Adolfo Repice, piena assoluzione

RepiceAdolfo01TROPEA – Era l’aprile del 2013 quando  a Torino, Adolfo Repice, ex Segretario Generale di quel comune ed ex sindaco di Tropea, era stato condannato ad un anno e quattro mesi, dal pm Cesare Parodi, con l’accusa di  turbativa d’asta e tentata corruzione nella vicenda della vendita dell’Opera Pia Lotteri, dove egli era commissario straordinario tra il 2011 e 2012. Ora, invece, è stato assolto con formula piena dai giudici della settima sezione penale del Tribunale di Roma. Adolfo Repice, come si ricorderà, era anche sceso in campo per l’elezione a sindaco della città di Tropea nell’anno 2010, con la lista civica “Passione Tropea”. Eletto, ha iniziato ad amministrare con l’intenzione di dare alla sua città il volto bello che aveva da sempre sognato,  ma non ha potuto tentare di realizzarlo perché,  il 3 agosto del 2011, seguito denunce da parte della lista avversaria, il Tar ha decretato il ribaltamento dei risultati per cui, con lo scarto di 3 voti, Adolfo Repice ha dovuto lasciare palazzo S. Anna.  E poi la vicenda dell’Opera Pia, una residenza per anziani, gli ha causato non poche vicissitudini.  Accusato di aver interferito nella vendita di quella particolare casa, si è dovuto difendere supportato dagli avvocati Michele Galasso di Torino e Giovanni Vecchio del foro di Vibo Valentia.

Secondo quanto si evince,  per   i magistrati romani  “può ritenersi accertato che il Repice ha sempre dimostrato che il suo principale interesse nella vicenda era esaurire il contenzioso con la Casa di Cura San Luca, stipulare rapidamente la convenzione con Villa Maria Pia relativa alla gestione dei servizi in favore degli anziani ed evitare che l’immobile fosse venduto all’asta”.  Per i giudici, quindi, l’assoluzione doveva essere definitiva, pertanto nessun ricorso in Cassazione.

La fine di questa storia, ha sollevato l’animo di Repice, il quale, alla notizia della piena assoluzione,  ha affermato  “Giustizia è fatta! Il sottoscritto e il dottor Bianchi, già Presidente del Tar  Piemonte, assolti perché il fatto non sussiste, con sentenza definitiva, dall’accusa di corruzione in atti giudiziari (vicenda Opera Pia Lotteri)”.

In effetti, in questa vicenda era stato accusato anche Franco Bianchi, presidente del Tar Piemonte a quei tempi. Repice, secondo l’accusa, avrebbe creato un contatto tra il figlio di Bianchi e Agostino Saccà ex direttore generale della Rai. Tutto poi risultato inconsistente nella vendita dell’Opera Pia.

Sui social non sono mancate le attestazioni  di affetto nei confronti dell’ex sindaco di Tropea e, soprattutto, le affermazioni che non si era avuto mai alcun dubbio sulla sua rettitudine.

“Ringrazio di vero cuore tutti gli amici – scrive Repice – che si sono congratulati per la mia assoluzione e per le attestazioni di stima, che hanno riservato alla mia persona!”

Certo la giustizia ha i suoi tempi, a volte molto lenti, ma trionfa sempre con la sua verità dei fatti e soprattutto sa riconoscere  chi opera con rettitudine.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

Lascia un commento