Il Coordinamento Donne per le Donne ricevuto in Regione

Il Coordinamento Donne per le Donne ricevuto in Regione

VIBO – Nella giornata di ieri, 14 luglio, il Coordinamento Donne per le Donne ha sostato davanti alla Cittadella con il mega poster con i volti di donne in lotta contro il cancro. Con lo slogan “I nostri volti la nostra voce”, Donne per le Donne ha voluto che la politica le ascoltasse pur nel rispetto della legge. Le Breast Unit per le donne di Calabria, affermano in una nota, «è un diritto e per la politica è un dovere far sì che tutte possano accedere alle cure con dignità. I silenzi di questi anni stanno consumando le vite di tante persone, ed è per tutte noi insopportabile proseguire nell’accettazione dell’inerzia regionale». Al loro fianco oggi si sono schierate altre associazioni come Ardos, che si è fatta carico della parte economica dell’evento, l’associazione Senza Nodi, l’associazione Angela Serra e l’ordine professionale degli Assistenti Sociali.

Avevano deciso di non entrare in Regione per evitare le “parole inutili”, ma poi hanno ritenuto opportuno incontrare i funzionari della Regione perché possano portare le loro istanze sui tavoli che decidono.

«Le Breast Uniti della Calabria – affermano – sono un diritto di tutte le donne e noi dobbiamo far sì che venga compresa questa grande necessità. Siamo state ricevute e ma speriamo di essere state ascoltate visto che ci è stato promesso che già da domani le nostre istante saranno esposte oltre che alla presidente Santelli anche ai dirigenti che dovranno compiere materialmente ogni passo perché questo iter venga concluso. I poster con i nostri volti – prosegue la nota – riportano solo una piccola parte delle centinaia di foto che abbiamo ricevuto e che presto pubblicheremo perché sono il segno di quanto a tutte noi, e a tutte le famiglie che sono con noi, sta a cuore questo indispensabile passaggio che la Regione deve compiere».

Il regolamento Covid19 ha impedito che fossero in tante, ma bisognava mostrare che sono tantissime ed hanno adottato questa loro soluzione per richiamare l’attenzione della Stampa «alla quale chiediamo aiuto perché la nostra voce arrivi a tutti, e alla presidente Santelli perché divenga, da donna, nostra principale uditrice».

Il loro è solo l’inizio di un percorso con cui intendono mostrare la capacità di tutte loro che credono in una vita in Calabria fatta di dignità.

Cosa chiede il coordinamento Donne per le Donne. Al direttore del dipartimento salute e al commissario ad acta per il piano di rientro per le spese sanitarie della Regione Calabria che sia adottato un provvedimento di definizione della rete regionale dei centri di senologia, rispondenti alle indicazioni di legge. La risoluzione del Parlamento Europeo dell’Unione Europea (2002/22 79 (INI)) la quale afferma che per il cancro al seno, ogni donna deve avere accesso ad uno screening a cure e a post terapie di qualità, e chiede che tutte le donne affette da cancro alla mammella hanno diritto ad essere curate da un’equipe interdisciplinare, invitando gli stati membri a sviluppare una rete capillare di centri di senologia elencando i criteri di qualità. In ottemperanza al Decreto Ministeriale salute 2/4 2015 numero 70 pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 127 il 4 giugno 2015 con il quale è stato formalizzato il regolamento recante gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici, e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera.

Tali centri, già esistenti all’Annunciata di Cosenza, al Pugliese a Catanzaro e al Policlinico universitario di Germaneto, devono essere immediatamente individuati per poter essere migliorati, per quanto riguarda le carenze tecnologiche ed essere implementate nel personale per poter ampliare il servizio ad un maggior numero di popolazione.

Questo solo come atto iniziale, attraverso il quale, concludono «un maggior numero di donne calabresi possa essere curato con competenza in Regione creando le condizioni per la nascita di altri centri altamente specializzati negli altri capoluoghi di provincia calabresi, dove attualmente l’esiguità dei casi curati e al tempo stesso causa e ragione della poca esperienza necessaria alle cure».

Vittoria Saccà

About Vittoria

Docente di Materie letterarie presso il Liceo Scientifico "Berto" di Vibo Valentia. Vivo a Tropea, splendida cittadina che si affaccia sul mar Tirreno. Sono giornalista pubblicista.

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