La XXIIIedizione del Premio Don Mottola

 

TROPEA- Nel pomeriggio di venerdì 29 giugno, giorno in cui ricorreva il 43mo anniversario della morte di don Francesco Mottola, presso la sala conferenze del Museo Diocesano di Tropea, alla presenza del vescovo  Luigi Renzo, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione della XXIII edizione del Premio dedicato al Venerabile, riconoscimento conferito dalla Fondazione che porta il medesimo nome del  Servo di Dio.  Il riconoscimento, pensato per dare risalto alle organizzazioni ed alle singole persone che –allo stesso modo di don Mottola- mettono concretamente in pratica gli insegnamenti del Vangelo aiutando il prossimo,  è andato a: Igino Giordani, Nicola Di Napoli, “Mamma Africa”, associazione “Insieme” (i primi due sono, ovviamente, premi alla memoria). Ha introdotto i lavori l’avv. Alfredo De Grazia, presidente della Fondazione Don Mottola. Ha, quindi, preso la parola la giornalista Vittoria Saccà, moderatrice dell’incontro e presidente del Comitato del Premio, la quale ha ricordato i nomi degli altri membri del comitato: don Sergio Meligrana, don Giuseppe Florio, Teresa Macrì Orfanò (in rappresentanza del Comune di Tropea), Sandro Cortese e Liliana Vita.  Il dott. Maurizio Bruno, Presidente del Centro Socio-Culturale Igino Giordani di Enna, ha relazionato su Giordani: un intellettuale di enorme spessore per il quale è in corso il processo di Beatificazione. Sempre su Giordani si è soffermato l’avv. Rosario Chiriano, già presidente del Consiglio Regionale della Calabria, per approfondire l’insegnamento sociale di questo personaggio nell’immediato dopoguerra.  E’ stata quindi la volta del prof Paolo Martino della Libera Università Maria SS Assunta LUMSA di Roma, il quale ha presentato, in modo dettagliato,  la figura di Nicola Di Napoli, sindacalista che assieme a don Mottola ha formato tantissimi giovani calabresi.  Dopo Martino è intervenuta la sig Teresa Macrì Orfanò, la quale ha illustrato le motivazioni che hanno spinto il comitato a conferire il Premio Don Mottola a Norina Ventre, meglio conosciuta col nome di Mamma Africa, persona che ha aiutato sempre, concretamente, gli extracomunitari presenti a Rosarno sfruttati e discriminati. “Mamma Africa vive il Vangelo- ha spiegato la sig. Macrì-  in lei la parola di Dio diventa vita.”  Molto toccante la successiva testimonianza della prof.ssa Saveria Matera dell’associazione “Insieme”, sodalizio che lavora in silenzio per il sostegno ai carcerati nella città di Vibo Valentia.  Dopo quest’ultima testimonianza, prima di passare alla consegna vera e propria delle simboliche targhette e di un premio in denaro, ha preso il microfono, prima il sindaco di Tropea Gaetano Vallone, a seguire il vescovo Luigi Renzo.  La targa dedicata alla Memoria di Di Napoli è stata ritirata dal figlio, molto emozionato. Mentre Norina Ventre (Mamma Africa) ha ritirato lei stessa il riconoscimento. Utilizzando poche parole, spontanee e sentite, tra lacrime di commozione che riusciva a stento a trattenere, Mamma Africa ha spiegato che tutto quello che lei ha fatto, lo ha fatto, sempre, per amore. La manifestazione si è poi spostata all’adiacente concattedrale dove Mons. Renzo, coadiuvato da altri sacerdoti, ha officiato la solenne celebrazione eucaristica alla presenza di numerosi fedeli , del sindaco Gaetano Vallone e dell’intera Giunta.

Mario Vallone

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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