S’insedia oggi il tribunale diocesano per Irma Scrugli

Irma Scrugli

Irma Scrugli

TROPEA – Con una messa solenne, officiata da monsignor Luigi Renzo, vescovo della diocesi Mileto – Nicotera – Tropea, alle ore 17:00 di oggi, presso la Concattedrale, sarà aperta l’inchiesta diocesana della causa di beatificazione della serva di Dio Irma Scrugli. Cofondatrice, insieme al venerabile don Francesco Mottola, dell’istituto secolare delle oblate del Sacro Cuore e delle case della Carità, Irma Scrugli visse la sua vita in odore di santità. Nata a Tropea il 4 settembre nel 1907, morta il 22 settembre del 1994, a venti anni dalla sua scomparsa, la diocesi ha inteso riavviare il percorso verso una strada più luminosa.

Al termine dell’apertura della causa di beatificazione, si insedierà anche il tribunale diocesano il quale sarà presieduto dal vescovo Renzo e vi prenderanno parte un giudice delegato, un promotore di giustizia ed un notaio.

Evento straordinario al quale la città è chiamata a partecipare. Tropea, ancora una volta, può dirsi felice e orgogliosa di molti dei suoi figli perché, per ogni tempo, in molti sanno camminare sul suo suolo a testa alta e con cuore pulito. Irma Scrugli apparteneva alla benestante famiglia dei conti Scrugli. Era una bella ragazza, dai capelli biondi e dagli occhi azzurri, dai modi aggraziati e gentili. E soprattutto aveva un cuore buono e sensibile tanto da percepire dentro di sé l’insistente richiamo di Dio. Ancora in giovane età, scelse di vivere l’intera sua vita al fianco dei poveri, condividendo il progetto del Venerabile don Francesco Mottola. Così scese nei tuguri tropeani che a quel tempo erano numerosi, con il solo desiderio di porgere una mano agli umili e sollevare le loro anime rendendo anche migliori le loro esistenze. Nei poveri, negli affamati, nei tanti dimenticati, la giovane e bellissima ragazza intravide il volto di Dio e per lui spese il suo tempo e tutte le sue energie. Insieme a don Mottola, fu cofondatrice della “Famiglia degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore” e fu la prima a firmare, insieme ad altre due sorelle, la decisione di diventare “certosina della strada”, condividendo così il grande disegno d’amore voluto da don Mottola con il quale percorse la sua strada, restando al suo fianco, come un’ombra silenziosa, nelle diverse attività che furono svolte. Come per la costruzione delle “case d’oro”, destinate a dare un tetto a chi un tetto non ce l’aveva. E in quelle case, i “nuju du mundu” hanno trovato riparo, ma anche pane e molto amore. Nella giornata di oggi, sarà sicuramente Irma Scrugli2raccontata la sua vita, trascorsa all’insegna del vangelo e saranno rivolte a lei le lodi che merita. Perché fu proprio il modus vivendi della sua vita, adagiato sulle orme del venerabile don Mottola, che ispirò l’allora vescovo della diocesi mons. Domenico Cortese, ad accostarla, durante le esequie in Cattedrale, a Chiara di Assisi: “Accanto a Don Mottola a Tropea – disse il vescovo – ci sei tu, carissima sorella Irma, la Chiara di Tropea. Come Francesco di Assisi, come Chiara, come Don Mottola, come tutti gli innamorati di Dio, hai capito che la vita è vera se è vissuta nella contemplazione e nell’azione. Sei stata una contemplativa della strada, e sulla strada, una donna di azione”. E adesso che la congregazione vaticana per avviare la causa di beatificazione si è pronunciata, e il parere dei vescovi della Calabria alle pratiche già avviate del vescovo mons. Luigi Renzo è stato positivo, nella ricorrenza del ventesimo anno dalla sua scomparsa, prende in via il nuovo percorso che la porterà, indubbiamente, verso la beatificazione. Da ricordare, anche, che l’Istituto d’Istruzione Superiore tropeano, in questi giorni, l’ha scelta per il premio “Donne Libere” che le sarà conferito alla memoria il prossimo 8 marzo.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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