Intervista ai quattro candidati al Sindaco

Nove domande ai quattro candidati a sindaco

Elezioni amministrative del 21 ottobre 2018

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NinoMacriIntervista a Giovanni Macrì

TROPEA – Negli ultimi giorni di campagna elettorale, rivolgiamo alcune domande a ciascuno dei quattro candidati alla carica di sindaco. Iniziamo con Giovanni Macrì, per la lista “Forza Tropea”.

 

– La sua lista é data per favorita. Secondo lei perché?

«Per prima cosa grazie  per il supporto che sta dando a quest’importante momento di democrazia attraverso l’informazione. Se “Forza Tropea” è data per vincente é perché possiede elementi di pregio che non vengono ravvisati con la stessa intensità negli altri schieramenti. Tropea è una Città complessa e quindi non facile ma é anche una grande realtà culturale che possiede l’acume di saper riconoscere i momenti critici che richiedono prese di posizione forti. Oggi stiamo vivendo una di quelle fasi delicate e rischiose che, se gestite inadeguatamente, possono determinare conseguenze nefaste irreparabili. La svolta, rispetto al degrado che tutti constatiamo, non può più essere rinviata ed i Tropeani non vogliono correre il rischio di perdere l’ultimo treno. “Forza Tropea” é lo schieramento che offre la garanzia che gli altri non sono in grado di proporre ed i Tropeani lo hanno compreso».

-Perché i Tropeani dovrebbero votare per lei e non per i suoi tre competitori?

«Io credo che ad essere importante è l’intera squadra e non solo il Candidato Sindaco ma se ci concentriamo su questo tassello, ovviamente strategico, mi sento di evidenziare a mio vantaggio tanti elementi: – l’ età, perché avere 48 anni non é la stessa cosa che averne 61, 69 o 76, in termini di energie e di linguaggi generazionali – la professionalità, in quanto l’esercizio dell’avvocatura e dell’imprenditoria mi offre gli strumenti per gestire con cognizione di causa le richieste e le tipicità del nostro tessuto sociale e del ruolo di Primo Cittadino – l’educazione  familiare, perché l’essere cresciuto a pane e Cittadinanza Attiva lascia segni profondi nell’anima – la personalità, io sono passionale e ricco di entusiasmo, amo vivere e sono contento se vedo che anche gli altri lo sono, mi piace ascoltare chi mi parla, sono sensibile ai problemi della Comunitá, mi sento vicino ai bisogni e alle richieste della gente e sono felice di essere generoso – la formazione politica, perché i valori dei moderati, ispirati al liberismo e al cristianesimo democratico, assicurano serenità ed equilibrio contro ogni forma di estremismo – la competenza politica, perché é importante possedere esperienze e relazioni che ti rendono capace di collegare la realtà locale alla gestione della cosa pubblica in tutte le sue dimensioni e sfaccettature – la “Tropeanità”, su questo tratto si è molto discusso e ironizzato ma io sono convinto che una realtà esclusiva e splendida come la nostra Tropea voglia, anzi pretenda, di avere come proprio Rappresentante un Tropeano, la “Tropeanità” non si può costruire né si può inventare, si beve col latte materno e si radica respirando fin da bambini le atmosfere di questo magico sito».

– L’Andolina potrebbe essere considerato come l’erede politico di Gaetano Vallone, al cui  elettorato lei si rivolge. Non crede che ciò possa generare confusione tra gli elettori? 

«L’eredità valoriale non contempla investiture, è un patrimonio della Comunitá, l’impegno civile  di Gaetano Vallone, e non solo da Sindaco, rimane nella storia della Città accanto a quello di altri Tropeani illustri ed é esempio e modello per tutti. Credo sia riduttivo parlare del politico Vallone in termini diversi da questi. “Forza Tropea” ha un solo elettorato: quello costituito da tutti i cittadini che il 21 ottobre 2018 consegneranno alle urne la loro decisione segnando così la sorte della nostra amata Tropea. Si vota col cuore e con la mente ed é per questo che il voto responsabile e consapevole non ha appartenenze, non ha padroni: il mio voto è mio e di nessun altro, nasce dalla valutazione che io eseguo in un preciso momento storico, non è un rituale che ripeto pedissequamente per abitudine o, peggio ancora, per timore o per bisogno. La coerenza è un’altra cosa e nasce dalla sintonia con i propri principi e con le proprie riflessioni. Ogni votazione é un fatto a sé ed è auspicabile che sia determinata solo da motivazioni nobili che pongono al primo posto il bene della Città».

