Addio Rosy

2014-03-11 09.40.57TROPEA – Un raggio di sole in meno, dentro quella stanza di palazzo S. Anna dove si svolge il servizio di segreteria del Comune. Si è spento quel raggio di sole che inondava chiunque si affacciasse sulla soglia di quella stanza dove lei, Rosy Armellino, insieme alla sua collega Maria, svolgeva il suo lavoro.  E accoglieva tutti con il sorriso, con giovialità, mettendosi immediatamente ad ascoltare le esigenze di chi varcava quella soglia. E se era nelle sue possibilità, sempre pronta ad essere di aiuto. Chi scrive, molte volte ha avuto modo di entrare in segreteria per diversi motivi e sempre ha trovato un volto sorridente ad accoglierla e ad ascoltare. Preziosa donna, che con il suo fare gentile e la sua grande disponibilità, aveva reso quella segretaria un luogo sereno. Per anni vigilessa, poi distaccata in segreteria, come dipendente comunale Rosy Armellino ha portato avanti i suoi compiti con grande abnegazione dimostrando attaccamento al suo lavoro e, soprattutto, mettendo in evidenza un comportamento lodevole. Ma un male incurabile l’ha portata via. Anche in questo, Mary, è stata grande! Perché ha affrontato la malattia con coraggio e con il sorriso. Speranzosa del fatto che poi, alla fine, ce l’avrebbe fatta a superare il terribile ostacolo alla vita. Una vita che lei, ha sempre voluto trascorrere con il sorriso sulla bocca e con gli occhi pieni di luce. Pensare che da ieri Rosy non c’è più, stringe forte il cuore a chi ha avuto la gioia di conoscerla. A palazzo S. Anna è sceso il gelo ed il dolore è grande per gli amministratori, per tutti gli impiegati. E sul web, il presidente del consiglio Sandro D’Agostino, così scrive: “Oggi un male cattivo ci ha portato via Rosy Armellino. Rosy era una dipendente comunale; anzi era il modello per eccellenza del buon dipendente pubblico. Preziosissima addetta alla segreteria era una persona che aveva sempre tempo per fare ciò che le chiedevi. Lavorava con il sorriso e capivi che amava il suo lavoro. Aveva un cuore grande. La invitavo inutilmente a non chiamarmi Presidente, che io per lei dovevo essere Sandro. Ma appena varcavi la porta della segreteria sentivi uno squillante: Buongiorno Presidente. E ora è un dolore tremendo immaginare di non sentirlo più, è un vuoto straziante pensare di non doverle ‘rubare’ il computer (era così buona che ti sistemava i file nelle cartelle senza che tu le chiedessi nulla). Mi mancherai tanto cara Rosy. Con tutta la stima e l’affetto possibile. Il tuo Presidente”. Mancherà a molti, la bella, dolce e tenera Rosy.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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