Rientra da Bratislava il gruppo dell’Istituto Superiore di Tropea.

bratislavaTROPEA – E’ rientrato da Bratislava il gruppo dell’Istituto Superiore. Composto da tre allievi: Giacomo Bagnato, Salvatore e Giuseppe Di Renzo, e dalla coordinatrice Rina Barilaro e la dirigente dell’Istituto Beatrice Lento, ha trascorso otto giorni per il prosieguo del progetto Comenius che, com’è noto, è un partenariato europeo che unisce undici scuole di diversi Paesi.  “Small Steps Giant Leaps” è il titolo del progetto che, nell’incontro di Bratislava, si è concentrato sulla tutela dei diritti umani. Ogni scuola ha presentato due casi: un diritto violato e una problematica sui diritti umani con riferimento alla storia del proprio territorio. L’Istituto Superiore di Tropea ha portato la violenza sulle donne e i giovani migranti. La protagonista del primo caso è stata Anna Maria Scarfò, la ragazza di San Martino di Taurianova, vittima di una violenza  sessuale ripetuta e promiscua, che trova il coraggio di denunciare i carnefici quando vorrebbero distruggere anche la sorellina più piccola. A quel punto l’intero paese si rivolta contro di lei definita la “malanova, la sgualdrina….Terribile pensare – dichiara Lento – che  anche le mogli, madri, sorelle dei bruti abbiano avuto lo stomaco di difendere i familiari, colpevoli di un così disgustoso crimine, scagliandosi contro la sventurata. Così come colpisce che il parroco e la suora, a cui Anna Maria si era rivolta da subito, non abbiano avuto il coraggio di intervenire“.

Il tema  dei migranti coinvolge direttamente la scuola tropeana che si sta prodigando in loro favore con uno specifico progetto,  “Prioritimen”, che abbraccia tutto l’indirizzo Alberghiero dell’Istituto, frequentato da circa 50 ragazzi provenienti dall’Asia e dall’Africa. Molto apprezzate le relazioni della scuola tropeana a cui è stato affidato il compito,  per quest’ultima problematica, di scrivere  al Parlamentare Europeo, auspicando collaborazione.

Il Bratislava Comenius è stato assai  variegato, volendo offrire uno spaccato della storia del Paese il più completo possibile: dal “Festival concert”, alla visita al Bunker “BS-8 Petržalka”, piccolo museo di guerra nei pressi del confine  Slovacchia – Austria, alla visita del cimitero internazionale della prima guerra mondiale, ad una conferenza sulla vita in Slovacchia nel decennio del totalitarismo sovietico, 1970/1980 che ha concluso una delle più emozionanti giornate di lavoro. Qui, Lento ha intervistato la collega della scuola slovacca in riferimento ai suoi vissuti e ricordi riguardo il periodo del regime. “Ho notato in Galina – afferma la dirigente – una forte emozione nel rispondere alle mie domande e se in un primo momento sembrava che i suoi ricordi fossero positivi, perché non c’erano senza tetto e tutti avevano un lavoro, successivamente si è appalesato un atteggiamento opposto di ammirazione per la democrazia, Galina per i suoi figli non auspica il ritorno ai tempi passati dove tutto era grigio e non c’erano sogni e conclude asserendo che la libertà non ha prezzo”. Moltissimi gli altri eventi, come la visita al castello di Cerveny Kamen, al mulino di Schaumbmar e alle fabbriche  di ceramica, lo spettacolo di falconeria, il pattinare sul ghiaccio allo stadio di Dubravka ed il concerto del gruppo  slovacco “Fragile” che utilizza  la tecnica vocale detta  “a  cappella” .

L’esperienza vissuta dal gruppo si è chiusa con la visita alla città di Vienna imbiancata dalla neve.

“Il prossimo incontro di progetto – dichiara Lento – sarà a Tropea, il 2 maggio, ci impegneremo per non essere da meno degli altri partner corrispondendo alla loro generosa accoglienza con una varietà di iniziative, per far questo chiederemo la collaborazione delle  tante realtà culturali presenti nel territorio”.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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