Tropea si afferma città del folclore mondiale

culture a confronto67TROPEA – Colori, musica, canti, balli, e sorrisi sono stati gli elementi che hanno caratterizzato i due giorni del festival del folclore internazionale dal titolo “Culture a confronto”. Due giorni straordinari, durante i quali Tropea è stata davvero al centro del mondo.

E tutto grazie alla felice intuizione di Andrea Addolorato, presidente del gruppo folk “Città di Tropea” che dopo il successo della prima edizione del festival, ha voluto impegnarsi per portare in città gruppi folcloristici provenienti da tutto il globo. Oltre sette mesi di lavoro che hanno dato il meglio possibile sotto tutti i fronti. In primo luogo, per gli interessanti scambi culturali che sono avvenuti, sotto l’unica bandiera del folclore, tra otto nazioni provenienti da quattro continenti (America, Africa, Asia, Europa), quindi per la bellezza dei colori che hanno illuminato strade e piazze, per le canzoni, la musica e i balli, e soprattutto per il grande entusiasmo che le loro presenze hanno suscitato sul numeroso pubblico.

I gruppi convenuti nelle due serate, dal Taiwan, Serbia, Brasile, Buriatia, Cile, Senegal, Indonesia, prima delle programmate sfilate, hanno avuto i saluti della città portati dal sindaco Giuseppe Rodolico, accompagnato dagli assessori Maria Stella Vinci e Antonio Bretti, presso l’hotel Tropis prima, presso l’anfiteatro del Porto dopo. E a dare il benvenuto, non potevano mancare Mata e Grifone, i nostri giganti buoni che apparendo all’improvviso dal nulla, hanno lasciato stupore e meraviglia nei gruppi stranieri. Le loro sfilate per le vie della città, soprattutto nel loro passaggio per le vie del centro storico, sono state ammirate e applaudite dai cittadini e dai tanti turisti che si sono sentiti, improvvisamente, come proiettai al centro del mondo dove si mescolano senza barriere tutti gli uomini della terra. Sul palco di piazza Vittorio Veneto, poi, i gruppi stranieri si sono avvicendati, raccontando, in due serate, storie ed emozioni nate e custodite nelle loro terre non nascondendo la loro gioia nell’essere in una città come Tropea dove poterle raccontare. Ed è indicativo sottolineare il momento in cui il cantante del gruppo Brasiliano, a chiusura della sua esibizione, ha invitato la piazza a cantare la nostra “Volare”.

Nel variegato mondo di colori e musica, l’Italia ha dato un suo valido contributo, sia con le esibizioni del gruppo folk “Città di Tropea”, i “Piccoli” in prima serata, i Grandi nella seconda, sia con la presenza degli oltre 40 ballerini di Artedanza diretta da Giovanni Calabrò. Nelle due serate, infatti,  con pezzi di danza contemporanea tratti dallo spettacolo “Venti del Sud” ispirato alle nostre tradizioni, i giovani ballerini hanno incantato il pubblico. Attraverso i movimenti del flessuoso corpo, l’ondeggiare dei capelli rigorosamente lunghi e sciolti per tutte le ragazze, la morbidezza delle sottane, gesti come bere in un fiasco di vino, o avvolgersi in scialli sfrangiati, hanno raccontato pezzi di storia della nostra terra a partire dal morso della tarantola.

Un apprezzamento va fatto a Tilde Vallone, direttrice artistica del festival e al moderatore e presentatore Domenico Gareri che ha saputo gestire con professionalità le due serate nelle quali è stato presente anche Benito Ripoli, presidente della F.I.T.P. (Federazione Italiana Tradizioni Popolari), e vicepresidente mondiale dell’IGF (Organizzazione Internazionale delle Federazioni dei Gruppi Folklorici). A fine manifestazione, Ripoli ha dichiarato la sua soddisfazione e “le impressioni positive” che il festival gli ha dato. “Ma d’altronde non avevo dubbi – ha proseguito –  soprattutto per il valore dei gruppi che si sono avvicendati su questo palco e soprattutto per la preparazione artistica che ha avuto un crescendo straordinario che si è aperta e poi conclusa con Artedanza. Ma soprattutto sono state le culture a confronto che hanno guidato la serata e che hanno avuto apprezzamenti e vicinanza del pubblico”.  Lo stesso Ripoli ha auspicato la nomina di Tropea come la città del folclore invitando l’amministrazione ad intraprendere i necessari passi per poter ottenere il riconoscimento. Andrea Addolorato, che ha anche ballato insieme al suo gruppo “Città di Tropea”, dopo due giorni di lavoro intenso, è abbastanza stanco, ma altrettanto soddisfatto e felice per aver regalato alla città un festival indimenticabile.

Vittoria Saccà

 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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