– Chi dei tre avversari teme di più? 

«Nei confronti dei nostri competitori non provo timore né sentimenti negativi, piuttosto avverto rispetto e considerazione. Ho speso molte energie per svelenire il clima politico della nostra città e sono contento di averlo fatto, ovviamente nell’educativo i tempi sono lunghi e occorre avere fiducia nel futuro. Spero fortemente che i nostalgici dell’arena si rendano conto di essere obsoleti, i tempi sono mutati e oggi l’elettore non ha voglia di spettacoli sanguinolenti, chiede, piuttosto, la concretezza di programmi, proposte e impegni. Chi si confronta con la Cittadinanza deve farlo con dignità di toni, di atteggiamenti e di contenuti, in caso contrario, grazie alle moderne tecnologie della comunicazione, è condannato a lasciare ai posteri un’immagine vergognosa di sé».

– Il punto di forza del suo programma e del suo schieramento?

«Il nostro Progetto, nella sua interezza, é la risorsa fondamentale. È un progetto pensato e stilato a misura della città, delle sue specificità, dei suoi bisogni e della sua storia. Non è un semplice atto dovuto, dietro c’é tanto lavoro, tanto amore, ci sono analisi attente e precise ed una puntuale conoscenza della città in tutte le sue sfaccettature, ogni punto è un tassello significativo di un disegno organico. In particolare esprime la consapevolezza del Turismo come  risorsa fondamentale e la volontà di farne non un fine ma un mezzo per crescere Insieme: Turismo dispensatore di Benessere condiviso. Il nostro gruppo ha la sua principale forza nella coesione intorno a un’idea in cui tutti fermamente ci incontriamo e nella determinazione al servizio autentico. Siamo persone convinte, appassionate, sincere ed ognuno di noi ha competenze utili alla crescita comune con tanta voglia di servire Tropea per farla crescere ed averne lecito beneficio assieme ai propri concittadini. Siamo molto uniti, andiamo d’accordo, parliamo gli stessi linguaggi ed abbiamo giurato fedeltà al nostro Progetto».

– Quali saranno i primi provvedimenti da sindaco?

«Molte sono le criticità cogenti ed il nostro motto: “Si può fare!” esprime la determinazione a superare ogni atteggiamento disfattista facendo leva sulle potenzialità e sulle risorse che non sempre sono state adeguatamente valorizzate e messe a frutto. Vediamo ampi margini di manovra anche se, ovviamente, sarà necessario intervenire in via preliminare sull’area tecnica che va potenziata con forze nuove e rinnovato entusiasmo. Comunque sia, decoro urbano a parte, ci impegneremo perchè venga ripreso il progetto di ampliamento del cimitero, quindi per portare a compimento le opere incompiute, a cominciare dal campo sportivo che riteniamo un’opera strategica per lo sviluppo economico e sociale di Tropea. Urgenti rimangono anche le questioni acqua e spazzatura e sempre presente la finalità del benessere condiviso».      

– Come si regolerà per la composizione della futura Giunta?

«Credo che questa riflessione non possa essere anticipata e non per scaramanzia ma perché ogni decisione non può prescindere dal tempo debito con i relativi indicatori. Di certo sarà una scelta condivisa e col solo fine di dare alla nostra gestione politica la massima efficacia. Nel nostro gruppo non ci sono velleità di protagonismo e tutti faranno la loro parte. Godo della totale fiducia del mio gruppo che ha rimesso a me ogni decisione in merito».   

