VIBO – Al commercialista Gennaro Davola, il premio Pio IX. Il riconoscimento gli è stato conferito dalla fondazione “Sapientia Mundi”, durante una speciale cerimonia che si è tenuta a Roma nei giorni scorsi, nell’ aula magna “Giovanni XXIII” del Pontificio seminario minore, nell’area Extraterritoriale della Città del Vaticano.
Davola è stato premiato insieme a numerose personalità del mondo della politica, della cultura e del lavoro per le proprie attività umanitarie svolte in campo sociale.
La fondazione “Sapientia Mundi onlus”, infatti, presieduta dal cav. prof. Giuseppe Anelli, da anni, persegue finalità di solidarietà sociale, dirette ad arrecare benefici a soggetti svantaggiati in ragione di condizioni fisiche, economiche e sociali. Da qui è nata l’idea di istituire il Premio, alla sua prima edizione, intitolato a Pio IX, la cui opera, tra i pontefici dell’800, si è distinta maggiormente per generosità verso i poveri, gli enti assistenziali ed i disabili, lasciando un’ impronta indelebile nella storia, come pastore della Chiesa, uomo di Dio e di preghiera, che amava stare tra la gente e in cui confluivano doti di abnegazione filantropica e una profonda bontà.
Alla cerimonia erano presenti il Cardinale Camillo Ruini e Monsignor Carlo Liberati, postulatore della causa di canonizzazione del beato Pio IX. Tra gli altri partecipanti, vi è stato monsignor Mario Laurenti, consigliere ecclesiastico dell’ambasciata di Malta presso la Santa Sede, che si distingue per l’impegno profuso in ambito socio assistenziale.
I premiati, oltre al vibonese Gennaro Davola, sono stati la prof.ssa Barbara Paola Helzel e il dott. Luigi Spezzano dell’Unical di Cosenza, e il sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino. Al termine della cerimonia, il presidente Anelli ha consegnato un attestato di benemerenza a Barbara Cutrupi e a Maria Concetta Valotta per il contributo dato alla riuscita organizzativa dell’evento. Tutti i premiati e gli organizzatori hanno poi presenziato all’udienza generale di Papa Francesco, che si è tenuta nell’aula Paolo VI, in città del Vaticano.
Vittoria Saccà