Intervista a Luigia Barone, presidente di Attivamente coinvolte

TROPEA – Abbiamo incontrato l’avvocato Luigia Barone, impegnata da anni nel contrasto alla violenza sulle donne in campo nazionale ed internazionale. Presidente dell’associazione Attivamente coinvolte, con uno sportello anche nella nostra cittadina, è oggi anche vice presidente dell’Organizzazione internazionale “Differenza Donna”.

-Quando e perché ha scelto di dedicarsi al contrasto della violenza sulle donne?

La scelta è maturata negli anni del liceo; l’incontro con professori straordinari mi ha spinta a guardare con curiosità il mondo che mi circondava ed ho avvertito come, anche nella nostra Tropea giungessero echi delle ingiustizie e delle difficoltà vissute dalle donne in tutto il mondo ma anche delle tante conquiste raggiunte a tutela delle donne, grazie a coraggio e ad un forte spirito di solidarietà.  Ero una ragazzina quando ho letto per la prima volta la storia di Franca Viola, la donna siciliana che da giovanissima ha avuto il coraggio, insieme a tutta la sua famiglia, di opporsi al “matrimonio riparatore” che molto spesso interveniva a seguito di casi di stupro di donne. Negli anni dell’università l’incontro conla Casadelle donne maltrattate di Bologna ha sollecitato con forza il desiderio d’impegnarmi affinché sempre più donne potessero essere libere di scegliere e consapevoli di essere dei soggetti di diritto.

– In che maniera hanno risposto gli ambienti politici regionali e provinciali al suo appello di avviare campagne di sensibilizzazione contro la violenza alle donne?

Con mia grande sorpresa ho trovato fin dall’inizio interesse e disponibilità nelle persone presenti nelle amministrazioni coinvolte. Nonostante l’esiguità delle risorse è stato possibile iniziare a promuovere interventi di sensibilizzazione sul territorio che si sono rivelati preziosi per dare l’avvio ad una riflessione seria sul fenomeno della violenza ai danni delle donne e dei bambini e sulle conseguenze da essa prodotte. Con il trascorrere degli anni si è avviato un circuito virtuoso che ha consentito di interessare molte ed autorevoli Istituzioni che hanno assunto una posizione chiara di condanna verso questo fenomeno e le azioni di prevenzione e di contrasto della violenza sono state considerate delle priorità su cui intervenire e che ha portato ad azioni concrete.

-Ha incontrato difficoltà quando ha deciso di aprire uno sportello di ascolto a Tropea?

Non sempre le cose sono state semplici ma il percorso che ha preceduto l’apertura degli sportelli di volontariato prima a Tropea e poi a Catanzaro ha visto un ampio coinvolgimento non solo delle Istituzioni ma anche di tantissime realtà associative e di persone con le quali abbiamo condiviso finalità, obiettivi ponendo in primo piano il forte desiderio di rappresentare una nuova risorsa per il territorio. Impossibile ringraziare singolarmente le centinaia di persone che ci hanno fornito sostegno, che ci sono state vicine in questi primi anni di lavoro e che hanno dato prova della solidarietà di cui è capace la nostra terra. E’ grazie alla rete formale ed informale, fatta spesso di gente comune, che ha fornito un sostegno prezioso e che ha reso possibile dar vita agli sportelli ed a tanti eventi. A questo, va aggiunto il sostegno ricevuto da coloro che hanno scelto di dare voce, attraverso Attivamente coinvolte, alle centinaia di donne che ogni giorno subiscono violenza.

-Che realtà ha trovato nell’universo femminile tropeano?

Con orgoglio posso dire di essermi imbattuta in un universo variegato quanto attivo. Ho avuto il privilegio di incontrare donne di età diverse, provenienti da ambienti diversi ma con un minimo comune denominatore: grinta, intraprendenza e passione. Sono tante le donne che si impegnano per il nostro territorio, professioniste capaci, madri che si dividono tra famiglia e lavoro. Non è un caso che vi siano tante realtà associative femminili che da anni operano nella nostra città.

-Ha trovato differenze significative tra le donne della nostra terra e quelle del resto della Nazione?

Il lavoro che ho la fortuna di fare mi ha permesso di conoscere tantissime donne italiane ma anche di nazionalità diverse ed il mio osservatorio, pur estremamente particolare, mi porta a definire le donne attraverso la citazione di un prestigioso avvocato iraniano, già Premio Nobel, Shirin Ebadi “le donne sono un solo popolo sparso ovunque nel mondo, hanno problemi uguali che attraversano e travalicano religioni, costumi, culture”. Il nostro territorio molto spesso non offre grandi risorse o opportunità ma, nonostante le difficoltà, l’attivismo è molto presente. Ho incontrato anche a Tropea, a Catanzaro ed in altri paesi donne straordinarie che hanno scelto di mettersi in gioco e di percorrere insieme a me un pezzo di strada importante che si chiama Attivamente Coinvolte.

– Nello specifico, quali interventi sono stati avviati nel nostro territorio?

Le attività intraprese con il sostegno di amministrazioni e di altre realtà associative sono state numerose ma quelle a cui tengo principalmente, sono le azioni che hanno coinvolto gli studenti. In più circostanze ho avuto modo di dire che i ragazzi rappresentano “il seme sano della nostra terra” e che è nostro dovere e responsabilità investire su di loro. Ho incontrato e mi sono confrontata con ragazze e ragazzi intelligenti e capaci di esprimere le loro idee con determinazione, di confrontarsi, di mettersi in discussione ed in possesso di straordinarie doti comunicative, grazie alla sensibilità della dirigente dell’IS di Tropea, del corpo docente e dei tecnici.

-Oggi Lei è anche vice- presidente dell’Organizzazione internazionale “Differenza Donna”, in che maniera continuerà ad essere presente nel nostro territorio?

Semplicemente, continuerò a farlo. Differenza Donna è una realtà importante che gestisce Centri antiviolenza sul territorio romano e cura importanti progetti di cooperazione internazionale. La mia volontà è quella di provare a mettere tutte le dee, le competenze e le risorse acquisite nel mio lavoro a disposizione della mia terra, nella speranza che il circuito virtuoso non si interrompa ma piuttosto possa produrre frutti importanti. Colgo l’occasione per augurare a tutte le donne un anno nuovo sereno, felice e soprattutto senza alcun genere di violenza.

Vittoria Saccà 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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