Archivio Giornaliero: 8 Luglio 2014

Giorgio Calabrese parla della cipolla rossa di Tropea Calabria

cipollaTROPEA – “La cipolla è un mezzo che non cura, ma si comporta come un farmaco e aiuta a non ammalarsi”. Sono affermazioni di Giorgio Calabrese, docente di dietetica e nutrizione umana presso l’Università degli studi Federico II di Napoli, intervenuto al convegno sulla cipolla organizzato dal Consorzio Cipolla Rossa di Tropea Calabria, che si è tenuto presso il club House al porto turistico.

La presenza di Calabrese è stata salutata del presidente del Consorzio, Antonio Veltri, il quale, tra l’altro, ha sottolineato che la cipolla muove l’economia della nostra zona a cominciare da Amantea ed ha ricordato il lungo iter che ha poi portato al riconoscimento dell’indicazione geografica protetta (IGP).

Erano presenti anche rappresentanti del comune di Amantea che hanno portato i saluti del sindaco Monica Sabatino. Per loro ha parlato Giusi Osso, sottolineando che alla cipolla rossa di Tropea si dà un valido contributo con la coltivazione che avviene nella frazione di Campora San Giovanni.

Per il comune di Tropea, presente con assessori e delegati, ha preso la parola il presidente del Consiglio Sandro D’Agostino il quale ha evidenziato come l’amministrazione ha accettato di buon grado l’invito del Consorzio perché la cipolla rossa costituisce uno dei gioielli della città ed ha ricordato i tempi in cui la Regione Calabria era impegnata per il riconoscimento del marchio IGP, ripercorsi attraverso alcuni articoli del 1987 a firma di Sharo Gambino e di Curzio Malaparte. Ha poi commentato il simbolo scelto dal Consorzio che mette insieme la cipolla e l’isola, emblema internazionale della città di Tropea.

A moderare gli interventi, il giornalista Tonino Raffa il quale, dopo aver dichiarato la sua 2014-07-05 12.25.12soddisfazione perché, finalmente, non si parla di cose negative, ha affermato che la produzione della cipolla nel nostro territorio è antica. Potrebbe sembrare un prodotto di nicchia che interessa un territorio limitato, ma le condizioni climatiche sono tali che la rendono unica. Quindi la parola è passata a Calabrese, esperto nutrizionista internazionale e facente parte del comitato europeo per la sicurezza alimentare, nonché noto per le sue frequenti apparizioni in trasmissioni televisive come Linea Blu, Porta a Porta, tanti altri ancora. Egli ha affermato che della cipolla rossa di Tropea ne ha parlato ampiamente relativamente al concetto della dieta mediterranea, sia in convegni che nelle trasmissioni ad hoc, come anche ad Uno mattina, in quanto, ha aggiunto “ci sono alimenti che hanno più diritto di essere conosciuti perché sono positivi per la nostra salute”. La cipolla rossa di Tropea è uno di questi perché contiene delle virtù non riscontrabili in altri. Secondo Calabrese, essa contiene “la quercitina e la rutina”, due antiossidanti che fluidificano il sangue. E la cipolla coltivata nelle nostre zone, ne contiene almeno dieci parti in più rispetto a quella coltivata in altre zone. I due antiossidanti hanno la capacità di incidere in modo positivo sulla salute del nostro corpo. Ed ha sottolineato che nella dieta dei calciatori c’è sempre la cipolla, specificando che “il cibo non fa guarire, ma non fa ammalare la gente”. Soffermandosi sulle tante altre proprietà, ne ha evidenziato le capacità di intervenire sulla cellulite, proprio per le sue qualità diuretiche, così come può essere d’aiuto per coloro soffrono di determinate malattie come il diabete e, tra l’altro, aiuta di molto il cuore regolando il tasso di colesterolo nel sangue. Ma è anche afrodisiaca, allontana il rischio di tumore e aiuta a mantenersi giovani. In poche parole, la cipolla rossa di Tropea Calabria va inserita nella dieta di ogni giorno, perché pur non essendo un farmaco, aiuta a non ammalarsi.

Vittoria Saccà