TROPEA- Nei giorni 24 e 25 maggio, si terrà un convegno interregionale sull’Emofilia e sulle malattie emorragiche, presso il Tropis hotel.
«Emofilia – si legge in un comunicato – è la principale tra le malattie emorragiche ereditarie rare. Particolare rilevanza riveste il rapporto tra medico e paziente, sia nell’accettazione della malattia che nell’aderenza alla terapia. In questo contesto il dialogo medico-paziente ha un ruolo preminente. Nuove prospettive terapeutiche si sono rese disponibili negli ultimi anni e altre ancora si stanno affacciando all’orizzonte con la promessa di cambiare rapidamente il modo di gestire chi è affetto da Emofilia». Compito del medico è quello di esporre tutte le novità disponibili e scegliere con il paziente, in maniera consapevole, l’opzione migliore.
Nei due giorni, pertanto, si parlerà delle vecchie e nuove terapie e del ruolo del laboratorio nella diagnosi e gestione delle malattie emorragiche congenite e delle comorbidità.
Saranno presenti medici e specialisti che giungeranno da tutte le regioni italiane, i quali offriranno il loro contributo durante le quattro sessioni che compongono il convegno.
Nella prima sessione si parlerà dell’importanza e del valore del dialogo medico-paziente, delle tecniche di rilassamento come ausilio per una migliore gestione del dolore cronico. Seguiranno le riflessioni sul ruolo dell’emotività in medicina, l’impegno istituzionale e le prospettive future.
Nella seconda sessione saranno affrontati gli argomenti su l’Emofilia A e B e di com’è cambiata la terapia con l’avvento dei nuovi farmaci, della terapia non sostitutiva e degli inibitori.
Per la terza sessione sono previsti interventi sull’Immunotolleranza e l’Immunosoppressione. Si terminerà con la quarta sessione durante la quale si parlerà dei difetti rari della coagulazione, del ruolo del laboratorio nella diagnosi e gestione delle MEC, nonché del MEC e della comorbilità.
Infine ci sarà una tavola rotonda per «Ascoltare, confrontarsi…costruire: opinioni a confronto».
Vittoria Saccà