Premio Donne Libere – Speciale Libertà

maudTROPEA – Nella suggestiva cornice della sala del museo diocesano, la parola “Libertà” è riecheggiata ovunque durante la manifestazione di consegna del premio Donne Libere, istituito dall’Istituto Superiore diretto da Beatrice Lento, e giunto alla sua quarta edizione .

Ad essere insignita, Maud De Boer, olandese di nascita ma italiana di adozione per aver sposato un nostro connazionale. «L’ho incontrata tantissime volte nella mia vita la parola libertà»  ha esordito la premiata, ed ha ricordato il poema di Paul Eluard e Nelson Mandela. «Da giovane amavo leggere e fare sport – ha proseguito De Boer – ma da quando la passione per la tutela dei Diritti Umani mi ha conquistato non ho smesso un istante di lavorare  con forte determinazione perché la strada da percorrere è veramente lunga e in salita». Così, la lotta al commercio dei bambini, alla prostituzione infantile, alla pedopornografia ma anche agli abusi e soprusi ai danni degli adolescenti, delle donne e dei profughi. Dopo aver ripercorso la sua carriera densa di incarichi in tutto il mondo, la De Boer si è soffermata sul suo attuale compito di Relatore Speciale  al servizio dell’ONU ed  ha sottolineato con dolore la presenza di tanta ingiustizia, tanta violenza e tanta miseria. Per Lei la “Libertà” è  “uno stato mentale” e ciò che conta è “la pace interiore”.

«Quando il mio tempo sarà terminato- ha concluso il suo appassionato intervento – avrò fatto abbastanza? Questo interrogativo io me lo pongo anche ora e mi dico che solo se sarò in grado di rispondere affermativamente avrò meritato questo ed altri premi. Cari ragazzi, spero che anche la vostra risposta sarà  la stessa un giorno, qualunque cosa sceglierete  di fare nel futuro».

L’istituto Superiore ha accolto la De Boer con entusiasmo e le ha reso omaggio con una serie di performances teatrali realizzate grazie alla collaborazione di Maria Grazia Teramo, presidente del Laboart. Dopo un inizio a sorpresa con i Diritti Umani declamati da studenti sparsi nel salone, sono seguite due storie drammatiche interpretate con grande maestria. Carlo Di Bella ha introdotto la storia di Iqbal Masih, il bambino pakistano di dodici anni che si è  ribellato alla sua condizione di schiavitù come tessitore di tappeti denunciando i suoi sfruttatori.

Altrettanto intensa l’interpretazione dell’allieva Giorgia Pansa della storia di Anna Maria Scarfò, la giovane di San Martino di Taurianova stuprata dal branco che, dopo anni di sevizie, viene aiutata dai Carabinieri a cui si confida, dopo le inutili richieste d’aiuto al parroco e a una suora. I mostri sono arrestati ma il Paese condanna a morte Anna Maria  e la bolla come la Malanova.

Omaggio a Maud De Boer anche con la recitazione del poema di Paul Eluard “Liberté J’ ecris ton nome” da parte della studentessa Silvia Ventrice che ha introdotto il pezzo forte della mattinata: il video del Flash Mob eseguito dagli studenti sulla spiaggia sottostante lo scoglio dell’Isola che si conclude con la scrittura della parola Libertà attraverso i corpi dei giovani sapientemente adagiati sulla sabbia bagnata dalle onde.

«L’atmosfera della mattinata è stata di grande suggestione grazie ai valori in gioco e alla passione trasmessa da Madame Moud, visibilmente emozionata nonostante la sua lunghissima e brillante carriera in Paesi di tutto il mondo. – ha dichiarato Lento –  I nostri cuori hanno battuto all’unisono per la grande affinità tra l’impegno di Maud e quello della nostra scuola, una piccola scuola che a Tropea,  angolo di paradiso  spesso bistrattato ma bellissimo, ha avuto l’ambizione di fare dei suoi studenti gli ambasciatori e i paladini della giustizia, della dignità della persona  e della pace, valori di cui il nostro tempo ha disperatamente bisogno».

La mattinata si è conclusa con l’intervento dell’architetto Luigi Giffone, il quale, con riferimento al video ha evidenziato la  natura della libertà e l’esigenza di tutelarla, dicendo tra l’altro: «Ragazzi: amatela la libertà, difendetela e non permettete a niente e a nessuno di portarvela via».

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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