TROPEA – E’ aperta la mostra denominata “Perle d’Arte” di Tonino Gaudioso, lo scultore di Zungri. Presso l’hotel “La Perla”, lungo il viale Coniugi Crigna, infatti, già dalle ore 8 del mattino, è possibile ammirare alcune opere della ricca produzione di questo giovane artista. Ma chi è Tonino Gaudioso. Diplomatosi all’Istituto d’Arte di Vibo Valentia, ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Brera, nei corsi di Vito Bucciarelli, e successivamente, ha continuato gli anni accademici sotto la sapiente guida di Michele Zappino, affermato scultore anch’egli di Zungri, e docente presso l’Accademia di Brera. Così, pian piano, Gaudioso ha appreso alcune tecniche, tra cui il cesello, la formatura e la fusione a cera persa. Nel luglio del 2008 si è diplomato continuando gli studi di scultura nel suo laboratorio a Milano, ma ritornando spesso nella sua Zungri.
“Le mie opere, come scultore moderno, versatile e creativo, – dice egli stesso – esprimono torsioni, sguardi, gesti nei quali materia e luce trovano una sintesi brillante e un equilibrio assoluto. Le mie produzioni appaiono talvolta inquiete, altre tenere, paradigmi di una tensione scultorea che fa della fragilità e della chiarezza i suoi punti di forza, senza rinunciare a sottili venature ironiche e ad inesorabili raffigurazioni dell’animo umano”.
Ad ogni modo, nelle sue creazioni, ricorre spesso anche l’elemento trascendentale, che imprime nelle raffigurazioni di immagini sacre. A tal proposito, ricordiamo la statua della Madonna del Carmelo che, giusto un anno fa, gli è stata commissionata dal signor Napoli, un zungrese che vive da anni in Australia. La sua opera, oggi, è proprio là, nel continente nuovissimo a parlare agli italiani lì residenti, non solo della dolce bellezza della Madonna, ma anche delle mani preziose di Gaudioso che hanno saputo dare anima alla materia fredda. Nell’ampio locale dell’hotel “la Perla”, i visitatori possono ammirare alcune sculture di Gaudioso, di tutte le dimensioni, così come alcuni disegni e dipinti. La mostra resterà aperta fino al 17 luglio.
Vittoria Saccà