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Lydia Toraldo Serra, prima donna sindaco della città di Tropea

lydia-toraldo-serraTROPEA – Con un convegno di studio, oggi sarà ricordata la figura di Lydia Toraldo Serra.  L’evento è organizzato dal Centro Studi Galluppiani e dall’Istituto di Istruzione  Superiore di Tropea, dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano comitato di Vibo Valentia, e si avvale del patrocinio della Camera dei Deputati e del Comune di Tropea. L’evento si svolgerà presso il museo diocesano, alle ore 16.30.

Chi fu, Lydia Toraldo Serra e cosa rappresentò per la città. Fu il primo sindaco donna, che nel 1946, anno in cui si diede il diritto di voto alle donne, non indugiò ad abbracciare l’attività politica e a condurre la città fino agli anni 60. Nata a Cosenza il 1° agosto del 1906 da Nicola Serra e Maria dei Baroni La Costa, ebbe il fulgido esempio del padre, esponente di spicco del liberalismo calabrese e illustre penalista, che fu deputato nella XXIV e nella XXVI legislatura e ricoprì la carica di Sottosegretario di Stato alla Marina Mercantile nel Governo Facta dal marzo all’agosto del 1922. Da lui, infatti, ereditò l’amore per la pratica forense e la passione politica. 

Nel 1929, a 23 anni, conseguì la laurea in Giurisprudenza, discutendo con maxresdefaultVittorio Emanuele Orlando una tesi su La concessione del voto alle donne, ed anche qui, la giovane  Lydia precorse i tempi perché fu la prima donna calabrese a conseguire tale laurea.

 Nel 1933 si sposò con il Marchese Pasquale Toraldo  costruendo la sua famiglia che si arricchì con  quattro figli.

Naturalmente, il matrimonio la portò a Tropea, città della quale si innamorò subito amandola come fosse la sua città, e amando, soprattutto, i ceti meno abbienti dai quali  fu tanto riamata da essere comunemente chiamata e ricordata come «’a mammicea nostra».  

Nella sua attività politica, riteneva importante il rapporto diretto con il popolo di Tropea e non l’appartenenza agli apparati dei partiti politici, che la avversarono tenacemente,  con ogni mezzo e contro i quali lei ingaggiò memorabili battaglie.

Appena eletta, la prima emergenza che volle affrontare e risolvere fu la carenza di generi alimentari che affamava il suo popolo, per cui, attraverso una vasta rete di relazioni, sia  familiari che politiche, anche affrontando  lunghi viaggi personali, ottenne forniture di grano e di riso, che venivano poi distribuite direttamente alla popolazione affamata. Inoltre, fece  costruire le prime case popolari e, in collaborazione con la Chiesa locale e altre istituzioni, promosse  molte attività di assistenza e di beneficenza a favore dei poveri e dei bisognosi, in particolare, dei bambini. 

Ma la profonda preparazione e, soprattutto, l’ispirazione cristiana della sua formazione politica e culturale,  le suggerivano che ciò non bastava: occorreva elevare il livello di istruzione attraverso la scuola e le iniziative culturali. Promosse quindi molte attività tese alla valorizzazione delle tradizioni tropeane.

All’inizio del suo mandato si tennero a Tropea il I Congresso di Studi Galluppiani, nel 1946, e un convegno sui fratelli Vianeo, nel 1947. E poi i concerti, iniziative particolari come la prima elezione, al cinema Romano, di Miss Tropea. Si interessò di sport e di molto altro per cambiare il volto della città e dare al popolo la possibilità di una vita  migliore.