– Il turismo, come incentivarlo?

«Tropea è la capitale regionale del turismo ed il suo ruolo non è mai stato messo in discussione, giammai insidiato da nessuno. Per noi il Turismo è importante fonte di benessere comune e quindi sarà massimo l’impegno in questo settore. Punteremo sulla qualità in modo da consolidare il nostro primato. Confidiamo molto nella collaborazione delle associazione del settore assieme alle quali istituiremo un osservatorio tecnico permanente attraverso il quale elaboreremo strategie di sviluppo a breve, medio e lungo periodo e concerteremo l’impiego delle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno. Una sorta di Ufficio Comunale del Turismo che coinvolgerà in modo autentico e leale il mondo associativo al cui contributo riserveremo la massima attenzione. Certamente una leva strategica di promozione saranno le iniziative culturali».

– Il porto, come rilanciarlo?

«Il Porto Turistico è la principale infrastruttura della città ed uno dei punti di forza strategici. La nuova compagine sociale mi sembra stia dimostrando con i fatti di credere nelle potenzialità della struttura e sta muovendo importanti passi che vanno nella direzione di un effettivo rilancio. Ho avuto informale comunicazione circa l’inserimento del nostro porto tra le strutture che beneficeranno di un notevole finanziamento volto alla messa in sicurezza ed all’ammodernamento, opere che ci consentiranno di essere ancora più attrattivi per i diportisti di tutto il mondo. Quello che sicuramente faremo nel breve periodo sarà rendere più pregnante  il controllo sulla gestione in modo che dalla stessa derivino benefici per tutta la comunità non solo in chiave economica. Il Presidente del CDA dovrà impegnarsi in tale direzione anche attraverso la presenza che indiscutibilmente ha bisogno di essere più regolare e assidua».      

Vittoria Saccà 

Nicola CricelliIntervista a Nicola Cricelli

TROPEA – Nicola Cricelli, candidato nella lista “Tropea nel cuore”.

A differenza degli altri contendenti di palazzo S. Anna, nelle sue risposte, Cricelli è stato molto più breve, ma nello stesso tempo, è riuscito a dare risposte concise ed esaustive.

 -Cosa l’ha spinta a tornare sulla scena politica?

«L’impulso a tornare sulla scena, è iniziato in me non appena ho letto sui giornali che l’ospedale di Tropea doveva essere chiuso».

 -Cosa è cambiato in politica, secondo lei, da allora ad oggi?

«Oggi la situazione è diversa perché c’è un nuovo sistema per amministrare».

 -In un comizio lei ha parlato di un pozzo che porta il suo nome. Ci dice qual è e se è ancora funzionante?

«Ne ho parlato perché c’è davvero. Si chiama Pozzo Cricelli ed è situato in via Campo di Sopra; eroga ancora oggi cinque litri d’acqua al secondo».

 -Quale è il punto di forza del suo programma e del suo schieramento?

«Ho scelto persone di ogni categoria professionale in modo di avere rappresentata tutta la cittadinanza. Sono persone che possono lavorare per raggiungere gli obbiettivi».

-Perché gli elettori dovrebbero votare lei è non i suoi avversari?

«Perché io ho esperienza amministrativa e soprattutto perché non ho nessuna velleità politica».

 

-Quali saranno i primi provvedimenti che prenderà da sindaco?

«I primi provvedimenti, e che ritengo più urgenti, sono l’ordine, il rispetto delle leggi, la sistemazione degli uffici comunali, il ripristino del decoro urbano».

 

-Come si regolerà per la composizione della futura Giunta?

«Questo lo deciderò al momento opportuno».

 

-Quali provvedimenti prenderà per dare maggiore impulso al turismo?

«Per prima cosa penseremo a migliorare il decoro urbano e i servizi partendo dalla periferia».

 

-Ha delle nuove idee per il porto?

«Sul porto per adesso non mi pronuncio perché prima di esprimere le mie idee in merito, voglio vedere il contratto».

