Santa Maria dell’Isola apre finalmente le sue porte

TROPEA – Dopo circa nove anni, riapre al pubblico la bella Isola con il suo Santuario. Una storia

Tropea notturna

Tropea notturna

durata parecchio tempo e che ha visto l’avvicendarsi di varie amministrazioni, tutte nell’intento di  portare a compimento un’opera di grande importanza per la città. Chiusa perché necessitava di interventi consistenti, aveva ottenuto un finanziamento di un milione di euro, all’interno del piano nazionale di misure di sviluppo, con decreto del 18.07.03 del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ma varie vicende sono poi intercorse dando alle cose un andamento diverso. Della messa in sicurezza dell’Isola e del suo Santuario, ad ogni modo, se ne sono occupati in tanti, tra cui bisogna menzionare Maria Rosa Luzza che, al tempo in cui è stata Commissario Straordinario del Comune di Tropea, è riuscita a recuperare il finanziamento che si stava perdendo, dando l’avvio al primo lotto dei lavori per il restauro dell’esterno della Chiesa. In seguito, anche  Anna Aurora Colosimo, anch’ella nella sua qualità di Commissario Straordinario del Comune, ha avviato i lavori di messa in sicurezza dello scoglio su cui sorge il Santuario. E non è trascurabile l’impegno profuso dalla Chiesa rappresentata da mons. Saverio Di Bella e da don Nicola De Luca che è responsabile del Santuario, i quali hanno sempre e costantemente mantenuto i contatti con l’Abbazia di Montecassino, proprietaria del luogo sacro.

L’andamento delle cose, comunque, si è trascinato su una strada altalenante che ha impiegato ben nove anni prima di giungere alla meta, forse un po’ troppi se si considera l’importanza che l’Isola e il suo Santuario ricoprono per la città, sotto tutti i punti di vista. Ad ogni modo, si è giunti al traguardo. Nella sera del 14 agosto, vigilia del giorno in cui sarà grande festa proprio nel Santuario dedicato alla sacra Famiglia, avverrà la cerimonia ufficiale d’apertura alla presenza di diverse  autorità, alle ore 19.30. Seguirà la celebrazione eucaristica officiata dal vescovo della diocesi Mileto – Nicotera – Tropea, mons. Luigi Renzo. Il giorno dopo, 15 agosto, seguirà la festa a cui tanti tropeani, le cui origini sono marinare, sono molto legati. Ossia, alle ore 9.00, la traversata sul mare delle sacre Effige della Sacra Famiglia, seguite dai fedeli che dalle altre barche canteranno le lodi. Probabilmente, al rientro, le preziose statue, custodite in questo lungo tempo nella chiesa del S.S. Rosario, saranno riportate nella chiesetta dell’isola.  

Nell’occasione della riapertura al pubblico, e dell’Isola e del Santuario, l’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Rodolico, insediatasi solo nei primi giorni di giugno, ha voluto rendere omaggio al culto della Madonna dell’Isola con l’allestimento di un’aiuola particolare posta ai piedi del Santuario, realizzata dalla ditta Azienda Agricola Amoroso di Porto Salvo, e dotata di un impianto di irrigazione e di illuminazione.

Da evidenziare che anni di chiusura, hanno richiesto anche interventi particolari sulla vegetazione che nel tempo era cresciuta a dismisura, e senza cure ha offuscato la bellezza del suo giardino che oggi, anch’esso, torna a risplendere. Per questo ulteriore tassello, è stato prezioso l’intervento del Consorzio di Bonifica Tirreno – Vibonese che, da più di un anno, a fasi alterne, si è prodigato a ridargli la bellezze che merita.

Sera di giovedì, pertanto, la città di Tropea vivrà un momento importante perché finalmente si potrà riappropriare di quello che è il suo simbolo per eccellenza. L’Isola bella, come spesso viene chiamata, che si erge maestosa di fronte alla rupe su cui sorge l’intera città, appartiene al cuore e all’anima di tutti i tropeani, anche in quelli sparsi per il mondo. Ma per il fascino che emana, rimane nel cuore anche di tutti coloro che l’ammirano e ne apprezzano la sua maestosità, imprimendosi in modo indelebile nei ricordi di chiunque. Quello che emana, è un fascino antico che non ha spiegazioni.

Vittoria Saccà

 

Breve storia dell’Isola

 TROPEA – Simbolo inconfondibile della cittadina, l’Isola è conosciuta in tutto il mondo per la sua particolare bellezza. Si chiama Isola proprio perché molto tempo fa, il grande scoglio di arenaria era circondato dal mare. Sul suo piano si ergeva, come è ancora oggi, la chiesetta dedicata a S. Maria che, secondo alcuni storici, fu eretta nell’anno 370 per ordine di S. Basilio il quale fece costruire in tutta la Calabria quattro “celle” compresa quella di Tropea intitolata a S. Menna, un santo egiziano del III° secolo, decapitato sotto il dominio di Diocleziano, perché si rifiutò di rinnegare la fede in cui credeva. Papa Urbano II, nel 1077, assegnò la cella alla badia di Montecassino con il nuovo nome di S. Maria dell’Isola e, a tutt’oggi, vi appartiene. Sull’isolotto vivevano solo gli eremiti che applicavano il principio dettato da S. Benedetto “ora et labora”; nelle notti di tempesta, si rifugiavano i naviganti, oppure veniva usato per mettere in quarantena gli appestati.

Per i contatti con la terraferma si usava una corda molto robusta fissata allo scoglio da un capo e alla terraferma dall’altro. Grazie alla corda, sull’isola venivano inviati indumenti, vettovaglie e qualsiasi altro oggetto di piccole dimensioni. Per poter raggiungere l’isola, erano necessarie le imbarcazioni, fino a quando, per l’effetto continuo dell’insabbiamento, fu possibile costruire un ponte. L’insabbiamento inarrestabile annullò, con il tempo, il tratto di mare fino ad unire l’isola alla costa. Solo in tempi non molto lontani venne costruita la scalinata che porta fino al piazzale della chiesa. Salendo, oggi, si vedono delle nicchie e delle piccole grotte dove, un tempo, i naviganti custodivano i loro oggetti. Nello scorrere del tempo, l’intera isola compreso il  santuario, subirono delle trasformazioni; ma le più importanti furono quelle determinate dai terremoti del 1783, del 1894, del 1895, del 1905, del 1908. La chiesetta conserva molto poco della primitiva costruzione dopo i continui rifacimenti. Ma il suo fascino è quello di sempre.

 Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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