Architetti a Tropea

architetti a TropeaTROPEA – Una fotografia poco piacevole della Calabria  è stata quella presentata dagli architetti in convegno presso palazzo Santa Chiara.

Una regione, la nostra, dove il tasso di disoccupazione è tra i più alti della Nazione. Sono questi i dati cui è pervenuta la ricerca effettuata dal Cresme commissionata dal Consiglio nazionale degli Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, i quali l’hanno illustrata proprio nel convegno. La tappa realizzata nella cittadina tirrenica è stata l’undicesima in vista del Congresso nazionale che avrà luogo a Roma dal 5 al 7 luglio prossimi. 

Il  convegno, dal titolo “Le città del futuro. Le città in Calabria: un progetto per il futuro”, ha avuto la presenza dei vertici del Consiglio nazionale architetti, con la presenza del presidente Giuseppe Capocchin, dei Consigli degli Ordini delle cinque province calabresi, con rappresentanti politici e istituzionali della Regione, tra questi, il presidente del Consiglio Nicola Irto, oltre a sindaci e amministratori, professionisti, rappresentanti di associazioni.

Dai dati rilevati dal Cresme, in Calabria la disoccupazione è andata sempre più crescendo fino al  2014, raggiungendo il 23,4%; nel  2017, invece, si è fermata al 20% registrando un  miglioramento che nel quadro macroeconomico è stato visto come una riduzione progressiva sebbene i dati sono sempre il doppio rispetto alla media nazionale.

Ancora peggio per il tasso di disoccupazione giovanile che fino al 2015 è andato sempre più crescendo raggiungendo il livello del 65%, ovvero 25 punti percentuali in più rispetto la media nazionale.

Nei due anni successivi vi è stato un miglioramento fermandosi al  47,8% nel 2017, sempre ancora alto, anche se inferiore a quello di altre regioni del sud come Campania, Puglia e Sicilia. 

I dati relativi alle regioni faranno parte di una ricerca sullo stato del Paese che sarà presentata nel congresso nazionale di luglio e dove, gli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori italiani, presenteranno le loro idee sul “futuro dell’abitare, delle città e dei territori, indicando un paradigma – a misura d’uomo – della qualità della vita urbana”.

In buona sostanza, dal convegno è emerso che dal 2015 il quadro economico è in ripresa anche se lentamente, con un trend in espansione nel 2017 e con prospettive positive per il 2018. Ciò potrebbe essere motivo di aumento negli investimenti industriali, con particolare riguardo al settore delle costruzioni. In effetti, nel settore della produzione delle costruzioni i dati registrano  in Calabria un  3% in meno del totale nazionale.

Una Calabria, dove la sua economia differisce dalle altre regioni, con un enorme gap accumulato rispetto ai livelli pre-crisi, con un Pil, nel 2016, inferiore del 12% rispetto al livello del 2007 della media nazionale.

Calabria indietro, che ha contribuito molto poco alla crescita dell’economia nazionale e che persino nel settore del turismo, assorbe meno del 2% dei flussi turistici nazionali. Destinata persino anche a spopolarsi. Secondo i dati, infatti, in dieci anni, dal  2006 al 2016 i residenti in Calabria sono diminuiti di 2.504 unità che potrebbero continuare a calare in considerazione dei fenomeni di invecchiamento e di altre cause. Secondo la ricerca, nel prossimo ventennio si potrebbe registrare una diminuzione di 194 mila abitanti.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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