Cardiochirurgia ospedaliera in Calabria

P1040498TROPEA – Su iniziativa del club Rotary, presieduto da Giacomo Streva, si è tenuto un incontro presso la sala conferenze del museo diocesano, durante il quale si è parlato della cardiochirurgia ospedaliera in Calabria; un evento straordinario che fa diventare il sogno in realtà.

La serata, dopo l’onore alle bandiere, è stata aperta da Ugo Sammartino, prefetto del Rotary, che ha rivolto i saluti di benvenuto a tutti i presenti. L’attrice Maria Grazia Teramo ha quindi recitato un brano incentrato sul cuore che ha piacevolmente coinvolto tutti, così come in altri momenti della serata, con altri brani.

Il presidente Streva ha introdotto l’argomento, ovvero la nascita dell’Unità operativa di Cardiochirurgia del centro Cuore di Reggio Calabria, sotto la direzione di Pasquale Fratto.

Ha quindi presentato Fratto, giovane medico calabrese, laureato  in Medicina e Chirurgia, con la specializzazione in Cardiochirurgia conseguita con il massimo dei voti e lode all’Università degli Studi di Milano. La sua formazione alla Cleveland Clinic, alla Edinburgh Royal Infirmary, Herzzentrum Berlino e MICS di Aalst, e poi la sua attività di cardiochirurgo, a partire dal 2000, presso la Cardiochirurgia del Niguarda di Milano, e il suo servizio anche alla Cardiochirurgia dell’Ospedale Maggiore di Novara e degli OO.RR. di Bergamo.

La parola è quindi passata al gradito ospite che non ha nascosto i sentimenti che ha provato per l’esito del concorso che lo ha visto vincitore, nonché per la celerità con cui si è svolto il concorso stesso. Con la proiezione di immagini, ha presentato il Centro e l’equipe che lo affianca, dove vi sono elementi provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, tutti giovani professionisti e animati di grande passione. Modernissimo, curato in ogni sua parte, il Centro potrebbe sembrare una struttura privata di lusso. Per Fratto, l’apertura di una cardiochirurgia ospedaliera a Reggio Calabria è stato è un evento straordinario, grazie al quale la gente può restare nella sua terra per curarsi, perché è giusto così. Come si può osservare, ha aggiunto il cardiochirurgo, le cose in Calabria possono cambiare, ma “dobbiamo essere noi calabresi a cambiare la Calabria, perché non verranno certo dal nord per cambiare la nostra terra”.

Il Centro reggino ha colmato un vuoto. La popolazione invecchia ed anche a 80 anni è normale che venga curata e sottoposta ad intervento se necessario.

Da quando il Centro ha iniziato il suo lavoro, il 2 dicembre con il primo intervento, sono stati tanti gli interventi effettuati su pazienti di tutte le età. Oltre 70 fino ad oggi, di cui 22 in emergenza, ciò dimostra la fiducia della gente nell’equipe, e questo è molto gratificante. Ha poi aggiunto che, per i tanti interventi, c’è bisogno di sangue e oltre a quello che giunge dall’Asp di Vibo Valentia, anche la gente in città ha iniziato a donare il suo sangue. “La nostra – ha aggiunto – è una terra bistrattata ma il messaggio che le cose possono cambiare si può dare. E’ maturato il tempo giusto perché in Calabria si realizzino centri di eccellenza come quello di Reggio Calabria”. Ha quindi informato che vi è un cellulare sempre acceso e a disposizione di tutti i cardiologi, al fine di avere un contatto immediato col Centro Cuore.  Questo e tanto altro ha detto il giovane cardiologo, che si occupa della chirurgia mininvasiva, che tratta chirurgicamente tutte le cardiopatie dell’adulto, compreso il trapianto di cuore. Infine si è aperto uno scambio di vedute con i tanti medici presenti in sala.

In chiusura, il presidente del Rotary Streva ha omaggiato Fratto di una targa ricordo.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

Lascia un commento