Sognavi (Cielo arancio)

Sognavi.

Sognavi un tetto

un morbido letto

il pane per te

la tua donna

i tuoi figli,

ma per te

solo il mare.

Freddo e assassino.

Il mare.

Salato.

Quanto il prezzo

che paghi

per avere tentato

di cambiare il destino.

Ed ecco la spiaggia.

Meta sognata

accarezzata

per giorni

ore e minuti

come fu

su quel legno

a galla sul mare.

Disteso

non guardi più il cielo

non odi

il fruscio delle onde

non ti scaldano

i raggi del sole.

Muto pensi i tuoi sogni

inghiottiti

da un mare sleale

e a quell’alba nuova

che per te non sorgerà

mai più.

Vittoria Saccà

(Cielo arancio, pag. 59)migrante

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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