Torna in Calabria la finale del premio Berto: il 2 luglio a Ricadi.

Giuseppe-Berto-739x1024RICADI – Torna a Ricadi la finale del premio letterario Giuseppe Berto. La finale della 24 esima edizione svolgerà, infatti, a Ricadi il prossimo 2 luglio. Il vincitore riceverà un assegno di 5000 euro.

L’iniziativa del premio “Berto”, voluto dall’omonima associazione, a cui quest’anno si aggiunge il Sistema Bibliotecario Vibonese, e con il patrocinio del Comune di Mogliano Veneto, coniuga la determinazione di mantenere viva la conoscenza di uno dei principali scrittori del Novecento italiano, lanciando giovani talenti il cui lavoro rivitalizzi il panorama letterario ed editoriale nazionale.

Il termine entro cui gli editori potranno inviare la candidatura dei propri esordienti scadrà il 30 aprile e decine di opere sono già arrivate ai giurati che a giugno selezioneranno i cinque finalisti.

Al Premio, pubblicato nel sito www.giuseppeberto.it, possono partecipare opere edite e messe in distribuzione nel periodo compreso tra il 1° maggio 2015 e il 30 aprile 2016.

Della giuria del Premio, presieduta da Antonio D’Orrico, critico e giornalista del Corriere della Sera, e formata da Cristina Benussi, Università di Trieste, Enza Del Tedesco, Università di Trieste, Giuseppe Lupo, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano e scrittore, Laura Pariani, scrittrice, Stefano Salis, critico e giornalista del Sole 24 Ore e Alessandro Zaccuri, critico, scrittore e giornalista dell’Avvenire, entrano a far parte quest’anno anche Nicola Fiorita, Università della Calabria e scrittore, e Mimmo Gangemi, scrittore calabrese.

Il Premio Berto, nato nel 1988 su iniziativa di un gruppo di amici ed estimatori, critici illustri come Giancarlo Vigorelli, Michel David, Cesare De Michelis, scrittori come Dante Troisi e Gaetano Tumiati, è stato rilanciato nel 2014 in occasione del centenario della nascita dello scrittore moglianese e ripreso nel 2015.

Francesco Maria Di Salvia con “La circostanza” (Marsilio) ha vinto l’edizione 2015 del Premio che è stato trampolino di lancio per alcuni dei più bei talenti della letteratura contemporanea, tra cui Paola Capriolo con La grande Eulalia (1988), Michele Mari con Di bestia in bestia (1989), Luca Doninelli con I due fratelli (1990), Paolo Maurensig con La variante di Lüneburg (1993), Francesco Piccolo con Storie di primogeniti e figli unici (1997), Elena Stancanelli con Benzina (1999), Giuseppe Lupo con L’americano di Celenne (2001), Antonia Arslan con La masseria delle allodole (2004).

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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