Vittoria Saccà

Giuseppe M. Romano

Intervista a Giuseppe Maria Romano

 

TROPEA – Alla nostra attenzione uno dei quattro candidati a sindaco. E’ Giuseppe Maria Romano, della lista “Rinascita per Tropea”.

 

-Dopo trent’anni da quando ha indossato la fascia tricolore ci riprova. Con quale spirito?

«Con lo stesso spirito di allora ma con maggiore esperienza e soprattutto capacità amministrativa e gestionale per mettere al servizio della città  che attraversa un periodo carico di difficoltà».

-In un comizio Macrì ha dichiarato che Lei non può fare il sindaco perché la sua precedente amministrazione è stata la peggiore della storia di Tropea. Cosa risponde?

«Non ho in tal senso risposte dirette da dare  per non fomentare polemiche inutili e strumentali.

Esistono documenti di sicura affidabilità che riportano  cronache, avvenimenti, descrizioni di tutto il periodo che fa riferimento alla mia quasi ventennale esperienza amministrativa. Il volume “Tropea. Storia Cultura Economia” edito dalla ben nota casa editrice Rubettino, facente parte di una prestigiosa collana patrocinata dalla Ex Banca Popolare di Crotone, oggi  BPER, riporta con oggettività assoluta l’impegno che gli Amministratori  dal dopoguerra ad allora (inizi  anni 2000) hanno profuso per la città, risollevandola, secondo le specificità dei vari periodi, dalla crisi indirizzandola verso quei traguardi di benessere che hanno avuto la massima espressione negli anni ottanta, gli anni in cui ho assunto la carica di Sindaco fino al 6 gennaio 1993. Proprio in quegli anni ho raccolto con generosità e intraprendenza il retaggio di Sindaci come Lidia Toraldo Serra, Gen. Riccardo Toraldo di Francia, Domenico La Russa, Franco De Lorenzo, Virgilio Ciccarelli, Romano Carratelli, che con analogo spirito di servizio hanno guidato la città. La storia non può essere mortificata o calpestata con arbitrarie interpretazioni di chi in quegli anni era distratto da altri interessi».

 

-La Sua è una lista civica ma è innegabile che è apertamente sostenuta dalla Lega. Un valore aggiunto o un limite per intercettare il voto trasversale?

«L’affermazione contenuta nella domanda potrebbe sembrare giustificata se non fosse noto a tutti la mia lunga e personale amicizia con Antonio Piserà che oggi, dopo lunga maturazione politica, è un impegnato attivista della parte politica da Lei richiamata. Ribadisco ancora una volta che l’articolazione della lista la configura come aggregazione civica in cui convergono più esperienze politiche spesso diverse tra loro. Il bene comune verso la città supera le barriere politiche e consente di convogliare le varie appartenenze, in ogni caso un valore aggiunto, per perseguire obiettivi utili che possono sostanziarsi solo con una politica idonea ad intercettare interessi politico-amministrativi di cui sono depositari i nostri referenti regionali, nazionali ed europei, e non si può non ringraziare quando essi dimostrano di avere attenzione nei nostri confronti come di recente hanno testimoniato il Ministro del Turismo e dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, il Governatore della Calabria Mario Oliverio e l’assessore all’Urbanistica della Regione Calabria, prof. Franco Rossi. Allo stato la Lega rappresenta una componente forte del nostro Governo come lo sono stati in passato altri partiti e non mi pare sia un percorso peregrino gettare le basi per un dialogo più ravvicinato solo ed esclusivamente per l’interesse della nostra città».

-Perché gli elettori dovrebbero votare Lei e non i suoi avversari?

