L’importanza del defibrillatore

TROPEA – A parlare è il colonnello Pasquale Romano, coordinatore regionale del Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta). Le sue sono riflessioni in seguito alla morte di due conterranei. Quella del giovane di 26 anni di Ricadi, Danilo Paparatto,  morto annegato perchè rimasto impigliato in una boa di segnalazione che doveva fissare sul fondo in mare vicino allo scoglio Galea al largo di Capo Vaticano, e dell’amata suor Gemma che, colpita da malore mentre stava sulla spiaggia nei pressi del Lido del Nonno,  è morta nonostante i soccorsi.  In entrambi i casi, però, non c’è stata la pronta disponibilità di un defibrillatore che, forse, avrebbe potuto dare la scintilla elettrica necessaria per far ripartire il loro cuore.

Il Cisom, che ha una rete estesa in tutt’Italia, è presente da alcuni anni anche in Calabria. Con il coordinamento di Romano, è operativa in tutte le province, come a Diamante o a Soverato dove, ad esempio, per quest’estate, a cominciare dal 9 di agosto, è stato predisposto un PMA, ossia un posto medico avanzato sul lungomare, nonché vengono eseguite, in alcuni giorni, attività medico/sanitarie. Lungo la nostra costa degli Dei, invece, quest’estate nessun intervento da parte del Cisom, probabilmente, per via della sordità delle Istituzioni che non hanno  recepito l’importanza della vigile presenza offerta da questo Corpo di volontari.

Nella nostra provincia il Cisom è stato operativo sin dal 2007. Da Tropea a Ricadi, partendo dal porto, i volontari muniti di defibrillatori, hanno continuamente monitorato la spiaggia, vigilando sullo stato di salute dei bagnanti. Negli anni 2010 e 2011, hanno anche allestito un posto fisso di primo soccorso nella zona del porto tropeano con personale specializzato soprattutto nell’uso del defibrillatore al quale, il Cisom, dà una particolare importanza. Proprio per questo, sono stati i primi che hanno avviato dei corsi in alcuni Enti, affinché altri possano essere in grado di usarlo in caso di bisogno. Il coordinatore Romano ricorda anche il suo tentativo di avviare un servizio di soccorso a mare per l’estate 2011, che avrebbe coperto il litorale da Tropea, a Ricadi, Capo Vaticano e Ioppolo, interessandola Provinciaa cui era stata rivolta l’importante istanza di collaborazione. Nel dicembre 2010, con delibera di Giunta, l’istanza era stata accolta. Veniva anche dato mandato all’assessore al Bilancio di reperire i fondi necessari per l’erogazione di un contributo economico. Ma la vicenda, dichiara Romano con amarezza, è finita là. Bussare alle nostre Istituzioni è diventato pressoché inutile, ed è per questo che il Cisom, che nel corso degli anni è stato presente anche nelle manifestazioni di ampio richiamo popolare, in questa estate 2013 non presta attività lungola Costadegli Dei, mentre opera bene nelle altre province calabresi.

Pur non di meno, c’è sempre la possibilità di far ripartire il Cisom anche nella provincia vibonese. Bisognerebbe fare, afferma Romano, un protocollo d’intesa tra il Cisom, l’Asp ela Capitaneriadi porto la quale, pur intervenendo nei casi di emergenza con tempestività, non è dotata di personale medico a bordo. Ed è proprio qui che entrerebbe in campo il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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