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“Fratello Falco” presentato dall’Unitre

Lucio RuffaTROPEA – “Fratello Falco”, un libro interessante, coinvolgente, che merita di essere conosciuto. E’ una storia raccontata da Melania Di Bella e presentata per la prima volta al pubblico dall’Università delle Tre Età – Unitre, nell’occasione della chiusura dell’anno accademico 2017- 18. Dopo i saluti e l’introduzione della presidente Vittoria Saccà, dell’opera ha parlato in modo dettagliato il professor Lucio Ruffa, tropeano ma giunto per l’occasione dalla Germania, sia perché legato da amicizia con Di Bella, come egli stesso ha riferito, sia perché il libro merita tutto, perché scritto con amore e passione.

Di Bella, alla sua prima opera letteraria, in “Fratello Falco” racconta la sua esperienza vissuta nell’arco di due mesi a contatto con i Cacciatori di Calabria che ha seguito nelle loro azioni condotte in Aspromonte alla ricerca di latitanti e di coltivazioni di droghe. Racconta anche un po’ della sua vita, ha detto Ruffa, facendo riferimento alle vicissitudini che hanno costretto la sua famiglia a trasferirsi a Roma. Tra le pagine del libro, Di Bella inserisce anche citazioni di scrittori di Calabria che si sono interessati alla ‘ndrangheta e alla mala vita in genere. Non mancano foto che impreziosiscono il lavoro e che, secondo Ruffa, dovrebbe essere portato nelle scuole affinché i giovani conoscano l’impegno dei Cacciatori di Calabria che stanziano a Vibo Valentia e la cui importante attività è spesso sconosciuta ai più. “Fratello Falco”, inoltre, si pregia della prefazione del prof. Luigi Maria Lombardi Satriani.

Di Bella, dottoressa in storia e critica del cinema, ha poi raccontato come si è trovata coinvolta nelle riprese che una troupe della Rai ha eseguito per il secondo canale, al fine di realizzazione un documentario sui Cacciatori di Calabria, denominati “Falchi”, andato in onda qualche mese fa in quattro puntate. Riprese che si sono protratte per circa due mesi e che lei ha seguito tra le aspre zone dell’Aspromonte. Al pubblico presente sono stati letti alcuni stralci del capitolo che riguarda la sua intervista al “Monaco guerriero”, ovvero al “Capitano Ultimo” balzato alle cronache per aver catturato dopo 25 anni di latitanza il boss Salvatore Riina nel 1993. Per il Capitano Ultimo «Si deve insegnare la legalità, è l’unica vera battaglia».

Di Bella, inoltre, ha sottolineato lo spirito di amicizia e di fratellanza che regna all’interno della caserma dove i carabinieri dedicano la loro vita per il bene di tutto il popolo, ecco perché ha inteso titolare il suo libro “Fratello Falco”.

Dopo gli interventi da parte dei professori Dina Ruffa, Nicola Rombolà e Francesco Taccone, i quali tutti hanno elogiato l’impegno dell’Unitre e l’opera presentata, la parola è passata a Piera Fumarola presidente della giuria del premio di Scrittura Giovani giunto alla sua ottava edizione.

La giuria composta dai professori, Fumarola presidente, Pasquale De Luca, Giovanna Bombaci, Elisabetta Comito ed Anna Vinci, ha premiato i seguenti studenti: primo premio a Marcello  Mendicelli  -Liceo Scientifico “E. Fermi“, Cosenza; secondo a Federica Furchi ’- Liceo Scientifico “F.lli Vianeo”, Tropea; terzo a Ginevra Morelli  – Liceo Classico “M. Morelli”, Vibo Valentia. Premio Lino Daniele ad Adelina Mazzotti  del   Liceo Scientifico ”E. Fermi”, Cosenza. Un attestato di merito, fuori concorso, è stato conferito a Maria Letizia Del Vecchio, studentessa universitaria.

La presidente Saccà, infine, ha ringraziato gli sponsor tra cui Francesco Landro della gioielleria Tic Tac che da anni sostiene il premio, e lo scrittore Pasquale De Luca, che ha offerto  ai vincitori una copia dei suoi tre romanzi.