«Credo che la risposta sarà data da loro stessi che in questi giorni in cui sono stato più vicino alle loro istanze mi hanno dimostrato affetto, amicizia, comunque gratitudine. Tanti, quasi tutti quelli che mi hanno avvicinato mi hanno ricordato il periodo in cui sono stato già Sindaco, non solo per le opportunità che le mie Amministrazioni hanno dato  in un periodo difficile, ma soprattutto per la tranquillità, senza comportamenti faziosi, che ho sempre loro trasmesso portando con continua disponibilità  la responsabilità  del mio ruolo. Le caratteristiche caratteriali e comportamentali dei candidati a Sindaco sono note a tutti perché viviamo in una piccola comunità. Credo che, proprio in questo momento di disagio, sopravvenuto alle ultime vicende amministrative, la gente vada ricercando assetti istituzionali che possano ispirare tranquillità e distensione, e di tale atmosfera sentono il bisogno soprattutto le nuove generazioni che chiedono praticità e concretezza».

-I provvedimenti nei primi cento giorni da Sindaco.

«Una risposta semplice e immediata: restituire alla città la normalità garantendo innanzitutto l’osservanza di leggi e regolamenti e ritrovare il giusto dialogo con le fasce deboli, bambini ed anziani a cui assicurare una nuova vivibilità in una città operosa, ospitale e pulita».

– Come si regolerà per la composizione della futura Giunta?

«Le votazioni devono ancora svolgersi e ci stiamo impegnando per ottenere quel consenso che consentirà da tutti di poter esprimere le loro potenzialità. La lista ha una composizione che consente scelte di sicuro affidamento e sono certo che tutti vorranno contribuire con il loro impegno alla Rinascita della città».

 

-Ho letto il programma della Sua lista dove il concetto di rispetto e legalità viene più volte richiamato. Come pensa di promuovere nella nostra comunità tali valori?

 

«Rispetto della Legalità, Rispetto di leggi e regolamenti, Rispetto dei Cittadini, Rispetto della Città saranno il motto della nostra prossima Amministrazione. E’ un impegno che abbiamo assunto con convinzione e responsabilità perché laddove una comunità deroga a tali principi non può aspirare allo sviluppo. Sarà intrapreso un nuovo indirizzo amministrativo a cominciare dall’assetto burocratico della macchina comunale, sarà instaurato un nuovo percorso relazionale rivolto ad un maggiore dialogo  con le associazioni di categoria, con le  scuole di ogni ordine e grado,  con tutte le associazioni, soprattutto con quelle a carattere più assistenziale, di cui la città è ricca. Sarà in sostanza intrapreso un nuovo percorso di collaborazione e condivisione, anche su problemi di diversa pertinenza, per ritrovare quel senso civico di cui la città ha bisogno per configurarsi come entità omogenea. Sport e cultura potranno favorire questo nuovo processo di rivisitazione di una rinnovata coscienza civile che aiuti a ripristinare equilibri che ci appartengono per storia e tradizioni, in cui occorre ritornare a riconoscerci. Turismo e produttività potranno svilupparsi dietro un nuovo filtro di supporto normativo e comportamentale. Quando le regole esistono si accelerano i tempi della burocrazia e si cancellano definitivamente ingiustizie e clientelismo».

 

-Come risollevare la città?

«La città soffre di noncuranza, approssimazione e soprattutto mancanza di progettualità. Servizi importanti come Porto, mobilità ed intermodalità, razionalizzazione di parcheggi e collegamenti, sono emergenze sotto gli occhi di tutti. Le reti infrastrutturali richiedono immediati adeguamenti, sia per la loro vetustà che per le aumentate esigenze che una realtà turistica richiede. Attrezzature di largo respiro, quali impianti sportivi e centri polivalenti, soprattutto utili ad incrementare attività convegnistiche e seminariali, sono indispensabili per colmare il gap con altri poli di analoga importanza turistica. Il centro storico ed il Patrimonio di cui è testimone richiedono attenzioni quali quelle già espresse da Associazioni e gruppi di lavoro, ma non basta. La rupe  in tutte le sue manifestazioni resta il problema più indifferibile. In tale direzione è già partita un’azione di sensibilizzazione con ipotesi attendibili di intervento già intrapreso dal Club per l’Unesco di Tropea che l’Amministrazione Comunale dovrà affiancare e supportare. Sono i richiami essenziali che si aggiungono alla manutenzione più ordinaria della città: decoro urbano e raccolta differenziata, lungomare e collegamenti verticali, rifacimento dei manti stradali, riqualificazione complessiva degli spazi pubblici e loro regolamentazione condivisa».

