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Congresso Eucaristico Diocesano

Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea

Ufficio Segreteria del 3° Congresso Eucaristico Diocesano

COMUNICATO STAMPA

Il 3° Congresso Eucaristico Diocesano, organizzato dalla Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, guidata dal vescovo Mons. Luigi Renzo, dal tema “Dall’Eucaristia, la Chiesa e la Famiglia, ha vissuto la terza giornata congressuale con la relazione su “Eucaristia, dono per la vita quotidiana” illustrata dal prof. Salvatore Martinez, presidente dell’Associazione Rinnovamento nello Spirito”. La Preghiera di apertura  è stata presieduta da S. Ecc. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova e Presidente CEC, il quale ha tenuto un’omelia sull’Eucaristia quale forma ed edificazione di una Chiesa che nasce con Cristo Eucaristia, che vuole una comunità unita ed in comunione . “Se non siamo uniti a Cristo – ha esortato Mondello – come i tralci innestati alla vite, non trarremo la grazia per la nostra vita e per poter crescere nella fede”. Quindi, egli ha invitato a riflettere, con l’apostolo Paolo, sugli effetti dell’unione reale tra noi e Cristo Eucaristia, che ci rende corpo mistico di Cristo. Ed ancora, Mondello ha osservato come il principale impegno cristiano debba essere la celebrazione eucaristica, onde  poter vivere una dimensione di comunione e poter annunciare il messaggio evangelico d’amore. “Ogni cristiano – ha evidenziato Mondello – dovrebbe dire di non poter vivere la Domenica senza Eucaristia: è più importante essere cristiani e non semplicemente dire di esserlo”. “Auspico- ha concluso Mondello – che questo congresso vi aiuti a riedificarvi e a riscoprirvi come comunità cristiana animata dall’amore salvifico di Cristo”.

Quindi, preceduto dalla presentazione di Mons. Luigi Renzo, la parola è passata a Martinez che ha focalizzato il suo intervento sulla dimensione Eucaristia-Ferialità-Festa evocatrice del simbolo del “pane che scende dal cielo”, immagine eucaristica interiore che ha accompagnato tutta la sua esposizione. “Davanti a Cristo Eucaristia a portata di voce e che si lascia dare del tu – ha premesso Martinez – e che raffigura la più prodigiosa fonte di guarigione dei mali sociali e spirituali, il pericolo distruttivo di questa immagine è il tempo egolatrico, cioè l’idolatria dell’io, un io spietato e satanico che combatte contro l’Eucaristia, cielo di Dio entro cui si muove la nostra libertà”. L’Eucaristia, vera storia di un amore appassionato, non sentimentale, fuori da ogni limite, forza e potenza di Dio, innalza l’uomo presentandosi come una “password” che consente il movimento nel sistema umano e moderno della complessità. “Questo amore ardente – ha osservato Martinez – conosce solo i confini che noi gli assegniamo, vedi il divorzio o l’eutanasia o l’aborto, qualora non riesca a divenire amore di Cristo, amore che, invece, ti invita a distogliere lo sguardo di chi ti sta di fronte per guardare oltre, e cioè guardare la storia con lo sguardo trasfigurato dell’amore”. Questa visione d’amore appassionato, oggi è minata dalla profanazione della santità e della bellezza di Dio ad opera dei comportamenti animati dalla noia e dall’abitudine che sviliscono la nostra fede, che oggi è vissuta, purtroppo, come un fatto privato. “L’Eucaristia, invece, è un uomo che si lascia espropriare dall’amore – ha rimarcato Martinez – è l’altruismo di Dio in opposizione a quell’egoismo che è la peggiore scuola di povertà che esista”. L’Eucaristia è la spiritualità di Betania: in quella casa si incontrano la preghiera (Maria), il servizio (Marta) e l’amicizia (Lazzaro). L’Eucaristia è vivere il comandamento dell’amore e la ricerca di amici nella fedeltà a Cristo e al Vangelo. “Non vi è distanza  – ha evidenziato Martinez – fra il Cristo storico e il Cristo presente nel sacramento dell’altare che ci chiama all’unità: l’Eucaristia è la prova definitiva della comunione tra il cielo e la terra”. Di fronte all’Eucaristia, che è condivisione, è pace tra Dio e gli uomini ed è legge d’amore, il linguaggio idolatrico ed “egolatrico” che ammanta la politica, le legislazioni, l’economia ed i rapporti socio-economici, costituisce un pericolo anche per la stessa società. “La migliore scuola di umanità e di amore è proprio l’Eucaristia – ha chiosato Martinez a tal riguardo – linguaggio di amore che rappresenta il motore della vita: l’Eucaristia è il linguaggio della Pentecoste in una planetaria effusione d’amore”. Altro ambito trattato da Martinez è stato quello relativo all’Eucaristia-festa. “Nel cenacolo – ha ricordato Martinez – si compiono tutti i miracoli d’amore, dalla Pasqua, dove Gesù appare, alla Pentecoste, che è la Pasqua dentro di noi, è il palcoscenico dello Spirito Santo”. “La festa è preparazione – ha aggiunto – all’eternità, al cielo e alla vittoria. La Domenica, però, non è più il giorno del Signore, ma è vissuta come weeck end. Ed i bambini non vanno più a messa perché nessuno più li accompagna”. “Non ci sfugga la bellezza, la gioia ed il gaudio della festa – ha esortato Martinez – che è Cristo Eucaristia”.

In quanti modi si può esplicitare questo appassionato amore eucaristico? Il tema della giornata è stato approfondito nella successiva tavola rotonda divisa in tre ambiti: “Cultura e Relazioni umane” (relatore Mons. Carlo Rocchetta), “Vita Sociale e Bene Comune” (relatore Roberto Garzulli) e “Lavoro ed Economia” (relatore Lello Blandino). Presente anche l’assessore regionale Caligiuri che ha rivolto ai presenti un breve saluto.

La serata si è conclusa con l’inaugurazione della mostra “Divina Presenza”, presso il Museo Statale Diocesano, con l’esposizione di antiche e preziose suppellettili sacre.

Mileto, 06 Giugno 2012

                                                                                            Giuseppe Cultrera