Le iniziative di Lydia Toraldo Serra 

Dal novembre del 1946, Lydia Toraldo Serra  progettava la costruzione di un nuovo edificio per la Scuola Elementare e nel 1948 istituì la prima Scuola Media e una sezione staccata del Liceo Classico “Morelli” di Vibo Valentia che, nell’anno scolastico 1953-54, ottenne l’autonomia. Negli stessi anni pensava anche all’istituzione di una Scuola Tecnica e a corsi serali, perché l’istruzione superiore era riservata alle classi più elevate, che potevano frequentare le scuole private. Nel febbraio del 1960 s’impegnò  per l’istituzione di una Scuola Professionale e Artigiana e il  12 ottobre di quell’anno giunse a Tropea la comunicazione relativa all’istituzione della Scuola di avviamento Professionale Industriale maschile e Femminile. Creò una sede locale dell’ONMI (Opera Nazionale per la protezione della Maternità e dell’Infanzia), fece costruire il nuovo edificio destinato a ospitare le Poste e i Telegrafi, un nuovo edificio scolastico e la ristrutturazione e il potenziamento dell’Ospedale Civile, che veniva dotato di una moderna sala operatoria. Non trascurò altre opere pubbliche quali il rifacimento della pavimentazione e l’illuminazione delle vie della città, la sistemazione delle scale che portavano alla marina, il potenziamento dell’acquedotto comunale e la sistemazione delle fogne. In seguito all’alluvione del 1954, l’Amministrazione da lei  guidata  provvide alla concessione gratuita allo Stato dei suoli destinati alla costruzione di case per gli alluvionati e realizzò la bonifica dei torrenti La Grazia e Lumia. Lavori che, tra l’altro, offrivano una soluzione all’endemico al problema dell’occupazione. E anche a questo fine furono costruiti gli archi per il consolidamento e il sostegno della rupe.

 Lydia Toraldo Serra comprese anche l’ importanza del turismo per Trope, per cui realizzò, nella seconda metà degli anni Cinquanta, il primo stabilimento balneare moderno, appoggiandolo allo scoglio di San Leonardo, di proprietà della sua famiglia.  Fu realizzata, fra la rupe e lo scoglio, una pineta e progettava anche la costruzione di un ascensore che collegasse la città e il lido del mare. Provvide a rendere nuovamente agibile il porto, che, a causa dei gravi errori della progettazione iniziale, si era insabbiato quasi subito dopo la costruzione, nella seconda metà degli anni Venti, a coprire e ristrutturare la pescheria in via Indipendenza. Questo e tanto altro fu l’impegno di Lydia Toraldo Serra che 1964 abbandonò la politica attiva per dedicarsi alla famiglia e alla pittura. Nel 1972 ricevette la nomina a Cavaliere al merito della Repubblica. Morì a Tropea il 13 luglio del 1980.

Ricordando Lydia Toraldo Serra

E così, dopo anni di silenzio, la città ha voluto tributare a Lydia Toraldo Serra il meritato riconoscimento per aver operato, nella sua veste di sindaca, a favore di una città che, nel 1946, come tutta l’Italia del resto, usciva distrutta dal disastro della guerra e molte famiglie vivevano in bassi, senza aria né luce, nella più grande promiscuità e in condizioni igieniche molto precarie con la tubercolosi molto diffusa, nonostante la salubrità del clima. Il 13 febbraio di quest’anno, su iniziativa della sezione Fidapa tropeana, in collaborazione con le associazioni cittadine, e d’intesa con l’Amministrazione Comunale guidata dall’ex sindaco Giuseppe Rodolico, le veniva intitolata la piazza, già Largo San Michele, e veniva svelata con una solenne cerimonia, la targa in marmo situato sul muro  alla memoria di Lydia Toraldo Serra. Il 14 luglio 2016, la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha inaugurato la “Sala delle Donne” di Palazzo Montecitorio. Uno spazio dedicato alle donne della Repubblica, amministratrici e politiche, che si sono distinte a partire dalla fase costituente della Repubblica e che hanno contribuito alla storia delle istituzioni italiane. Tra le immagini raffiguranti le prime dieci donne elette nel corso delle elezioni amministrative del ’46, nell’immediato dopoguerra, c’è anche il volto di Lydia Toraldo Serra, sindaco di Tropea dal 1946 al 1960.  Nel  convegno di oggi, oltre a Lydia Torado Serra saranno ricordate alcune donne che, come lei, nel 1946 sono state elette sindaco. Divennero sindaco per la prima volta in Italia Alda Arisi, a Borgo Satollo, in provincia di Brescia; Ninetta Bartoli a Borutta, in provincia di Sassari; Elsa Damiani Prampolini, a Spello, in provincia di Perugia; Ottavia Fontana a Veronella, in provincia di Verona; Anna Montiroli Coccia, a Roccantica, in provincia di Rieti; Ada Natali, a Massa Fermana, in provincia di Fermo; Margherita Sanna a Orune, in provincia di Nuoro; Elena Tosetti a Fanano, in provincia di Modena; Caterina Tufarelli Palumbo Pisani, a San Sosti, in provincia di Cosenza. 

Vittoria Saccà