Il Mulino Bianco – Progetto “Buona merenda”

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TROPEA –  Ai piedi della bella Isola e nel piazzale antistante, la classica casetta del Mulino Bianco con un pennacchio sul tetto a forma di stella cometa, dove porta la sua scritta, è richiamo per grandi e piccini della città. E’ l’annunciato tour, da parte del delegato alla cultura del Comune Sandro D’Agostino, della famosa casa di “merendine” organizzato dalla Aspen Media.

Un tour che ha avuto il suo inizio un anno e mezzo fa e da allora continua a percorrere l’Italia, su e giù, facendo tappa in diverse città italiane ora al nord, ora al sud, allo scopo di “riaffermare il senso e l’importanza dell’italianità a tavola”. Nel 2009 ha visitato 30 piazze della nazione e nel 2010 conta di visitarne altre 50. Iniziato con una campagna dal titolo “Colazione all’italiana: un gesto d’amore”, prosegue oggi con l’inserimento della “Buona merenda. Una sana abitudine”. Oltre dieci persone sono a disposizione, di tutti coloro che si avvicinano, per spiegare e informare l’utilità di una alimentazione a cominciare dal mattino, momento che gli esperti ritengono importante soprattutto dal punto di vista psicologico e affettivo. Il progetto, infatti, è stato varato con l’apporto di diversi studiosi, tra cui il prof. Marino Niola dell’Università suor Orsola Benincasa di Napoli, lo psichiatra e psicoterapeuta Gustavo Pietropolli Charmet, Marisa Porrini dell’Università degli studi di Milano, la psicologa clinica presso l’Università di Pavia Silvia Vegetti Finzi. 

Naturalmente il Mulino Bianco ha un occhio speciale per tutti i bambini che, per le attività di  edutainment, vengono accolti nella varie strutture allestite per farli divertire imparando, non con lezioni accademiche quindi, ma sotto forma di gioco. Per loro vi è il momento, infatti, di “Mani in pasta”, dove, sotto la guida di uno chef, Massimo, preparano i dolci con le loro stesse mani, quindi toccano le farine, gli zuccheri e quanto serve, seguendo passo passo come nasce il dolce o il pane in un clima di armonia e di divertimento. Particolare importante è che poi i piccoli, oltre a mangiare quanto da loro preparato, ottengono in regalo la pettorina, il cappellino da chef, l’attestato di partecipazione e anche la classica casetta del Mulino Bianco con dentro la merenda e piccoli regali. Non è finita qui, perché in un altro spazio ad hoc, vengono entusiasmati alle attività “dell’orto”, quindi a seminare, piantumare e ad innaffiare e poi la piantina diventa per loro un altro piccolo regalo da portare a casa dove continuare a curala per farla crescere innaffiandola per quanto basta, seguendo le istruzioni contenute in un libricino. Sono state preferite, per la maggior parte, le fragole! E ancora, il “teatro-scoperta” sotto un vasto tendone bianco. E’ sempre lo stesso Massimo che si trasforma in “scienziato” e con un linguaggio accessibile all’età infantile, spiega i valori nutrizionali di tutti gli alimenti aiutando i bambini, attraverso semplici esperimenti scientifici, a mettere in azione la memoria “visiva” degli ingredienti naturali e insegnando alcune semplici regole sul loro corretto utilizzo per una merenda buona, sana ed equilibrata. E per gli adulti, ci sono libri informativi sempre sull’importanza della prima colazione e sul modo corretto di somministrare la merenda ai loro bambini. Durante le ore della mattina, ai visitatori viene offerta “una colazione” secondo le risposte che forniscono a determinate domande e che quindi può essere “morbida, allegra, leggera, energica”; nelle ore pomeridiane, invece, “la merenda” esclusivamente preparata con tre tipi frutta!

Partner del Mulino Bianco, in questa avventura, sono il caffè Lavazza e il latte Granarolo.

Presente in città da giorno 31, resterà fino ad oggi accogliendo tutti dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 17,30 alle 21,00.

 Poi  si sposterà a Crotone, ad Eboli, a Napoli e così via verso il Nord

Vittoria Saccà

mulinobianco

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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