-Lei è stato consigliere di minoranza: Come giudica la precedente Amministrazione Rodolico?

«E’ nota a tutti la vicenda legata alla passata Amministrazione, dai più ritenuta un incidente di percorso certamente non assimilabile alla vera sostanza delle nostre comunità. L’interruzione traumatica del percorso istituzionale non consente ponderate valutazioni anche se va fatto annotare l’impegno intrapreso da Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale».

Vittoria Saccà

L'AndolinaIntervista a Massimo L’Andolina

TROPEA – Proseguiamo con le interviste ai quattro candidati a sindaco, prima del 21 ottobre, giorno in cui i cittadini sono chiamati alle urne per esprimere le loro preferenze. E’ la volta di Massimo L’Andolina, per la lista “L’altra Tropea”.

-Politicamente lei si ritiene erede di Vallone o si pone in una diversa posizione?

«Non mi ritengo erede di Vallone perché l’opera del compianto Sindaco è ormai consegnata alla Storia di Tropea ed è così grandiosa che non può avere eredi.

Certo sono stato il suo ultimo vice-Sindaco è come tale ho apprezzato da vicino il suo “Istinto” amministrativo dal quale c’era solo da imparare.

Se poi consideriamo il modo di operare; il rispetto delle regole che valgono per tutti, il senso di appartenenza ad una comunità, il rigore nel rispetto della “cosa pubblica”, la volontà di difendere la Città da qualsiasi pericolo, la vicinanza ai più deboli, allora se non sono l’erede, devo dire che la pensavamo allo stesso modo».

-Spesso le viene ricordato che lei non è tropeano. Cos’è la Tropeanità per lei?

«Non sono tropeano di nascita. Sono nato addirittura Parghelia! Questa è la mia terza candidatura ad una competizione amministrativa qui a Tropea.  Qualcuno se ne poteva accorgere anche prima. Mio nonno era tropeano. I miei figli hanno studiato e studiano a Tropea. E Tropea mi ha adottato. Lavoro da poco meno di trent’anni presso l’ospedale di Tropea che ho difeso quotidianamente con il mio lavoro, nel reparto di medicina e ciò mi ha consentito non solo di penetrare a fondo nel tessuto sociale della città ma anche di conoscere, capire e fare mia la “tropeanità”. Un misto di razionalità, istinto, religiosità, operosità, gratitudine, di severità di giudizio, di incredibile e sviscerato amore verso questa  splendida “prua” che si affaccia con i suoi palazzi e la sua Storia verso il mare e verso il futuro».

-Quale è il punto di forza del suo programma e del suo schieramento?

«I punti di forza del mio programma sono diversi, mi piace sottolineare accanto ai provvedimenti che intendiamo prendere su differenziata, scuole, opere pubbliche, centro storico e macchina comunale, la volontà di collaborare attivamente e non per propaganda elettorale, con tutti quelli che sono disposti a dare idee e suggerimenti per migliore le condizioni, oggi disperate, in cui versa Tropea. L’applicazione della normativa sull’anticorruzione e la trasparenza, rapporti con l’Università, le attenzioni verso anziani, giovani e sofferenti e una vigorosa inversione di tendenza in cui versano turismo e cultura, sono infine gli aspetti più rappresentativi. Il punto di forza della lista è la lista stessa!

Formata da persone oneste che provengono da  esperienze politiche diverse ma tutte positive in campo amministrativo, compreso il sottoscritto e da un gruppo di giovani che si affacciano alla politica con passione ed energia da investire nella città».

-Perché gli elettori dovrebbero votare lei è non i suoi avversari?

