Il Natale ortodosso

RICADI – E’ stata una bella festa. Il miglior modo per festeggiare il Natale ortodosso in seno alla comunità bulgara che vive nel territorio di Santa Domenica. La festa è nata nell’ambito delle manifestazioni organizzate dall’oratorio parrocchiale, con il titolo “il Natale di..con..per tutti”.

Ad osservare gli addobbi nella saletta dell’oratorio, era difficile, se non impossibile, percepire la differenza tra il natale ortodosso e quello cristiano. Abeti con le luci, angeli e stelle, il babbo natale. E il bambinello conla Vergine Maria.Segno che tutti abbiamo una matrice comune, l’amore di Dio al quale l’umanità intera deve aspirare. A dare inizio alla serata è stato il parroco don Carmelo che ha dato il suo saluto alla comunità bulgara, porgendo anche quelli del vescovo della diocesi Mons. Luigi Renzo. Nel suo discorso, egli ha sottolineato più volte che si è tutti uguali, tutti figli di un Dio buono che non conosce differenze. Ha auspicato che quanto prima anche gli ortodossi possano avvicinarsi alla comunione ed ha invitato i presenti, di qualsiasi religione, a partecipare alla festa delle famiglie che sarà celebrata nella domenica che verrà.

Alla manifestazione erano presenti il sindaco Pino Giuliano che era accompagnato dall’assessore Giuseppe Decarlo e da NicolaLa Sorba.Ilprimo cittadino ha dato il benvenuto della città a tutta la comunità bulgara che vive nella zona ed ha augurato una sempre maggiore coesione tra le due realtà. La manifestazione, ha aggiunto, è un primo passo verso una cultura nuova. Anche Domenica Loiacono, una delle organizzatrici della manifestazione, ha affermato che “siamo tutti uguali” e che “bisogna sempre ricordare che il diverso non deve spaventare ma arricchire”. La voce della comunità presente è stata rappresentata dalla signora Cristina che oltre a ringraziare tutti per la partecipazione al loro Natale, ha presentato i vari momenti che hanno scandito la serata. Dai balli, ai canti, alla degustazione dei piatti tipici della loro terra. Entusiasmante è stato il ballo della tarantella eseguito dal gruppo parrocchiale e a cui si sono inseriti anche alcuni bulgari. E’ proprio vero. L’umanità non può e non deve conoscere barriere. Siamo tutti uguali. Tutti figli di un Dio grande e buono che non discrimina nessuno.

 Vittoria Saccà

 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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