Nel riordino della rete ospedaliera e quindi nella determinazione dei posti letti, non ne viene assegnato nessuno all’Oncologia

 TROPEA – Che l’Unita Operativa di Oncologia presso il presidio ospedaliero cittadino, nel tempo, sia divenuta un fiore all’occhiello, è risaputo da chiunque. Grazie al lodevole impegno del medico Maria Grazia Arena e di tutti coloro che la portano avanti. Ma nel riordino della rete ospedaliera e quindi nella determinazione dei posti letto, al reparto non ne viene assegnato nessuno. E’ del 20 ottobre, infatti, il decreto del presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, con il quale vengono stabiliti i numeri dei posti letto per tutti gli ospedali calabresi, al fine di attuare il piano di rientro dai disavanzi del settore sanità della Regione Calabria.

Il Governatore Scopelliti, nella qualità di Commissario ad acta,  con delibera n. 106,  ha fissato il  numero dei posti letto per area geografica, stabilendo, inoltre, al termine del 31 dicembre 2011, “l’avvio dell’attuazione del processo di riordino”.

La zona che interessa il vibonese corrisponde all’Area Centro e prevede come ospedali Spoke, Lamezia Terme, Crotone e Vibo Valentia; ospedale generale Soverato e Tropea, Ospedale di zona montana  Soveria Mannelli e Serra San Bruno, Capt: Chiaravalle centrale e Soriano.

Veniamo a Tropea. In qualità di ospedale generale, avrà solo 40 posti letto, così ripartiti: Cardiologia 0, Chirurgia generale 10, Medicina generale 20, Oculistica 0, Ortopedia e traumatologia 10, Ostetricia e ginecologia 0, Urologia 0, Dermatologia 0, Gastroenterologia 0, Oncologia 0.

Questo è quanto si evince dal documento prodotto dalla Regione Calabria. E mentre sindaci e cittadini si affannano a trovare le soluzioni migliori da offrire all’utenza, i posti letto calano di numero. La loro attribuzione è infatti avvenuta in relazione alla popolazione, ovvero, si legge nel decreto n° 106 del 20 ottobre, “come previsto dal DPGR 18/2010 sull’indice del 2.5 per mille abitanti nel caso di posti letto per acuzie e dello 0.7 per mille abitanti nel caso di posti letto per post acuzie (cod. 56-75-60); si evidenzia che il fabbisogno complessivo appropriato di posti letto è pari a 6.395 unità corrispondenti a 3,2 P.L. per 1000 abitanti (Fig. 3). Tale fabbisogno è scaturito dagli interventi di appropriatezza clinica, organizzativa e di efficienza del processo produttivo già descritto nel DPGRn. 18/2010 ed è compatibile con il tasso programmatico indicato dallo stesso DPR.”

Certo è che la sanità calabrese sta attraversando un percorso davvero difficile e, probabilmente, si stanno pagando colpe che altri hanno commesso, come è stato detto da alcuni presidenti di associazioni in un incontro in biblioteca. Incontro nel quale, sindaci e associazioni, hanno cercato di definire la bozza per un documento da inviare alla Regione Calabria, raggiungendo la conclusione di richiedere che le Unità operative di chirurgia, medicina e ortopedia siano strutture complesse e non semplici, in modo tale da poter avere completa autonomia, così come il mantenimento del Distretto sanitario. Alla luce dell’ultimo decreto, basteranno 40 posti letto per tutto?

Bisogna, comunque, cercare soluzioni che possano offrire almeno un minimo di assistenza sanitaria e incutere fiducia nell’utente. Sentito Sandro Cortese, rappresentante nazionale  del sindacato Fials aderente Confsal, sul perché l’Oncologia non avrà posti letto, “Secondo me non c’è alcuna motivazione per non assegnarli – ha risposto – perché siamo parte attiva”. Come sindacato, cercherà d’incontrare il management.

Vittoria Saccà

 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.