Roan Jhonson con “Prove di felicità a Roma Est” (Einaudi), vince la ventiduesima edizione del premio letterario Giuseppe Berto

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RICADI – Il vincitore della XXII esima edizione del premio letterario Giuseppe Berto è il trentacinquenne Roan Jhonson con il romanzo “Prove di felicità a Roma Est” edito da Einaudi. La proclamazione è avvenuta ieri, presso il palazzo dei congressi che porta il nome dello scrittore. E’ stata una splendida manifestazione che ha visto volare alto l’amore per la cultura, sottolineato anche dalle parole del sindaco di Ricadi Domenico Laria il quale ha evidenziato come la “cultura” sia il vero trampolino di lancio verso la crescita di tutto il territorio. Il premio Berto ha avvicinato due luoghi lontani, Capo Vaticano e Mogliano Veneto che si sono ritrovati insieme riscoprendo realtà simili. Ha anche messo il punto su altre iniziative culturali che si effettuano nel territorio come la riscoperta del teatro a Torre Marrana e la prossima inaugurazione del museo di paleontologia. Il primo cittadino ha consegnato al vincitore il premio di 7.500 euro. Roan Jhonson, nel ringraziare tutti gli organizzatori ha voluto rammentare, tra l’altro, un aneddoto della sua infanzia. Da piccolo, trascorreva le vacanze a Capo Vaticano e portava con sé il suo Teddy, ovvero un orsacchiotto che lo aiutava a non avere mai paura. L’ultima estate trascorsa, però dimenticò l’orsacchiotto in albergo e furono pianti a non finire. Il tempo che il peluche rientrasse in suo possesso bastò perché se ne dimenticasse. “Il premio Berto – ha commentato – mi ha restituito il mio Teddy e nei momenti di sconforto, penserò a Capo Vaticano e a Giuseppe Berto” scrittore a lui prima sconosciuto e che ha scoperto leggendo le sue opere ora che gli è stato attribuito il premio.

In tutta la serata, comunque, moderata da Tonino Raffa, si sono susseguiti gli interventi dell’assessore alla cultura di Mogliano Veneto Giorgio Copparoni il quale ha sottolineato la novità di questa edizione con la consegna di due borse di studio per la critica letteraria, del valore di 3.000 euro, a due studentesse universitarie, ovvero Angela Francesca Gerace dell’Università della Calabria e Giovanna Messina dell’Università di Padova.

Sono poi intervenuti l’assessore Paolo Morabito che ha letto un telegramma di saluto inviato dall’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri, e l’assessore provinciale Martino Porcelli che ha dato i saluti anche per il presidente della provincia Francesco De Nisi e per l’assessore Michelangelo Mirabello. Emozionante l’intermezzo musicale eseguito dal gruppo “Fiori nel deserto” presieduto da Adele Tuffanelli, coordinato da Gloria Simonetta e diretto dai giovani musicisti Silvia Gaglione e Francesco Pappaletto.

La giuria del premio, presieduta da Giuseppe Lupo, e composta da Sergio Campailla, Andrea Cortellessa, Enza Del Tedesco, Paolo Fallai, Nicola Merola, Giorgio Pullini, Marcello Staglieno e Gaetano Tumiati, ha letto le motivazioni che hanno indotto la scelta dei cinque libri finalisti spiegando, infine, attraverso la voce di Giorgio Pullini, il perché si è deciso di scegliere tra i cinque il lavoro di Jhonson, “romanzo attuale,  e spregiudicatamente disinvolto: da leggersi in controluce, più per quello che sottintende che per quello che rivela.”

Vittoria Saccà

(Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)

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