TROPEA – Espone a Pavia, il concittadino Giuseppe Vitetta, pittore da quasi sessant’anni delle bellezze paesaggistiche della nostra città e dell’intera Calabria. Oggi, trovandosi al nord per svariati motivi, non ha esitato a dipingere quei luoghi usando le tecniche che meglio ha ritenuto necessarie allo scopo. Le sue qualità artistiche non sono passate inosservate, tant’è che gli amici più stretti hanno voluto divulgare gli ultimi suoi lavori. Così, presso la Certosa di Pavia, nella zona Borgarello, è stata allestita una mostra che avrà la durata di oltre tre giorni. Sarà inaugurata oggi pomeriggio alla presenza del sindaco e di tante altre personalità. In mostra vi sono ben 32 opere, della grandezza di 35X 50. In dieci di queste Vitetta ha rappresentato la Pavia di oggi, nelle altre invece, sarà possibile ammirare la Milano sparita per le quali si è ispirato ad autori vari. Intanto, ad ammirare le sue opere, sono stati già accompagnati anche gli studenti delle scuole. Soddisfazione di Vitetta per questa sua nuova mostra, in un luogo che non è il suo, ma che dimostra di nutrire nei suoi confronti tanta stima e affetto e lui ricambia con la sua arte. Certo, la sua amata Tropea gli manca e non nasconde la sua nostalgia, ma spera di far ritorno al più presto.
Giuseppe Vitetta, da tutti conosciuto come l’artista per eccellenza nelle nostre zone, è stato sempre apprezzato per i suoi paesaggi su Tropea di oggi e di ieri con i vicoli di una città sparita dove rivive il tempo che più non è, e che si immerge lo stesso in un mare dalle tante tonalità di azzurro. Mare che Vitetta ha rappresentato in tanti modi, calmo o agitato, ma sempre con i pescatori intenti sia a solcare le acque con le loro barche colorate, o sulla spiaggia intenti a tirare le reti o a rammendarle. E poi i suoi tanti casolari immersi nel verde delle nostre colline, o accarezzati dai fiori. Ma Vitetta è anche un artista che sente da sempre il richiamo dell’arte sacra, ed è per questo che nella sua numerosa e straordinaria produzione non mancano figure come l’Assunta in cielo, o il maestoso San Francesco, il venerabile don Francesco Mottola, padre Pio, la Sacra Famiglia.
Dipingere per Giuseppe Vitetta equivale alla sua ragione di vita, perché l’arte vive in lui da sempre. E’ un grande artista. E come i Grandi, nella sua straordinaria generosità, e con l’umiltà del suo animo gentile, non poteva non rispondere al richiamo dell’arte e omaggiare anche quella terra del nord che attualmente lo ospita.
Vittoria Saccà