Lorenzo Genovese e la passione per la bici

lorenzo campioneTROPEA – Hanno fatto tappa a Tropea, gli amanti della bici che, in tandem, hanno percorso ben 1500 chilometri in nove giorni. Ma sono ciclisti particolari perché, sui tandem, salgono le coppie costituite da un non vedente e dalla sua guida. Ad organizzare la lunga traversata, è stata l’associazione Avis- pedale Verolese presieduta da Matteo Cervati. E non è stata la prima perché in dieci anni di nascita del sodalizio, questa che ha toccato anche la città perla del Tirreno, è stata la settima.  Abbiamo avuto notizia della loro presenza presso l’hotel Virgilio dove siamo andati a trovarli, per scoprire che tra loro, vi era il campione italiano amatori nella categoria non vedenti e che, per di più, è un calabrese, precisamente di Santa Eufemia d’Aspromonte in provincia di Reggio Calabria. Si chiama Lorenzo Genovese. Una storia unica la sua. Da piccolo, colpito da glaucoma, ha perso la vista, ma grazie alla tenacia dei suoi genitori che hanno tentato il tutto per tutto per potergli dare una vita normale, oggi Lorenzo è autonomo oltre che un campione. Ha trascorso, infatti, diversi anni all’istituto Paolo Colosimo di Napoli dove ha appreso come capire il mondo al di là del buio dei suoi occhi, e ad amarlo e apprezzarlo, costruendosi una strada tutta sua che ha iniziato a percorrere con la bicicletta.

“Noi non vedenti – afferma con semplicità – anche se siamo autonomi, per poter andare in bicicletta abbiamo bisogno di una guida. Loro sono i nostri angeli e quanto riusciamo a conquistare è anche merito loro”. Si sofferma così a descrivere le sensazioni che si provano in bici. “L’ebbrezza del vento sulla pelle, la strada che corre sotto i pedali, la forza che devi dare” ed anche la gioia di essere arrivati per primi. Lorenzo Genovese ha cominciato a gareggiare in tandem dal 1991. Poi, dal 2000 fino al 2008, è stato il campione italiano assoluto nella categoria non vedenti, e che Lorenzo racconta con infinita modesta. “Accanto a me – sottolinea infatti – ci sono stati coloro che mi hanno fatto da guida, il merito va anche a loro, a Sarino Surace, a Marco Pisano, Luigi Di Mauro, Angelo Maggi, tanti altri ancora che per me non sono solo guide, ma veri angeli”. A casa si allena sui rulli e nella sua stanza, vi sono tantissimi trofei conquistati in tutti questi anni.

Lorenzo, che oggi ha poco più di quarant’anni e lavora presso il tribunale di Palmi,  ha cominciato a partecipare alle varie traversate insieme all’associazione Brixie e all’associazione Avis- pedale Verolese, prendendo parte anche alla mille miglia storica, nel 2012, di ben 1850 chilometri, ma anche alla Roma-Parigi, a tante altre ancora. A Sant’Eufemia d’Aspromonte è presidente onorario dell’associazione “Eufemiesi bikers”, presieduta da Domenico Fedele con vice presidente Sarino Surace. Vi fanno parte gli eufemiesi che amano andare in bici, anche quelli sparsi su tutta la nazione, e persino in Australia, terra con cui la città ha un filo diretto e nella quale l’amministrazione comunale si reca ogni anno in concomitanza con la festa della santa patrona della città e di tutti gli eufemiesi del mondo. Così da tenere sempre vivo il legame con i propri figli che per motivi diversi hanno dovuto lasciare la terra d’origine. La traversata che ha portato il gruppo a Tropea, è iniziata da Verolanuova in provincia di Brescia, ha quindi 2014-08-09 20.12.46toccato Ferrara, poi Cattolica, San Benedetto del Tronto, Termoli, Barletta, Metaponto, Fuscaldo, quindi Tropea. Ora sono partiti alla volta di Messina con un fuori programma a S. Eufemia d’Aspromonte, che non poteva mancare. E in Sicilia termina la lunga pedalata di 1500 chilometri nella quale, non vedenti come il nostro Lorenzo, ma anche come Stefano, Orlando e Damiano hanno provato ancora una volta l’ebbrezza del vento sulla pelle e la gioia di raggiungere le mete. Grazie, sì, alle guide che sono i loro occhi, come afferma Lorenzo, ma soprattutto grazie a loro che insegnano a tutti noi che la vita va vissuta in tutta la sua pienezza, affrontando con coraggio e determinazione le difficoltà che ci pone davanti, rendendola sempre bella, così com’è davvero.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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