TROPEA – Il premio nazionale Raf Vallone, già alla terza edizione, ha offerto emozioni durante la manifestazione di consegna dei premi che si è svolta
nell’affollata piazza Vittorio Veneto. Ideata dal direttore artistico Saverio Vallone in collaborazione con Francesca Piggianelli, ha avuto il sostegno del Comune di Tropea, il patrocinio della Direzione Cinema e la collaborazione di Tropeaeventi. E’ iniziato con la proiezione del film “Like a Butterlfly” di Eitan Pitiglani prodotto dalla Falcon Film ed Enrico Mastracchi Manes Los Angeles, cui è andato il premio miglior produzione e cortometraggio internazionale. La cantante tropeana Francesca Surace ha poi regalato emozioni cantando “Il cielo in una stanza” e accompagnata dalla danza di Paola Papadia. La conduttrice della serata, la giornalista di LaC, Rossella Galati, con grande professionalità, ha quindi introdotto gli interventi ed i premiati. Sullo scorrere di immagini di film di Raf Vallone, proiettati sullo sfondo, ha letto un pensiero su di lui, scritto dal figlio Saverio, apparso come una lettera d’amore sgorgata dal cuore di un figlio orgoglioso di un padre che ha fatto della sua bellezza, era “bello come un Dio greco”, e dei suoi tanti talenti, un inno alla vita. Saverio ha poi esternato pubblicamente la sua soddisfazione per l’idea di un gruppo di giovani tropeani che si sta impegnando per erigere una statua al grande Raf. E’ stata la volta del sindaco, Giuseppe Rodolico il quale, nel parlare di “questo figlio prediletto della città”, ha rimarcato le tanti doti riversate nel calcio, nel giornalismo, nel cinema portando orgogliosamente nel mondo la città di Tropea.
Si è passato alla consegna dei premi 2017 assegnati a diverse categorie artistiche cinematografiche, televisive, selezionate da una giuria istituzionale.
Premio per il miglior film e miglior regista opera prima a Simone Godano per il film “Moglie e Marito ”. Premio miglior cortometraggio a Saverio Caracciolo per “La ciambra”, documentario di denuncia sociale della triste realtà di una zona di Gioia Tauro dove gli abitanti vivono in un degrado impressionante. Il corto è stato proiettato insieme ad un altro girato nella tendopoli di Rosarno, dal titolo “Nera la notte”. Menzioni speciali sono state assegnate al giovane attore tropeano Vittorio Surace e a Ludovica Lirosi, giovane regista presente con i suoi lavori specialmente negli Stati Uniti. Surace, appena venticinquenne, che ha tanti sogni nel cassetto, partecipa alla nuova serie televisiva “Provaci ancora Prof.” e lo stesso ha detto di essere passato dai banchi della scuola tropeana, a quelli della Prof. Ha poi emozionato il pubblico con una sua performance sul “Sogno”. Menzione speciale a sorpresa anche per Francesca Surace. Premio migliore attrice: cinema, teatro, tv, a Stefania Rocca che sul palco ha raccontato delle sue esperienze affermando che si porta appresso tutti i personaggi interpretati come fossero suoi figli; è seguita la proiezione di alcuni stralci tratti da film da lei interpretati. Miglior attore: cinema, teatro, tv, è stato Alessio Boni. Tanti i panni di personaggi indossati tra cui quelli di Caravaggio e del poliedrico Giorgo Gaber che gli ha dato non pochi pensieri. Ha affermato di prediligere personaggi lontani da lui, tipo un Hitler, dimostrando soddisfazione per il premio che porta il nome di uno dei dieci colossi del cinema italiano. Entrambi gli attori, poi, hanno ricevuto il premio a nome del regista, Riccardo Milani, per la miglior fiction “Di padre in figlia”. La serata è proseguita con la consegna del premio al miglior compositore, Stefano Mainetti; per la miglior artista rivelazione 2017, a Valerio Aprea e con il premio alla carriera consegnato a Valeria Fabrizi.
La terza edizione del premio nazionale Raf Vallone ha incassato la soddisfazione dei suoi organizzatori, in primis del suo ideatore Saverio per aver degnamente onorato, ancora una volta, la memoria del suo grande padre.
Vittoria Saccà