri, perché ogni film rappresenta un momento della sua vita, con le difficoltà e le battaglie che avvengono per poterli realizzare. Comunque, quel “Nuovo cinema Paradiso”, a distanza di 21 anni, ancora gli regala emozioni, perché  “ho scoperto che nel mondo ci sono tantissimi Totò” e pare che, su richiesta di un editore, stia scrivendo un libro sulla medesima storia.

Sullo stato di salute del cinema, Tornatore ha affermato che oggi non è dei migliori, con pochi film in programmazione e pochissimi che riescono a “sfondare” nel mercato estero, ma a dispetto di ciò, il cinema italiano va avanti. Ogni anno c’è un attore nuovo e un regista che emerge, e uno o due film che riescono a superare i confini. Ha poi affermato che il cinema è un’arma importante anche se è duro dimostrarlo oggi, con una Tv che in parecchi anni ha condizionato il costume del Paese, ma è pur sempre la settima arte e come tale riuscirà a vincere sempre. Inoltre, ha parlato del remake americano di “Stanno tutti bene” dove la parte che fu di Mastroianni verrà affidata a Robert De Niro. Il regista, icona del cinema italiano, all’Anfiteatro del porto riceverà stasera il premio “Tropea Film Festival 2010”, durante la quarta edizione del festival organizzata dall’associazione Culturale Tropeana presieduta da Bruno Cimino. La sua presenza è motivo di soddisfazione per gli organizzatori che lo inseguono da tre anni.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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