TROPEA – Tappeti rossi e fiori hanno adornato l’altare allestito ai piedi della maestosa isola, dove il vescovo della diocesi Mileto-Nicotera- Tropea, mons. Luigi Renzo, insieme a tanti sacerdoti, ha celebrato la messa solenne con la quale si è dato il via alla cerimonia d’apertura del simbolo per eccellenza della città perla del Tirreno, con il suo bellissimo santuario. Il coro parrocchiale ha inneggiato l’alleluia che si è alzato fino al cielo. Ad assistere alla particolare cerimonia c’erano tante autorità. Per primo il sindaco Giuseppe Rodolico e tutta l’amministrazione comunale in tutte le sue componenti, maggioranza e minoranza; poi Paolo Valle comandante provinciale della Finanza, Daniele Scardecchia comandante provinciale dell’arma dei Carabinieri, il sub commissario Domenico Fuoco e, ancora, tutto il corpo dei Vigili con il loro comandante Giuseppe La Fortuna. Non poteva mancare ad una cerimonia del genere, l’onorevole Dalila Nesci, la deputata tropeana, così come gli Scout, le suore del Cottolengo, tantissimi cittadini e turisti. Dall’altare, di fronte alla rupe su cui sorge la città, mons. Renzo ha definito l’evento “un momento storico”, aspettato per nove lunghi anni. Certo troppo lungo, ma dal quale bisogna trarre l’insegnamento che non bisogna stare alla finestra ad aspettare, bensì è necessario agire. Con la riapertura al culto, “la Madonna torna ad essere nel suo luogo sacro”. Dall’alto guarda verso Tropea per custodirla e vigilarla, e guarda anche dall’altra parte per guardare e vigilare sul mondo. “Questo luogo è veramente grandioso” ed ha aggiunto che si sta vivendo di già la festa della Madonna Assunta che è il richiamo per ognuno di noi a seguire la strada verso la glorificazione. “Era giusto quindi avere restituito questo monumento”. A conclusione della messa solenne, don Nicola De Luca, nominato rettore del Santuario dall’Abate di Montecassino in accordo con il vescovo, ha voluto ringraziare tutti coloro che nel tempo si sono prodigati perché i lavori trovassero la loro soluzione ed ha auspicato che il Santuario ritorni ad essere un luogo di culto sentito e non solo una bellezza da ammirare. Parole di soddisfazione sono state espresse dal sindaco Rodolico. Ha preso la parola anche l’ingegnere Battaglia che ha illustrato il progetto con cui sono stati eseguiti i lavori. A fine manifestazione, hanno ripreso a suonare le campane del Santuario, dopo nove lunghi anni di silenzio e tutti sono saliti sull’isola bella illuminata ed inondata anche dai raggi della luna.
Vittoria Saccà