Premio Don Francesco Mottola 2018

IMG_20180629_175639TROPEA –  Si è svolta presso il Centro culturale la manifestazione relativa alla consegna del Premio don Francesco Mottola 2018. Organizzato dalla Fondazione “Don Francesco Mottola” in collaborazione con la Famiglia Oblata del S.C., il premio da circa trent’anni, è destinato a singole persone, enti e associazioni che si siano particolarmente distinti nell’attività di carità, formazione umana, culturale, sociale e civile con spirito di servizio e nell’ottica della promozione dei diritti e della dignità della persona.

Come tutti gli anni, si sceglie la data del 29 giugno, giorno in cui il Venerabile morì, nell’anno 1969. E la giornata è stata quindi anche l’occasione per fare memoria del 49esimo anniversario della sua morte.

Erano presenti il presidente della Fondazione, Paolo Martino, don Ignazio Toraldo, in rappresentanza della Famiglia Oblata, son Sergio Meligrana, pardon francesco mottolaroco di Brattirò, S. E. mons. Luigi Renzo, vescovo della diocesi Mileto, Nicotera, Tropea.

A moderare gli interventi è stata la giornalista Vittoria Saccà, presidente del comitato del premio.

Martino ha dato il via alla cerimonia soffermandosi sulla Fondazione e sui suoi fondatori, quindi sulle finalità del premio. Don Toraldo ha tracciato le linee fondamentali della Famiglia Oblata, mentre don Meligrana ha parlato di don Francesco Mottola. 

E’ seguito il momento della proclamazione dei vincitori del premio don Francesco Mottola 2018 e la consegna dei premi.

Il comitato, composto da Saccà presidente e da don Francesco Sicari, received_10213113180486544 (2)Ernesto Lamanna, Antonino Crea, Marina Santacroce, Luciano Meligrana e Franco Stivala, ha scelto di premiare l’Associazione “Agape” di S. Eufemia d’Aspromonte e di assegnare un premio alla memoria di Saverio Celia Magno di Catanzaro.

L’associazione “Agape”, presieduta da Iolanda Luppino, è sorta nel luglio del 1991 su impulso di don Benito Rugolino, e da oltre 25 anni, con umiltà e in silenzio, lontano dai riflettori, è al servizio dei soggetti più emarginati: anziani, disabili, minori provenienti da nuclei familiari economicamente e socialmente disagiati.

Celia Magno, invece, fu un oblato laico, un luminoso esempio per il suo amore verso don Mottola, che lo ha portato ad un rapporto di amore personale e intenso con Gesù. Il suo desiderio di santità, lo ha vissuto nelle comuni circostanze dell’esistenza, in famiglia e nel lavoro. A loro sono andati una targa e mille euro.

Ha concluso la manifestazione il vescovo Renzo che si è complimentato per la scelta dei vincitori, e  anche con la Fondazione che sta scrivendo un capitolo nuovo della sua storia.

artLa giornata è proseguita in cattedrale dove, con la presenza del coro polifonico “don Giosuè Macrì”, diretto dal maestro Vincenzo Laganà, e con numerosi sacerdoti e seminaristi, è stata celebrata una messa solenne in ricordo di padre Mottola. Il prossimo anno, ha detto il vescovo durante l’omelia, saranno 50 anni dalla morte del Padre. Si spera che in questo lasso di tempo, si possa avere un responso positivo da Roma che dia il via alla sua proclamazione di beato.

Ha poi conferito il ministero dell’Accolicato a due seminaristi che ora avranno un rapporto diverso con l’Eucarestia.

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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