PREMIO LETTERARIO GIUSEPPE BERTO, OPERA PRIMA

Svelati i cinque finalisti in corsa per la XXII edizione

 RICADI – Tra qualche giorno, precisamente il 5 di giugno, si saprà il vincitore della ventiduesima edizione del premio letterario Giuseppe Berto. La scelta avverrà tra i cinque autori già selezionati e resi noti a Roma durante una conferenza stampa che si è tenuta presso la sede di rappresentanza della Regione Veneto, alla presenza di Giuseppe Lupo, presidente della Giuria dei Letterati, Paolo Bellieni per la Regione Veneto, Giorgio Copparoni, assessore alla cultura del Comune di Mogliano Veneto, Paolo Morabito con Franco Melidoni per il Comune di Ricadi, e i giurati Enza Del Tedesco, Nicola Merola e Giorgio Pullini.

Ad entrare in finale sono stati Silvia Avallone con il romanzo “Acciaio” (Rizzoli), Angela Bubba con “La casa” (Elliot), Roan Jhonson con “Prove di felicità a Roma Est” (Einaudi), Valentina Fortichiari con “Lezioni di nuoto” (Guanda) e Giulia Villoresi con “La panzanella” (Feltrinelli). A dominare, quindi, è la scrittura al femminile, tra gli autori e i protagonisti delle storie. I libri entrati in finale vanno dal romanzo ambientato in Calabria, a Petronà, dove vive la famiglia Manfredi (padre, madre, quattro sorelle e un solo figlio maschio) in cui il linguaggio è l’elemento trascinate, inzuppato di un dialetto che prende l’energia di una nuova lingua (Bubba); alla storia in cui protagonista è Sidonie- Gabrielle Colette, una delle più importanti scrittrici francesi di sempre, nonché il mare di Bretagna (Fortichiari); al racconto dell’approdo nella capitale di Lorenzo, 21 anni, giunto a Roma per cambiar vita, ma ritrovatosi in una Roma marginale sebbene vitale (Johnson). Infine, due storie entrambe con protagoniste femminili, però tra loro agli opposti: la prima, ambientata nella periferia operaia di Piombino vede scendere in campo due amiche inseparabili, che si trovano a fare i conti con la vita e un corpo da adolescenti che esplode sotto i propri vestiti (Avallone); l’altra, è la storia di un “brutto anatroccolo” che, tra episodi, ricordi e pensieri, affronta la difficile crescita e la costante ricerca di amore e bellezza (Villoresi).

Il premio Berto è patrocinato anche dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Calabria e dalle Provincie di Treviso e Vibo Valentia.

Prima di giungere a questo risultato, la Giuria dei Letterati, composta da Giuseppe Lupo (presidente), Sergio Campailla, Andrea Cortellessa, Enza Del Tedesco, Paolo Fallai, Nicola Merola, Giorgio Pullini, Marcello Staglieno e Gaetano Tumiati, ha esaminato oltre cento opere prime, tra romanzi e raccolte di racconti, pubblicate e messe in distribuzione nel periodo compreso tra il 16 aprile 2009 e il 15 aprile 2010. “Anche quest’anno –  ha dichiarato Lupo – l’elevato numero di opere prime, iscritte per la maggior parte dalle grandi case editrici, testimonia come il Premio Letterario Giuseppe sia divenuto punto di riferimento per scoprire e valorizzare il lavoro di scrittori esordienti”.

Il vincitore tra i cinque selezionati riceverà la somma di 7.500 euro, durante la cerimonia finale di sabato 5 giugno che si svolgerà a Ricadi.

In questa edizione è da registrare un’importante novità, ovvero l’apertura del premio Berto al mondo universitario. E’ stato infatti stipulato un accordo tra le Università di Padova e della Calabria, e saranno quindi consegnate due borse di studio “Giuseppe Berto” a tesi di laurea in letteratura italiana, ognuna del valore di 3.000,00 euro. “Tale scelta – si dichiara – è un ulteriore segno della forte volontà da parte degli organizzatori del Berto di mantenere viva la vocazione intrinseca di incoraggiamento e fattivo supporto rivolto non solo agli scrittori, ma anche ai giovani laureandi che muovono i primi passi nel mondo letterario”.

Vittoria Saccà

(Il Quotidiano della Calabria)

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About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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