PARGHELIA – Un nuovo e acceso fermento scientifico ha pervaso la splendida cittadina, e principalmente il gruppo Paleontologo tropeano presieduto da Pino Carone, per l’arrivo di Lorenzo Rook. L’illustre paleontologo è stato accolto dal gruppo tropeano presso la Sede-Museo ospitata appunto in Parghelia, dal primo cittadino e dall’assessore alla Cultura.
Lorenzo Rook, docente di Paleontologia e Paleoecologia presso la Facoltà di Scienze Naturali dell’Università degli Studi di Firenze e Presidente della Società Paleontologica Italiana, è sceso in Calabria per effettuare uno studio su un cranio di “Rinoceronte fossile” che proprio il presidente Carone ha rinvenuto nei sedimenti di Cessaniti e sul quale sarà fondata una nuova specie, tutta calabrese, una delle pochissime specie che la Calabria potrà vantare di aver dato alla scienza.
Da ricordare che la sede dell’Associazione è divenuta nel tempo un luogo sempre più apprezzato grazie alla presenza di importanti reperti fossili rinvenuti in trenta anni di attività e che in parte sono esposti al pubblico che ne fa richiesta di visita.
Il prof. Rook, è stato accompagnato da Cinzia Marra, docente all’Università di Messina, responsabile scientifica per lo studio e il recupero del materiale paleontologico della provincia di Vibo Valentia. La docente, da anni, è in stretto rapporto di collaborazione sia con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Calabria e sia con il Gruppo paleontologico. In questi ultimi tempi sta lavorando sui Mammiferi continentali dell’area del Monte Poro e ha individuato un tipo di fauna di tipo “Pikermiano”, ovvero un bioma, riferibile a un ambiente tipo savana databile a circa 7 milioni di anni fa.
Questo lavoro, condotto con i soci del Gruppo Paleontologico Tropeano, ha prodotto un numero davvero cospicuo di dati che si sono tradotti in tante pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.
I due studiosi, nella sede del Museo, hanno ricevuto i saluti del sindaco della città Antonio Landro e dell’assessore alla Cultura Gabriele Vallone. Entrambi si sono dichiarati disponibili a una sempre maggiore collaborazione con l’Associazione poiché si ritengono molto soddisfatti per la qualificata attività di ricerca e per la capacità di coinvolgere i più valenti accademici nazionali e internazionali di un ambito scientifico così affascinante e, per tanti versi, ancora con tante cose da scoprire.
Vittoria Saccà