L’oratorio del Centro di solidarietà don Mottola

TROPEA – Si è concluso l’oratorio estivo organizzato dal “Centro di solidarietà don Mottola” presieduto da Rosaria Cortese. Un’attività, quella che conduce il Centro, sempre aperta a quelle innovazioni che possono essere di valido aiuto alla società. Il Centro, vivo da ben 33 anni, si occupa dei diversamente abili, aiutandoli a vivere il loro tempo in un ambiente dove, persone preposte, li accolgono con amore e li sorreggono nelle varie attività. Come si sa, il Centro di solidarietà don Mottola è sorto nell’agosto del 1983 per volontà di un gruppo di genitori e familiari di ragazzi disabili, sull’esempio lasciato da Don Francesco Mottola che, nella sua vita si occupò dei bisognosi. La sede è nei locali del seminario grazie alla disponibilità di don Ignazio Toraldo e del vescovo Luigi Renzo. Si sostiene con poco. E quel poco riesce a farlo fruttare per poter proseguire il cammino, grazie a progetti, o a donazioni. Oggi vi sono quattro operatori ai quali viene dato solo un contributo spese. Ma vi ruotano tanti volontari che si alternano nelle giornate, e offrono al Centro la loro professionalità in campi diversi, quali la musica, la pittura, la manualità. I diversamente abili, oggi, sono dieci, di un’età compresa tra i 25 anni e i 40. Ed è proprio all’interno del centro che trovano quell’accoglienza di cui hanno bisogno. Altrimenti non saprebbero né dove andare, né come trascorrere il loro tempo. La sua attività ha da sempre seguito i tempi scuola, chiudendo le porte a giugno. Ma da tre anni, la presidente Cortese si è attivata affinché il Centro continui ad operare anche durante l’estate. Pertanto ha organizzato l’oratorio estivo accogliendo quei bambini che, essendo le scuole chiuse, hanno avuto la necessità di un luogo dove stare in modo proficuo, dando così una mano ai genitori impegnati nel loro lavoro. Un’ottima idea, anche perché la loro allegra presenza è stata condivisa con i diversamente abili che hanno potuto vivere giornate intense con scambi culturali di vario genere, insieme ad altri bambini. Oltre a tutto questo, il Centro è divenuto punto di riferimento per chi ha veramente bisogno, quindi come Caritas. Le famiglie bisognose si rivolgono per  chiedere alimenti, indumenti, o qualsiasi altra cosa di cui hanno necessità. Alla sua mensa, spesso siedono persone che non hanno di che sfamarsi. Si, proprio vero. In questa città, bella e chiassosa in estate, malinconica e distratta in inverno, c’è anche la povertà che vive nel silenzio più assoluto, ammantata di umiltà e di riservatezza, dentro le mura di alcune case dove vive gente bisognosa. Non a caso, infatti, il Centro è stato insignito del Premio don Mottola. Concluso l’oratorio estivo, adesso si è ripreso il ritmo invernale. Così, dalle ore 9 alle 16, i diversamente abili sono impegnati in varie attività. Ma ad ogni modo, in questo periodo viene preferita la manualità, e vengono costruiti oggetti di vario genere, preferendo il tema  natalizio. Perché al Natale bisogna pensare per tempo!

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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