La città si affida alla Madonna di Romania

TROPEA – Come avviene tutti gli anni, nella giornata dedicata alla Madonna di Romania, patrona della città e dell’intera diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea, la città si è affidata a Lei mettendosi ancora una volta sotto la sua protezione. Presso la concattedrale, con l’esposizione anche dello stendardo della città sostenuto dagli agenti della polizia Municipale, è stata celebrata una messa solenne dal vescovo mons Luigi Renzo, unitamente a tanti sacerdoti e seminaristi. Presente l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giovanni Macrì e dalla Giunta. Prima dell’inizio della messa, il primo cittadino ha offerto il cero votivo che, acceso, è stato posto di fronte alla sacra immagine. «Il cero – ha detto don Francesco Sicari – esprime la fede semplice e la devozione amorosa del popolo tropeano verso la sua celeste patrona alla quale chiede nuovamente di mantenere accesa la speranza nei cuori di tutte le famiglie, dei governanti, dei giovani, degli anziani, dei malati e di tutti coloro che sono nel bisogno». Ha concluso informando che al termine della celebrazione eucaristica, ci sarebbe stata la benedizione papale con l’indulgenza plenaria.

La santa messa è stata accompagnata dai canti del coro parrocchiale diretto da Sonia di Sanza. Mons. Renzo, nella sua omelia, oltre a salutare e ringraziare il sindaco e l’intera amministrazione per l’offerta votiva, ha ricordato che si fa memoria della solenne incoronazione della sacra effige avvenuta il 9 settembre del 1877.  «Quest’anno, a causa della pandemia – ha proseguito – la festa della Madonna è ridotta e circoscritta agli aspetti più strettamente religiosi e spirituali. Questo però non ci deve avvilire, quanto piuttosto deve spingerci a riscoprire il senso vero ed il valore della religione e della festa che non deve cedere tutto alla esteriorità, per non parlare della teatralità che non aiuta a cambiare nulla nella nostra vita ma serve solo a distrarci senza utilità». Perché la festa deve essere la festa dell’anima per farci riavvicinare a Dio, ha aggiunto, e si è soffermato sui social, sull’attuale crisi causata dalla pandemia, sulle parole di papa Francesco e sulla poca attenzione verso l’ambiente. Ha anche parlato di Maria e del suo dichiararsi “Serva del Signore”, della devozione del popolo verso la Madonna di Romania ricordando le tante volte che Lei ha steso il suo manto sulla città proteggendola dai grandi mali, come «dal terremoto del 1638, o quando nel settembre del 1943, durante la guerra mondiale, l’ha risparmiata dallo scoppio delle bombe sganciate dagli americani sulla città e che oggi sono conservate a perpetua memoria all’ingresso di questa nostra concattedrale».  La Madonna, quindi, mostra di continuo la sua vicinanza alla città e al suo popolo devoto ed ha esortato tutti ad una convivenza rispettosa della libertà di ognuno, per una società dove vive la solidarietà che costruisce armonia. «Una solidarietà guidata dalla fede che ci permette di tradurre l’amore di Dio nella nostra cultura».  Questo e tanto altro ha detto mons. Renzo. Prima della benedizione finale, il sindaco Macrì ha riposto nelle mani della Vergine l’intera città. Con emozione, tra le tante altre cose, ha detto «Come Sindaco della tua Città, a Te mi consegno totalmente e senza riserve, guida le mie mani e i miei passi, consigliami nelle decisioni importanti e nelle scelte significative, donami la forza di realizzare il Progetto Tropea con umiltà, perseveranza, consapevolezza e lungimiranza».

Vittoria Saccà

 

 

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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