“T’amo di due amori” – Poesie d’amore di Corrado Calabrò – Serata con l’autore

 

Recital- Concerto

 calabro

TROPEA- Al Tropis Hotel, alle ore 22, un recital- concerto è stato organizzato dal regista Maurizio Soldati il quale ha messo insieme poesia, musica, danza e recitazione, arti che elevano l’animo al cielo. Per la prima volta vestirà i panni dell’attore Corrado Calabrò, poeta di fama internazionale, ma anche Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Nella sua persona è possibile vedere l’uomo che s’impegna per il bene della società, e lo stesso uomo che sa trasformare i sentimenti in poesia pura. Il recital-concerto sarà incentrato sulla lettura delle poesie tratte dal suo ultimo libro “T’amo di due amori”; sarà lo stesso Calabrò a recitarle, insieme a Daniela Celebrano. Momenti di musica e di danza si intervalleranno sotto la direzione di Soldati. E per la musica, saranno presenti altri due validi maestri delle note, ovvero il maestro Emilio Aversano, anche presidente di Armonie della Magna Graecia, e la violinista Kameliya Naydenova. I passi di danza, invece, saranno quelli di Tatiana Diaria.

L’evento è stato presentato in conferenza stampa presso l’accogliente sala del Tropis. Oltre agli organizzatori, erano presenti Giuseppe Maria Romano, presidente dell’Aterp, Rosa Santaguida vice presidente del Consiglio di Vibo Valentia, il regista Andrea Frezza, il consigliere Massimo L’Andolina.

Soldati, nel moderare tutti gli interventi, ha parlato di Calabrò, autore e attore, il quale vede nell’amore un valido motivo per vivere la vita e che intuisce il solido connubio tra la poesia e l’amore, visti dal poeta come “un corpo d’ala”, ma ha anche lamentato la grande assenza dei giovani da manifestazioni di alto spessore culturale. L’attrice Celebrano, legata al teatro dell’immaginario, ha parlato del suo lavoro mettendo in evidenza gli sforzi che si compiono per portare avanti spettacoli utili per la formazione dei giovani, soprattutto in campo sociale, psichiatrico, per i diversamente abili, per gli anziani e si è dimostrata felice di poter interpretare le poesie di Calabrò. Uguale soddisfazione per la ballerina Diaria e i maestri Aversano e Naydenova che hanno basato il repertorio della serata sulla musica classica, così come conviene per le poesie d’amore dell’autore. L’incipit sarà “la morte di Isotta”, un amore finito in modo tragico. Conoscendo Aversano, le note musicali impreziosiranno ancor di più la serata. Santaguida ha messo il punto sull’importanza di una crescita culturale perché solo così si può sconfiggere “il male”, cominciando sin dalla culla a costruire il nostro territorio con armonia in tutte le cose ed ha dichiarato la sua intenzione di dare vita ad una casa della cultura o di un’accademia dove i giovani possano avere l’opportunità di formarsi. Ha poi sottolineato come in tutti i comuni della provincia si guarda alla cultura, sicuramente un buon segno. Romano ha invece parlato degli anni 80, quando, lui sindaco della città di Tropea, gli eventi culturali non mancavano ed ha ricordato la poetessa scomparsa Lina Livigni; si è soffermato sul ritorno di  Calabrò a Tropea, già insignito del premio “Città di Tropea”, la cui presenza è legata ad una manifestazione eccellente e si è dichiarato vicino a tutti coloro che fanno qualcosa di positivo per la nostra terra. Ha poi preso la parola il regista Frezza che ha ricordato il tentativo di creare a Vibo Valentia 86 posti di lavoro grazie all’Università della California che avrebbe investito 10 milioni di dollari. Ma il presidente della provincia di allora non prese in considerazione la proposta e tutto fu dirottato a Coimbra in Portogallo. Ha ricordato anche il corso di sceneggiatura tenuto a Nicotera e altre esperienze deducendo che la Calabria ha tante possibilità distratte da politici, ‘ndrangheta e altro ancora. Poteva essere “la California d’Europa – ha chiosato – invece è il cesso d’Europa!” Ha preso la parola L’Andolina che si è dimostrato più fiducioso nel futuro. Egli è uno dei tanti calabresi che dal nord ha poi scelto di tornare. Pentito per alcuni aspetti, per altri invece felice d’averlo fatto perché nella sua terra si sente “utile”. La sua dichiarazione è d’aiuto per tutti i nostri giovani, così come la serata in questione perché induce tutti ad una riflessione sull’amore che “è un dono di speranza in questa società sbriciolata”.

Alla realizzazione dell’evento hanno partecipato il Maestro Maria Concetta Lo Bianco e Chiara Giuliani.

Vittoria Saccà

aversano e la violinista

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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