TROPEA – Tirato fuori dal cassetto, dove era stato riposto, lo storico Concorso dei balconi fioriti. L’inno alla bellezza fatta di profumi e colori che, nato nel 2006, si è sempre svolto, con un anno di sosta nel 2018.
Questa tredicesima edizione è voluta da Giovanni Macrì, definito scherzosamente “il Sindaco Giardiniere”, da tutti quelli che conoscono e ammirano la sua grande passione per la floricoltura.
Ed è una sfida al Covid-19 che da mesi tiene in pugno l’umanità annullando molte espressioni di gioia e di voglia di vivere.
«Dopo averci a lungo riflettuto – dice il primo cittadino – sono giunto alla conclusione che realizzare la manifestazione sarebbe un bene per tutti, oserei dire un dovere civico. La ratio è che la cura del luogo in cui si vive la dobbiamo a noi stessi a prescindere da tutte le avversità. Potrebbe essere un segnale di vitalità e speranza. Effettivamente, come sostiene Confucio ‘ Compro il riso per vivere e i fiori per avere una ragione per cui vivere’».
D’accordo sono gli altri organizzatori: la Pro Loco, l’Istituto d’Istruzione Superiore, la Consulta delle Associazioni, l’Associazione Commercianti, l’Associazione Albergatori, l’Associazione B&B ed sos Korai Onlus. Coordinatrici del concorso sono Beatrice Lento, ideatrice della rassegna floreale e presidente di sos Korai, e Mariantonietta Pugliese, presidente di AssCom.
«Il lockdown – osserva Pugliese – ci ha costretti in casa quando ancora gli alberi nelle nostre città mostravano i loro rami secchi. La primavera, non sapeva di dover aspettare ed è sbocciata riempendo di colori tutto ciò che ci circonda e i nostri cuori di speranza, i fiori sono diventati i padroni delle città svuotate dal coronavirus, sono simbolo di rinascita e, come il fiore che spunta nelle avversità è il più bello e raro di tutti, così la ripresa nella nostra Tropea mostrerà, agli occhi di chi ancora vorrà ammirarla, uno spettacolo meraviglioso, il Concorso che resiste significa questo».
Lento aggiunge «Mi ero quasi rassegnata ad una battuta d’arresto ed ora che si sono delineate le condizioni per una ripartenza mi sembra un sogno. Sappiamo benissimo che il pericolo è ancora presente e che occorrerà convivere col virus a lungo. Ecco perché è importante farsi coraggio, reagire positivamente, e, senza abbassare la guardia, anzi raddoppiando le cautele, riappropriarci, ove conciliabile con le norme, dei momenti positivi per la nostra vita. Cambieremo stili, atteggiamenti, consuetudini ma non dobbiamo assolutamente smettere di godere delle piccole, grandi cose che ci gratificano e danno il senso della Comunità».
La competizione prevede due categorie: una riservata ai Privati e una alle Attività Commerciali/Albergatori/B&B. La partecipazione è gratuita e richiede l’invio, dal 15 maggio al 12 giugno 2020, del modulo d’iscrizione ad asscommtropea@gmail.com. Entro il 13 giugno si dovranno completare gli allestimenti floreali e la Giuria individuerà tre vincitori per categoria che riceveranno buoni per l’acquisto di bulbi, sementi e piante ornamentali ed una mattonella artistica ricordo.
Il regolamento del concorso è consultabile sul sito e sulla pagina Facebook del Comune e degli organizzatori. Il concorso porta il nome di Anna Maria Piccioni, musa ispiratrice dell’evento, e l’edizione 2020 viene è dedicata alla Madonna di Romania, Patrona della Città.
La manifestazione sarà affiancata da “Scatti d’autore per Tropea in Fiore” che individuerà lo scatto fotografico più bello da riprodurre nella gigantografia che pubblicizzerà la cerimonia conclusiva prevista nel mese di luglio. Le foto, con tema “Tropea rinasce” vanno inviate alle coordinatrici entro il 30 giugno alle mail beatricelento@gmail.com, mariantoniettapugliese@yahoo.it.
«Quello del 2020 – dicono Lento e Pugliese – sarà un torneo speciale perché straordinario è il momento che stiamo vivendo. Lo organizzeremo nel rispetto scrupoloso delle regole anticoronavirus in tutti le sue fasi ma questo non ci impedirà di estenderne il più possibile la fruizione utilizzando le tecnologie che lo consentono. La dedica alla nostra Santa Vergine vuol essere anche una richiesta di protezione non solo per noi Tropeani ma per il mondo».
Vittoria Saccà