«“L’Altra Tropea” è la lista del rinnovamento e della alternativa. E’ la lista che rompe definitivamente con il passato remoto e prossimo di questa città. Passato caratterizzato da interminabili ostilità personali, guerre, denunce, continui scioglimenti del consiglio comunale; sono circa venti anni che Tropea non ha una amministrazione che termina il suo mandato alla scadenza naturale, con inevitabili ritardi e decine di occasioni perse per accedere a finanziamenti e politiche che avrebbero potuto migliorare il quadro generale della città. Ci meritiamo il voto perché oltre ad essere l’unica Lista ad esprimere la volontà di cambiamento sia nel proporre la politica sia nel modo di attuarla, siamo un gruppo coeso, capace, disinteressato e che è lontano mille miglia dal pericolo di scioglimento anticipato. Garantiamo la stabilità e la volontà di lavorare».

-Quali saranno i primi provvedimenti che prenderà da sindaco?

«Potenziamento della portata acquea, nuovo regolamento sulla occupazione del suolo pubblico, in stretta collaborazione con le associazioni di commercianti e operatori turistici, riorganizzazione degli uffici comunali. Gestione ordinaria che a Tropea è diventata emergenza».

-Come si regolerà per la composizione della futura Giunta?

«La futura Giunta che come si sa è formata dal Sindaco e da quattro assessori con l’obbligo della parità di genere, sarà formata da elementi qualificati ed esperti con tanta voglia di cominciare a lavorare. Niente di improvvisazione. Sceglierò i componente della Giunta secondo criteri di utilità e di servizio alla città».

-Come intende incentivare il turismo?

«Tropea deve riconsiderare il modo di fare turismo. Occorre ripartire con un nuovo spirito che finalmente guardi ad un turismo medio-alto. Certo ciò non si costruisce in poco tempo ma è innegabile che occorre gettare le basi per costruirlo. Servizi pubblici adeguati; parcheggi, decoro, raccolta della differenziata, dotazione di strutture sportive, eventi culturali e ricreativi di risvolto nazionale sono di primaria importanza.

Indispensabile poi dare la possibilità ai nostri operatori economici e turistici di lavorare anche nei mesi autunnali e invernali con appositi provvedimenti e con l’ausilio anche di eventi che contribuiscono a rivitalizzare la città in quei periodi».

-Ha intenzione di rendere il porto più fruibile da parte della città?

«Riconsiderare il modo di fare turismo non può prescindere dalla intera riqualificazione della zona marina del vescovado e da una nuova considerazione del Porto turistico che deve tornare ad essere il fiore all’occhiello della città e lo strumento più incisivo per creare quel turismo di qualità indispensabile all’economia e alla creazione di posti di lavoro insieme ad insediamenti di strutture turistiche di primo livello. Pensiamo alla costruzione di un nuovo molo per favorire il turismo crocieristico. La Fiera del Porto, da me ideata e realizzata per qualche anno e che tanta attrattiva regionale aveva determinato, deve essere rivalutata, così come devono essere salvaguardate e rispettate le esigenze dei nostri pescatori».

-Intende valorizzare al massimo le attività delle tante associazioni che operano sul territorio? E se si, in che modo?

«L’Associazionismo a Tropea è un fattore storico e culturale che rientra in quel concetto di “tropeanità” che dicevamo prima.

Da ex assessore al turismo con l’ultima Giunta Vallone avevo preparato un regolamento sulla Consulta delle associazioni che avvicinava le stesse alla Amministrazione convinto che da quel mondo potessero arrivare idee e progetti utili a Tropea. L’intento era quello di creare un rapporto più stretto e di vicinanza con le Associazioni viste come un trait- d’union tra Politica e cittadini e i loro bisogni. Non so che fine abbia fatto quel regolamento, so però che faremo affidamento a quel modo del volontariato e dell’associazionismo per ricreare in città un ambiente sereno, disteso e produttivo; elementi indispensabili per una Tropea degna della sua Storia e del ruolo che ha, che le spetta».

Vittoria Saccà

4 candidati a sindaco

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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