TROPEA – Inaugurata l’epigrafe marmorea per ricordare alle generazioni future una pagina straordinaria di storia. L’epigrafe celebra la liberazione della città dalla vendita al Principe di Scilla Vincenzo Ruffo, avvenuta il 23 agosto del 1615.
Posta sulla parete esterna dell’Antico Sedile prospiciente le “Tre Fontane”, l’opera in marmo è stata commissionata dall’Amministrazione Comunale guidata da Giuseppe Rodolico, ed è il risultato del lavoro svolto da un gruppo di giovani riuniti nel “Comitato per le Celebrazioni del IV Centenario della Liberazione di Tropea 1615-2015”, presieduto da Dario Godano, archeologo e storico e composto da Francesco Apriceno, Pasquale Rizzo e Saverio Muscia.
L’avvio alla manifestazione è stato dato dall’assessore alle Politiche Sociali e Pubblica Istruzione Rosalia Rotolo che ha ringraziato il Comitato il quale, il 23 agosto del 2015 ha ricordato i quattrocento anni della liberazione della città, avvenuta il 23 agosto del 1615, organizzando un convegno con la presenza di validi relatori quali Saverio Di Bella, don Pasquale Russo, Michele Accorinti, e i ragazzi del LaboArt. Inoltre, ha prodotto un documentario rappresentativo del momento storico con la partecipazione di Enzo Scordo, Pasquale Rizzo, Enzo Carone. A cura di Godano, prodotto anche un libretto nel quale è raccontata la storia e già distribuito nelle scuole. L’assessore ha ringraziato Maria Grazia Teramo direttrice del LaboArt, Marcella Romano e Andrea Addolorato presidenti dei due gruppi folk cittadini, la dirigente dell’Istituto superiore Beatrice Lento, la dirigente dell’Istituto comprensivo Tiziana Furlano e l’architetto Luigi Giffone per i suoi preziosi consigli. Oltre all’epigrafe, ha proseguito Rotolo, si potrà ammirare una medaglia commemorativa che in seguito sarà esposta nella sala consiliare, curata dall’esperta Rosalba Piserà. Parole di ringraziamento le ha avute anche per Franco Trecate. “Questa rievocazione – ha proseguito l’assessore – è anche una scommessa per la nostra comunità, al di là delle divergenze, essa rappresenta un modello propositivo ed un esempio di confronto di come si può fare democrazia e cultura vera”.
Godano, grazie ad un gioco di parole, ha detto che con l’evento si vogliono “esaltare i princìpi che prevalsero sui prìncipi” ed ha aggiunto che è grazie ai nostri avi se oggi si ha una grande storia da raccontare. Ha sottolineato che l’epigrafe è stata posta sulla parete dove vi sono già quelle che ricordano Dante Alighieri e i 40 morti per la libertà. Per Rizzo l’evento è un messaggio che viene dal passato e va verso il futuro, grazie al quale si può riscoprire quel senso di appartenenza che fa essere orgogliosi d’essere tropeani. Muscia ha manifestato il suo entusiasmo per l’ iniziativa che li ha visti uniti per un fine comune. Don Russo ha poi sottolineato che la libertà non si compra ma è una conquista che dura generazioni
Accorinti, in qualità di presidente dell’Accademia degli Affaticati, ha ricordato che essa era presente in quel 1615 esponendo in segno di giubilo tutti i suoi lavori. Il presidente della Consulta delle associazioni Ottavio Scrugli ha evidenziato che investire in cultura significa progresso per la città. Il sindaco Giuseppe Rodolico, dopo il ricordo dei morti nella strage di Bruxelles, ha ringraziato il Comitato per aver avviato il percorso ed ha sottolineato come in quel 1615 nobiltà e cittadini, insieme, riuscirono a conquistare la libertà. “Dobbiamo fare più squadra – ha aggiunto – fare rete” per un vero recupero socio- culturale.
Dopo la consegnata al presidente del consiglio comunale Sandro D’Agostino della medaglia commemorativa, è stata svelata l’epigrafe dal sindaco che ha voluto accanto a sé anche gli ex sindaci della città, ossia Domenico Carratelli, Antonio Eutucchio, Domenica Cortese.
Vittoria Saccà