Convegno su padre Gaetano Catanoso e don Francesco Mottola

Promosso dall’Inner Wheel

TROPEA –  Presso il convento S. Maria della Sanità, dei Frati Minori, il club Inner Wheel, presieduto da Rita Lucrezia Streva, ha promosso un interessante convegno su “Due luminose storie di vitaconvegno inner Sacerdotale”, ovvero padre Gaetano Catanoso e Don Francesco Mottola che, entrambi, hanno lasciato  “un’eredità spirituale per la gente e la Chiesa di Calabria”.

Dopo i saluti ai convenuti da parte della presidente Streva, ha preso la parola Giuseppe Bolignano, già direttore di Microbiologia e Virologia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, nonché nipote di padre Catanoso.

Nel suo intervento, egli ha fatto un parallelo tra le due figure che hanno dipanato il loro tempo di vita terrena porgendo la mano al prossimo, in special modo a quello bisognoso, rispondendo così appieno, non solo alla scelta di vita sacerdotale, ma soprattutto al richiamo del Vangelo.

E’ stato quindi proiettato il  video “Il mio mare” tratto dal libro scritto dallo stesso Bolignano, dal titolo “Grazie Zio! La mia infanzia all’ombra di Padre Catanoso”, edito quest’anno da LEV, Città del Vaticano.

Padre Catanoso fu chiamato “Confessore della Chiesa reggina”, fu cappellano delle carceri e dell’ospedale, padre spirituale del seminario diocesano,  canonico penitenziere della cattedrale. Instancabile, promosse e sostenne iniziative di sostentamento per le vocazioni ecclesiastiche e fondò la Congregazione delle Suore Veroniche del Volto Santo. Una vita sacerdotale rivolta alla gloria di Dio. Per le sue virtù eroiche, nel 1997, papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Beato, mentre papa Benedetto XVI lo proclamò santo il 23 ottobre del 2005. Nella storia della Chiesa reggina, è stato il primo prete diocesano beatificato. Il giorno di festa a lui dedicato è il 4 aprile.

Anche il nostro  Venerabile don Francesco Mottola visse la sua vita sacerdotale in mezzo alla gente bisognosa. Di lui e delle sue infinite opere di misericordia, ha parlato la giornalista Vittoria Saccà, anche componente del CdA della Fondazione don Mottola,  che si è soffermata sulle case della “carità” che don Mottola costruì al fine di dare ai bisognosi un tetto sotto cui ripararsi, a Tropea, a Vibo Valentia, a Limbadi, a Roma. Fondò gli Oblati e le Oblate del Sacro Cuore perché accogliessero i bisognosi, definendoli “certosini della strada”. Tra le Oblate, Saccà ha parlato di Irma Scrugli, la santa donna che per prima condivise i progetti del Padre e per la quale, a presto, sarà aperta, probabilmente, la causa di beatificazione. E’ poi intervento Michele Lo Cane, vicepresidente della Fondazione don Francesco Mottola che oltre a continuare a delineare il profilo del Venerabile, ha parlato del Premio a lui dedicato, che la fondazione promuove.

L’incontro è proseguito con l’intervento di Pasquale Catanoso, il quale si è soffermato sul “carisma” di padre Catanoso.

Catanoso e don Mottola, sono state e lo sono ancora grazie all’eredità che hanno lasciato, “due luminose storie di vita Sacerdotale” che illuminano la nostra terra di Calabria.

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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