Messa solenne nel giorno della Madonna di Romania, patrona della città

20180327_182956-1TROPEA – 27 marzo. E’ un giorno di particolare devozione per tutti i tropeani perché è il giorno in cui la chiesa rende omaggio alla Madonna S.S. di Romania. E benché la data sia capitata in periodo di Quaresima, il vescovo della diocesi mons. Luigi Renzo e i sacerdoti, hanno  scelto di celebrare ugualmente la messa solenne in onore della patrona sia della città di Tropea che della diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea. Nel duomo, il meraviglioso quadro raffigurante la Vergine dal volto scuro con in braccio il Bambin Gesù, dall’alto dell’altare ha accolto i suoi tanti devoti che hanno gremito il luogo sacro. Ad officiare la solenne celebrazione è stato mons. Renzo insieme ai sacerdoti delle parrocchie e a tanti seminaristi, con il prezioso canto del coro polifonico Don Giosuè Macrì diretto dal maestro Vincenzo Laganà.

Così, il vescovo, ha ricordato quella data del 27 marzo del 1638, quando un terremoto catastrofico colpì la Calabria diffondendo morte e distruzione ovunque, ma salvando la città di Tropea che non ebbe né morti né danni. Da allora si riconobbe miracolata e sotto la protezione della Vergine dal volto scuro. La storia racconta che il  vescovo del tempo, mons. Cordova, aveva più volte sognato la Vergine che gli chiedeva di fare una processione in suo onore proprio in quel giorno. E nel momento del terremoto, la popolazione era tutta raccolta in processione dietro al quadro della Madonna di Romania che era giunto in città in modo del tutto fortuito, o forse, afferma qualche studioso, per sua stessa volontà. Ad ogni modo, la devozione nei confronti della Vergine è totale per i tropeani tutti, e a lei affidano le loro esistenze.

Il vescovo Renzo, nel parlare del periodo pasquale che si sta vivendo, si è soffermato sulla necessità di volgere l’attenzione verso l’altro, non restando indifferenti, come spesso oggi accade, alle necessità del prossimo. Si vive in un’epoca difficile ma bisogna saper tendere le braccia verso l’altro, come fece don Francesco Mottola, come fece Irma Scrugli, alzando gli occhi verso il Cristo morto in croce per salvare tutti noi,  e riflettere sul senso profondo di tutte le sue piaghe.

Prima della benedizione, mons. Renzo, ha letto la preghiera chiedendo ancora una volta alla Madonna di Romania la sua protezione alla città e a tutti i cittadini. Preghiera che viene rinnovata ogni anno in questo particolare giorno. Al termine della funzione mons. Renzo si è intrattenuto con alcuni fedeli, mentre ai dodici seminaristi, a ricordo della giornata, è stata donata un’icona della Madonna di Romania realizzata da Roberto Cortese, uno dei giovani frequentanti il Centro di solidarietà don Mottola.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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