Ricordando il teologo mons. Francesco Pugliese. Pubblicato postumo un suo libro

TROPEA – Nella ricorrenza del ventesimo anniversario della scomparsa di mons. Francesco Pugliese, conosciuto come il “Teologo”, avvenuta il 7 dicembre del 1997, al Santa Chiara è stato presentato il suo libro, “Tropea nell’età di Don Francesco Mottola” curato da Luciano del Vecchio e pubblicato dalla Meligrana Editore in questo mese di dicembre. Del Vecchio, tropeano di nascita ma residente da anni a Bologna, lavora nel settore amministrativo della pubblica istruzione. Legato alla sua città natale, ha pubblicato altre opere di storie tropeane. In quest’ultima, che viene pubblicata postuma,  il Teologo, scrive Del Vecchio nella presentazione, restituisce alla memoria una parte di storia altrimenti dimenticata «acquisendo un merito e una riconoscenza perenni da parte dell’intera cittadinanza e in particolare di coloro i quali, volendo ricostruire la storia locale del ‘900, non potranno ignorare questi appunti».

L’evento è stato organizzato dall’associazione storico culturale Libertas, presieduta da Dario Godano che ha coordinato gli interventi, in collaborazione con il Rotary Club, presieduto da Rocco Polito, e con il patrocinio della Consulta delle associazioni e della Deputazione di Storia Patria per la Calabria.

A parlare del volume “Tropea nell’età di Don Francesco Mottola” è stato lo scrittore Alessandro Stella che lo ha analizzato in tutte le sue parti. Il libro, attraverso il sapiente Teologo, percorre la storia della città dagli inizi del ‘900 fino agli anni ’70. E’ suddivisa in tre parti, ossia i primi quindici anni del ‘900, il ventennio tra le due guerre, la seconda guerra mondiale e il periodo post bellico. Rapidamente descrive la condizione sociale, politico-amministrativo, economico e religioso; parla delle figure dei vescovi, del seminario vescovile e dei tre ceti sociali non trascurando lo stato in cui vivevano gli “ultimi” accalcati nei bassi sotto i palazzi nobiliari. Tanto altro ancora. Il Teologo, tra l’altro, fu un grande studioso che si occupò di teologia, filosofia, archeologia, arte, architettura, storia. Per la filosofia, fondò il Centro studi galluppiani che ancora opera con Luciano Meligrana, fondò il gruppo archeologico “Paolo Orsi”, l’associazione “Anthropos” oggi presieduta da Ottavio Scrugli. Collaborò con don Francesco Mottola per l’organizzazione delle settimane per il clero calabrese. Fu parroco della chiesa del santissimo Rosario e rettore del santuario sito sull’isola bella, eredità raccolta da don Nicola De Luca. Si occupò dei restauri della chiesa dei Nobili e della Michelizia, degli scavi antistanti il duomo, s’interessò per la realizzazione del museo civico diocesano oggi una realtà. Un sacerdote dalla cultura vasta che si circondava di giovani ai quali ha sempre lasciato insegnamenti e consigli. Tra questi, un ricordo è stato fatto dall’architetto Giuseppe Lonetti, da Alfonso Del Vecchio e da Antonio Pugliese che era un suo nipote e al quale il teologo lasciò l’enciclopedia degli animali. Naturalmente, sono intervenuti per ricordarlo anche Luciano Meligrana che si è soffermato sulle attività del Centro studi galluppiani, Scrugli che ha parlato degli oltre vent’anni di Anthropos e dei seminari, don De Luca e il presidente del Rotary Polito. La sala è stata impreziosita con una esposizione fotografica sul “Teologo” curata dal fotografo Saverio Caracciolo, mentre gli intermezzi musicali sono stati scanditi dalla voce straordinaria della soprano Gemma Fazzari. Del sacerdote mons. Francesco Pugliese, dopo la sua scomparsa, non si era ancora fatto un ricordo degno della sua figura preziosa nel tessuto sociale tropeano. L’occasione del ventesimo anniversario della sua morte, e la pubblicazione postuma del libro sono stati spunti per ricordarlo degnamente grazie alla volontà del presidente di Libertas Godano, e non si dimentichi che tanto di quel che “il Teologo” ha costruito,  ancora continua a vivere.

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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