Il 3 gennaio del 1901, nasceva don Francesco Mottola

Venerabile don Francesco MottolaTROPEA – Il 3 gennaio del 1901, nasceva in questa piccola e splendida cittadina, un bimbo cui venne dato il nome Francesco. E la città era ancora ignara delle prodezze e grandezze che quel suo nuovo figlio avrebbe compiuto lungo il cammino della sua vita terrena. Era Francesco Mottola, che sentì sin da subito il richiamo dal cielo e si consacrò alla chiesa e a Dio. Entrò a far parte della schiera dei sacerdoti il 5 aprile del 1924, giorno in cui ebbe l’Ordinazione Sacerdotale ai piedi della Madonna di Romania all’interno del Duomo. La Madonna nera, alla quale era molto devoto, lo accompagnò per mano nei vicoli della Tropea di allora e per le strade dell’intera Calabria devastata dalla guerra e da tanti problemi irrisolti. La sua fede in Dio gli diede la forza e il coraggio d’intraprendere opere che avrebbero dovuto servire ad accogliere i poveri e i diseredati, anche i diversamente abili. Gli diede anche il carisma di convincere altri della bontà dei suoi progetti che, così, lo affiancarono seguendolo lungo il cammino. Dietro sua iniziativa, nacquero i “certosini della strada”, quindi la “Famiglia degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore”, perché si prendessero cura di tutti coloro che ne avevano bisogno. E furono costruite le case della Carità, ovvero “le case d’oro”, tetti caldi e accoglienti per chi non li aveva. Instancabile, ebbe anche incarichi sia per le organizzazioni diocesane dell’Azione Cattolica, sia per l’insegnamento della teologia. Fu rettore del seminario tropeano dal 1929 al 1942, dove insegnò anche materie letterarie e nel 1931 fu nominato canonico della cattedrale. Promosse a piene mani la cultura, creò il circolo “Francesco Acri” e diede vita alla rivista “Parva favilla”. Fu conferenziere, scrittore e poeta, predicatore, confessore, direttore spirituale. Nel 1935, creò gruppi di sacerdoti e di laici affinché, accanto alle azioni di carità verso i più bisognosi, scoprissero e sperimentassero la gioia della vita contemplativa. Una vita intensa, quella di don Francesco Mottola, amato, benvoluto, ricercato da molti, anche quando la malattia lo colpì nel 1942, all’età di 41 anni, nel pieno delle sue attività. Una paralisi bloccò parte del suo corpo, e nonostante le sofferenze, continuò la sua vita sacerdotale con serenità e attivandosi ugualmente. Al suo fianco le signorine oblate, tra le quali Irma Scrugli, Serva di Dio. Don Mottola concluse la vita terrena il 29 giugno del 1969, lasciando un incolmabile vuoto. Ma per lui, si aprì il processo diocesano per la Causa di Beatificazione il 15 ottobre del 1981 e riconosciute le sue virtù eroiche, fu dichiarato Servo di Dio. Papa Benedetto XVI, in seguito, lo dichiarò Venerabile il 17 dicembre del 2007. Ora la strada corre verso la Beatificazione. Conclusa anche questa fase di inchiesta diocesana, si aspetta il responso da Roma. Il nuovo anno del 2015, probabilmente, darà l’opportunità a questa città di esultare perché ad uno dei suoi figli sarà riconosciuta anche qui, tra gli uomini, la gloria degli altari terreni.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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