“Il piacere di scrivere”, un incontro tra scrittori

FB_20160201_14_18_39_Saved_PictureTROPEA – Una serata durante la quale si è respirato a piene mani il “Piacere di scrivere”. Questo il convegno organizzato dall’associazione culturale Unitre, nei locali della biblioteca comunale “Albino Lorenzo”, impreziosita dai quadri dei pittori del club La Fenice: Antonio De Benedetto, Rosetta Bova, Saverio Muscia e Marcella Romano.

All’evento è accorso un numeroso pubblico desideroso di ascoltare gli scrittori presenti. A tutti, i saluti dell’assessore alle Politiche Sociali e Pubblica Istruzione, Rosalia Rotolo, anche a nome del sindaco Giuseppe Rodolico, dell’assessore alla cultura del comune di Drapia, Nancy  Riso, della presidente dell’Unitre, Vittoria Saccà.

Ha suscitato interesse la presenza di Michele Furchì, che svolge il lavoro di barbiere nella vicina Santa Domenica di Ricadi, e che ha già al suo attivo ben tre romanzi pubblicati. Il primo, del 2007, s’intitola “Cinanca” e racconta il periodo della guerra e del dopo guerra; il secondo è “Celestino e la maledizione del latte” con protagonista un prete avaro, vittima poi della sua stessa avarizia, e l’ultimo romanzo ha per titolo “L’uomo che prevedeva il futuro” nel quale Furchì racconta la storia di Giuseppe Bonforti morto nel 1961. A parlare di Furchì è stato Rodolfo De Bella il quale ha illustrato la passione per la scrittura che Furchì coltiva da molti anni. Dell’ultimo romanzo, invece, ha parlato don Pasquale Russo. Bonforti è stato un mitico personaggio tropeano, del quale don Russo ha raccontato parte delle sue vicende narrate nel libro.

All’evento è stato presente anche il giovane scrittore Giuseppe Bagnato di Varapodio (RC), con studi universitari di Psicologia al suo attivo. Ma un amore FB_20160201_14_18_47_Saved_Picturesconfinato per la terra gli ha fatto prendere la decisione di dedicare il suo tempo alla campagna, senza però tralasciare la sua passione per la scrittura presente in lui sin dalla adolescenza. Così, dopo il primo racconto “Caino”, che ora sta per diventare un romanzo, ha dato alle stampe “Moira” e “Ozz”.

Di questi due romanzi ha parlato l’editore della casa editrice di Bagnara (RC) Disoblio, Salvatore Bellantone. In “Moira”, si parla di un giovane innamorato degli alberi di ulivo e del mare sullo Stretto, dove il tema di fondo è che non sempre ciò che vediamo corrisponde alla realtà. In “Ozz”, invece, l’autore affronta il problema della tossicodipendenza cercando di individuare le cause della sua origine. Un tema forte che Bagnato affronta con  tutta la grinta dei suoi giovani anni.

Durante la serata, ci sono stati intermezzi musicali offerti dal musicista Carmelo Morabito e dal cantante Davide Aloi.

L’avvocato e scrittore Michele Roccisano ha quindi concluso con il suo intervento sul perché si scrive. Si scrive per raccontare, per raccontarsi, perché c’è un forte desiderio di trasformare in parole i pensieri. Si scrive, per essere “vivi e autentici” come affermò Pontiggia. Al dibattito sono intervenuti il commercialista Tonino Ferrara, il giornalista Nicola Rombolà, l’ingegnere Antonino Crea, il dottor Alfonso Del Vecchio.

 

 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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