TROPEA – Da quando, per la prima volta, timidamente, Giuseppe Russo ha pensato di omaggiare papa Francesco con l’invio di uno dei suoi migliori prodotti, ossia la cipolla rossa di Tropea, sulle tavole del Vaticano, la dolcezza di questo speciale prodotto, non è più venuta meno. Russo, infatti, da tempo invia al papa le primizie della cipolla tropeana insieme ad altri prodotti particolari della nostra terra, quelli che lui ritiene i migliori perché più genuini.
Il suo negozio, a pochi metri dal corso principale, è un’esplosione di colori tra i quali spicca il rosso delle trecce della cipolla di Tropea, dolce per sua natura, e che spesso varca le soglie della città del Vaticano, ma anche del rosso del peperoncino. E su di una parete, fanno bella vista alcuni quadretti, ovvero la foto del Santo Padre e le lettere di ringraziamento che a lui giungono dalla segreteria di Stato del Vaticano. Alcune portano la firma dell’assessore mons. Peter B. Wells. L’ultima, datata 18 maggio 2016, è firmata dall’assessore mons. Paolo Borgia. “Egregio Signore, – si legge in quest’ultima – con cortese lettera del 7 aprile scorso, Ella ha indirizzato al Santo Padre espressioni di ossequio e devozione, unendo in dono dei prodotti tipici per la Sua mensa. Sua Santità ringrazia vivamente per tale attestato di filiale affetto e per i sentimenti che l’hanno suggerito e, mentre chiede di pregare per la Sua persona e per il Suo servizio alla Chiesa, invoca la materna intercessione della Vergine Maria e di cuore imparte a Lei, ai figli Francesco e Giovanna la Benedizione Apostolica, pegno di ogni desiderato bene”.
Alla missiva, Russo ha trovato allegato lo stemma del Vaticano e una coroncina del Santo Rosario.
Soddisfatto e felice, inizialmente dubbioso dell’esito del suo gesto, Giuseppe Russo oggi afferma che non farà mancare mai sulle tavole del Vaticano la cipolla rossa e i migliori prodotti tipici della terra di Calabria. In tale maniera intende dimostrare la sua profonda stima e il suo immenso affetto per Papa Francesco, offrendogli ciò che ha.
Vittoria Saccà